Alexander Blessin ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano locale Stuttgarter Nachrichten, a pochi giorni dal suo arrivo sulla panchina del Genoa. “L’intera faccenda è stata un’operazione notturna e nel silenzio. Ho vissuto una situazione simile da giocatore, ma questa volta perlomeno ho avuto abbastanza tempo per consultarmi nel dettaglio con mia moglie e le mie figlie. Con una chiamata dalla Serie A, ci devono essere davvero ottime ragioni per rifiutare una proposta del genere”.

“Non è caduto dal cielo in maniera del tutto inaspettata – aggiunge Blessin, che ammette di conoscere ormai da tempo Johannes SporsIl general manager del Genoa è di Heidelberg e con lui ho già lavorato molto bene a Lipsia e in seguito ho avuto contatti regolari. Conosce molto bene il mio modo di allenare e la mia filosofia del calcio aggressivo e offensivo. È convinto che io possa avere un successo simile a quello avuto all’Oostende anche in Italia. Per inciso, ne sono convinto anche io, perché altrimenti non avrei accettato questo compito difficile ma molto attraente”.

A una domanda sulla velocità di apprendimento della lingua italiana, Blessin nomina anche Nadiem Amiri, giocatore per il cui arrivo sotto la Lanterna manca solamente il via libera da parte del Bayer Leverkusen: “Al momento, la comunicazione con la squadra e con i media è principalmente in inglese con un interprete. In più avrò tre giocatori in rosa, il nazionale tedesco Nadiem Amiri, lo svizzero Silvan Hefti e Kelvin Yeboah, che ha giocato quattro anni in Austria, che mi capiscono se devo tralasciare qualcosa in tedesco. Ma voglio imparare l’italiano il più velocemente possibile. È una bella lingua e posso già trarre qualcosa dal mio francese studiato a scuola”.

Dopo la sosta, per il nuovo Genoa targato tedesco e allenato da Blessin, arriva la Roma di Mourinho: “È uno degli allenatori di maggior successo al mondo – ammette il mister rossoblu – Mi aspetto che mi stringa la mano prima della partita, anche se potrebbe non aver mai sentito il mio nome, e spero che me la stringa anche dopo il fischio finale, magari con un po’ meno di piacere perché siamo riusciti a strappare punti importanti nella lotta per la salvezza”.


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