GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
CORRIERE DELLO SPORT – Il Milan passa in Coppa Italia soffrendo molto più del previsto. I rossoblu hanno stupito in un gelido San Siro, sognando persino l’impresa in quella che potrebbe essere stata l’ultima gara di Sheva in panchina. Il mister se la gioca con un 4 3 3 definito tosto, il primo tempo è chiuso meritatamente in vantaggio con carattere e personalità. A un passo dal raddoppio, alla fine arriva la scossa per i padroni di casa. Sul quotidiano si legge poi come “se Shevchenko giocasse, invece che nel gelo di Marassi e del tifo del Grifone, davanti ai suoi tifosi della curva sud, forse si ritroverebbe anche in una condizione diversa, con una classifica diversa. Perché è evidente che anche il clima di fiducia e di stima può contribuire a risollevare una squadra” come quella ammirata ieri sera. La scelta è stata fatta, l’identikit porta a Bruno Labbadia: sarà lui a prendere il suo posto; viene poi riportata la “curiosità” relativa alla sua “confessione” di una “passione” per la Sampdoria di Boskov. Sul mercato si legge di Amiri, sempre più vicino: si lavora sulla formula.
GAZZETTA DELLO SPORT – Sheva a San Siro è ribaltato e condannato dall’ingresso di Rafael Leao meravigliao. È possibile che presto la società annunci l’italo-tedesco Labbadia come nuovo allenatore e nel caso, l’ucraino, potrà consolarsi con la bella prestazione di ieri, la migliore della sua squadra finora maltrattata e impresentabile in campionato. L’avversario è stato sottostimato dal Milan, preso per quello che sembrava ovvero una squadra ormai alla deriva. E invece si è rivelato tenace, resistendo con orgoglio al pareggio rossonero e regalandosi i supplementari di speranza. “Il tempo è un bene prezioso – si legge nella pagella dedicata al tecnico, che prende voto 6.5 – Bruciato in fretta nella giostra continua di proprietà che arrivano, cambiano e cambiano ancora, saluterà il Genoa con quella che è la sua miglior partita da allenatore del club. E non è solo questione di sistemi di gioco”. Migliore in campo Østigård al pari di Badelj. In un terzo spazio dedicato ai rossoblu si legge invece di riflessioni ancora in corso sulla posizione in panchina e si sottolinea come nessuna decisione è stata ancora presa dai 777 Partners. Non si esclude neppure una permanenza anche nel posticipo di lunedì contro la Fiorentina. Il domani di Sheva? Resta indecifrabile.
La rosea sottolinea come il Genoa darà a Calafiori la chance di giocare, anche perché il club ha perso Cambiaso per un periodo abbastanza lungo. Il prossimo indiziato per arrivare sotto la Lanterna è Amiri, per il quale si sta lavorando ancora sulla formula del trasferimento. La nuova rotta porta a valutare il profilo di Carlo Holse (clicca qui), si riscalda la pista Zaza, si resta in pole per Piccoli mentre si allenta la presa su Miranchuk. Salernitanta su Radovanovic più l’ex genoano Perotti.
REPUBBLICA GENOVA – Adesso bisogna capire quale sarà il futuro di Shevchenko e cosa accadrà nelle ultime 17 giornate. Se si giocasse così ogni partita, l’impresa salvezza non sarebbe poi una chimera. Se sarà la gara di addio, quantomeno Shevchenko se l’è giocata come voleva lui, portando il Milan fino ai supplementari con un modulo praticamente perfetto, capace di tenere i rossoneri in svantaggio fino al 74′ sfiorando il colpo sfoderando una prestazione che i tifosi avrebbero voluto vedere contro lo Spezia. Del resto il 4 3 3 è il suo modulo preferito, mai utilizzato se non nella ripresa contro i bianconeri di Motta. La differenza in campo, in fin dei conti, l’hanno fatta i cambi. I nuovi acquisti? Tutti promossi, segno che le mosse di Spors stanno andando nel verso giusto. Su Amiri: il centrocampista vestirà rossoblu dopo che anche gli ultimi dettagli sono stati limati. Arriverà in prestito con obbligo di riscatto legato alla salvezza. Messo nel mirino anche Holse: trattativa molto ben avviata. Biraschi è invece pronto ad accettare l’offerta dei turchi del Karagumruk.
IL SECOLO XIX – Il miglior Genoa di Sheva fa soffrire il Milan, esce dalla Coppa Italia ma lo fa lottando con un approccio inedito alla partita. Sulla sua panchina si allunga l’ombra di Labbadia, il mister rimane in uscita perché la botta psicologica del KO contro lo Spezia fa ancora male ed è difficile da cancellare, soprattutto per le conseguenze che ha avuto sulla classifica e per il modo in cui è arrivata. Niente Rudi Garcia, l’alternativa al tecnico tedesco porta a Stankovic. Insomma, c’è Labbadia all’orizzonte ma le prossime ore saranno decisive per definire la situazione. Non è esclusa una conferma, che venga concessa ancora una chance nella partita di lunedì contro la Fiorentina. Østigård è un muro, buon debutto per Yeboah. Affare fatto per Amiri, ma il centrocampista chiede una formula che gli garantisca la A: c’è la volontà da entrambe le parti, ma resta ancora da definire la modalità del trasferimento. Holse lo si sta seguendo già da qualche tempo ed è un nome sul taccuino di Spors.
TUTTOSPORT – Il Milan ha subìto il Genoa, unica squadra in campo nel primo tempo, e rischia di capitolare negli ottavi di Coppa Italia. Nonostante un destino già segnato, Shevchenko se la gioca a viso aperto. La prima a San Siro da avversario del Diavolo è quasi sicuramente l’ultima da tecnico genoano, in un’avventura difficile sin da subito e che, complici i risultato in campionato, non proseguirà. La partita che ha deciso il suo futuro è stata quella di domenica contro lo Spezia e la sensazione è che quella che avrebbe potuto essere una bellissima storia d’amore sia iniziata nel momento sbagliato. Dopo il centrocampista tedesco Amiri (le parti si sono accordate per un prestito con obbligo di riscatto) i rossoblu sono all’assalto di Holse, sempre più vicino. Si segue con attenzione anche l’ala della Dinamo Zagabria Mislav Orsic.
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