Spesso si dice che i figli procedono sulle orme dei padri. Per Albert Gudmundsson, che nelle prossime ore diventerà un nuovo giocatore del Genoa, la storia è in parte un po’ diversa, ma strettamente legata per la sua famiglia all’Italia da oltre 75 anni.

Quando ancora il calcio islandese era sconosciuto a molti, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale che avviò rapidamente verso l’indipendenza il regno islandese, ci fu un calciatore che da Reykjavík, primo nella storia, venne acquistato da un club di Serie A: Albert Sigurdur Gudmundsson. In altre parole, il bisnonno del classe 1997 Albert Gudmundsson.

Se nella vita e nei ricorsi storici c’è un filo che in qualche modo lega tutto, la storia di Gudmundsson e del suo bisnonno, classe 1923, ne sono una chiara immagine. Albert Sigurdur Gudmundsson fu acquistato nel 1948 dal Milan, che lo prelevò dai francesi del Nancy, e ci mise un po’ per ambientarsi nel campionato italiano, già all’epoca tra i più difficili in circolazione. Entrò nelle formazioni titolari solamente verso il finale di stagione e, scherzo del destino, l’ultima sua presenza in Serie A è datata 24 aprile 1949, a San Siro, in un Milan-Genoa terminato 2-2. Era il Genoa di Verdeal, Becattini, Della Torre, Koenig e col numero 8 si trovarono davanti proprio Gudmundsson, che di ruolo faceva l’interno di centrocampo.

Ma c’è ancora un aneddoto che lega la famiglia di Gudmundsson al calcio più recente. Bisogna andare all’Europeo 2016 e all’ottavo di finale tra Islanda e Inghilterra. Suo padre, Guðmundur Benediktsson, ex calciatore e noto commentatore sportivo col soprannome di “Gummi Ben”, esplose letteralmente al gol di Sightorsson che decise la sfida di Nizza fissandola sul punteggio di 2-1, regalando all’Islanda uno storico accesso ai quarti di finale. In campo ancora non c’era il figlio Albert, all’epoca diciannovenne, che avrebbe però esordito l’anno successivo (e che adesso vanta già 29 presenze e 6 gol con la nazionale del suo Paese). Insomma, famiglia dal sangue caldo e con un forte legame con l’Italia quella del prossimo acquisto del General Manager Spors, che ha scelto la mezzanotte per colpire.


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