Kelvin Yeboah ha fatto la sua prima presenza in maglia rossoblu in questo ottavo di Coppa Italia contro il Milan. Nel dopogara ha risposto alle domande dei colleghi di Sky Sport

Cosa ci aveva chiesto mister Shevchenko questa sera? Ci ha chiesto di giocare senza paura, dando il massimo e il cento per cento. Il mio esordio con la maglia del Genoa a San Siro? Onestamente non me lo aspettavo di arrivare già ora in Italia, è stata una chiamata inaspettata. Ero felice e ho accettato”. 

L’approdo in Serie A, dopo aver già esordito in Nazionale Under 21, è passata anche da tanti “no” arrivati al calciatore da club di categorie inferiori, situazione che lo aveva spinto a confrontarsi con altri campionati come quello austriaco, con la maglia dello Sturm Graz. “È una grande soddisfazione perché ho dimostrato soprattutto a me stesso che avrei potuto farcela. E oggi sono qua. Che insegnamento dà la mia storia a tanti ragazzi che magari ricevono rifiuti e pensano di mollare? C’è stato un periodo difficile in cui anche io ci ho pensato. Ogni esperienza, però, ti fa crescere mentalmente e passo dopo passo ti ritrovi qui. Essere allenati da Sheva fa un grande effetto: spero di restare a lungo”. 

Infine, un passaggio sul padre che aveva giocato in serie minori italiane motivandolo sempre a crederci per raggiungere traguardi come il massimo campionato italiano. “Mio padre mi ha insegnato soprattutto la tenacia. Non ha mai smesso di credere in me, mi ha sempre detto che ce l’avrei fatta. E ce l’ho fatta proprio senza smettere di crederci“.


Genoa, Shevchenko: “Io vado avanti. La società dovrà comunicare le sue decisioni”