GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
CORRIERE DELLO SPORT – Il pareggio di ieri al Ferraris non serve a nessuno: la partita è gradevole, fatta di tanto agonismo e fisicità, tanto che viene da pensare che entrambe le squadre non meriterebbero di stare nella posizione di classifica dove si trovano oggi, ma evidentemente si sono svegliate troppo tardi. Sull’episodio VAR, il quotidiano sportivo ritiene corretta la decisione dell’arbitro Di Bello. “Non è dispiaciuta” la sua direzione, “in capo a una partita difficile con due episodi risolti con coerenza tecnica”. Corretto lasciar giocare sui contatti su Destro e Djuric. La trattenuta di Dragusin sull’attaccante genoano, nel dettaglio, c’è ma non gli impedisce di tirare. Questa è stata la valutazione, non lontana dalla verità. Blessin però attacca ed è critico per la mancata concessione del penalty: “Ci manca un rigore, su Destro la trattenuta è netta”. “Al passaggio dei primi pullman che trasportavano tifosi campani al Ferraris – si legge poche righe dopo – un gruppo di sostenitori locali ha cercato il contatto, poi tutto è rientrato”.
GAZZETTA DELLO SPORT – “Pareggino” in un limbo di mediocrità generale: da qualunque parte lo si analizzi, è difficile scorgere qualsivoglia segnale positivo da una partita che acuisce ulteriormente la crisi delle due compagini. I “buchi neri” erano davvero troppi perché il mercato di gennaio potesse servire a riportare il sorriso. Vero è che Sepe ha risolto alcune situazioni complicate, ma le difficoltà e i limiti offensivi che hanno caratterizzato il cammino del Grifone da inizio stagione sono venuti di nuovo fuori. Difficile ora che “l’ottimismo cosmico di Blessin” possa trovare fondamento dopo una gara del genere. Mancata anche buona sorte, perché perdere la fantasia di Amiri non è stato guaio da poco. Se la Salernitana ha ancora il jolly di un recupero da giocare, i rossoblu vedono all’orizzonte un altro spareggio salvezza contro il Venezia, sebbene potrebbe essere davvero troppo tardi. Solamente con il tempo si capirà quanto sia stata grande l’occasione persa ieri. “Non voglio giocatori che facciano teatro, ma si vede la maglia tirata. Il VAR dov’era?” sintetizza la rosea per evidenziare le proteste di Blessin in merito al rigore non concesso contro la Salernitana. “Sperando che la prossima volta non chieda ai suoi giocatori di buttarsi” si ironizza. Nelle pagelle voto 5 a Di Bello, che probabilmente giudica di lieve entità la trattenuta Dragusin-Destro. Ma la trattenuta è netta.
REPUBBLICA GENOVA – Blessin si scaglia contro arbitro e VAR: “Rigore netto, poteva andare a rivedere l’episodio”. La stagione rossoblu rischia di dover rimpiangere quanto accaduto all’inizio del secondo tempo, quando una trattenuta non fischiata lasciata a dir poco perplesso il tecnico tedesco, tutt’altro che soddisfatto anche del pareggio. La squadra ha ritrovato il gol, ma ne ha sbagliati altri e soprattutto non ha saputo compiere un balzo fondamentale in una giornata cardine, motivo per cui rimante tanto rammarico per un’occasione gettata al vento. La spinta del pubblico? Non basta. La rimonta? Sempre più difficile. Rimane la speranza per la voglia di lottare messa in campo, sebbene la difesa ci abbia messo del suo in occasione del pareggio granata. La disamina si chiude con le parole di Sturaro: “Chi pensa di arrendersi, deve abbandonare la squadra”.
IL SECOLO XIX – Anche il nuovo Genoa non sa vincere, nei due scontri diretti con la Salernitana incamera appena un punto e vede farsi sempre più vicina la retrocessione. Ieri si è registrato un passo indietro anche sul profilo del gioco e dello spirito. Se non segna Destro, il Grifo resta all’asciutto: il centravanti ha altre due clamorose palle gol e dalla prima scaturisce il capovolgimento di fronte che porterà al gol del pareggio. La seconda finisce addosso a Sepe, ma è clamorosa la trattenuta di Dragusin. Di Bello non interviene, mettendo di fatto in fuorigioco il VAR, che non può intervenire poiché l’arbitro ha valutato l’entità dell’impatto e non c’è in ballo un’altra dinamica, come ad esempio un fallo di mano. Fatta questa premessa di natura tecnica, l’errore viene definito evidente, così come l’interpretazione sbagliata: voto nelle pagelle? 4.5. Sturaro prova a suonare la carica a fine partita, tra una settimana la trasferta a Venezia che suona come l’ultima occasione per riaprire il campionato. L’impatto sulla partita dei subentrati, da Melegoni (verrà definito impalpabile nelle pagelle) a Piccoli fino a Rovella, non è stato all’altezza. Solo Gudmundsson ha dato un po’ di pepe e forse avrebbe meritato di avere più spazio. Ad aver complicato i piani è stato anche il KO di Amiri nella notte. Blessin, consolato da moglie e figlie a fine gara, viene applaudito dalla Nord, che chiede ai giocatori di tirare fuori gli attributi. Prima della gara tensione e scontri fra tifosi delle due squadre, spenti sul nascere da agenti in assetto antisommossa.
TUTTOSPORT – Genoa sempre più nei guai dopo un pareggio che ha quasi il sapore della sconfitta, dato che non cambia una classifica ancora molto complicata. Vale per una, vale anche per i granata. Una domenica di rimpianti, segnata anche dalle proteste rossoblu per un rigore non concesso su Destro: la trattenuta è vistosa. Blessin non è soddisfatto del pari e non fa sconti all’arbitraggio nelle dichiarazioni post-partita. Voto 5 al direttore di gara, ma il suo errore è da condividere con il VAR Banti. Il rigore non concesso è solare.
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