GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
CORRIERE DELLO SPORT – Tutto fermo, anche l’Inter: la squadra di Simone Inzaghi, condizionata psicologicamente dal momento no, non riesce ad approfittare dello stop milanista contro l’Udinese, così sarà il Napoli domani ad avere un’occasione per l’aggancio in vetta alla classifica. Viene sottolineata la bravura dei rossoblu, al 5° pareggio di fila. Riescono a costruire qualche ripartenza pericolosa, pressano per 90′ Brozovic, lottano a dispetto di una salvezza che rimane lontana. Serata tranquilla per Chiffi: cartellini ok. Blessin vede errori e cose buone, non guarisce dalla “pareggite” ma conquista un punto d’oro. Il migliore in campo è Østigård, premiato con il voto 7.
GAZZETTA DELLO SPORT – Il Genoa stoppa Inzaghi, che non riesce a mettere vento nelle vele per salpare nella città di Cristoforo Colombo. Ha fatto esordire anche l’ex genoano Caicedo, bomber della disperazione, ma non è servito. Se l’Inter avesse attaccato con la rabbia con cui si è difesa la squadra rossoblu, sarebbe finita in altro modo. Organizzazione e anima hanno caratterizzato la partita dei padroni di casa, in pressing come gli ha insegnato il maestro Blessin. A fine partita il tecnico tedesco s’improvviserà capopopolo sotto la Gradinata Nord. Anima, gioco e identità sono le parole chiave della squadra, testimoniate dal feeling intenso con la tifoseria. Per salvarsi servono vittorie, ma questa piccola imbattibilità ha ridato un pizzico di morale alla truppa. Moviola: ci sta il solo giallo a Perisic. Il migliore in campo è il capitano Sturaro, al pari di Østigård, Maksimovic, Hefti e Portanova.
REPUBBLICA GENOVA – La squadra di Blessin è bella e spavalda, se la gioca alla pari con l’Inter senza paura, anzi. Dopo un primo tempo divertente, la ripresa non si apre nel migliore dei modi visti gli infortuni per Maksimovic e poi per il suo sostituto Cambiaso, costretto a lasciare il campo in barella per un grave infortunio. Il finale è un assedio dei nerazzurri, capaci di conquistare ben 15 calci d’angolo senza mai riuscire a sfondare. La Nord al triplice fischio canta come per una vittoria, spettacolo da ammirare: giocatori e staff, mentre la squadra avversaria è già rientrata negli spogliatoi, osservano da vicino lo spettacolo.
IL SECOLO XIX – Un Genoa tutta grinta ci crede ancora, fa un’altra partita gagliarda e conquista un punto d’oro fermando l’Inter, a caccia dello Scudetto. Eguagliato il record di gare senza successi nella Serie A a 20 squadre, fino a ieri appartenuto solamente al Verona. “Mister X” ha dato alla squadra quell’anima che nessuno fra i predecessori era riuscito a trasmettere, la classifica rimane bruttissima ma il Grifone ha ritrovato se stesso, il suo DNA e i suoi tifosi. “Liberi di tornare a sognare” recita uno striscione esposto in Gradinata Nord: se il futuro può essere roseo, il presente è complicato e lo dimostra il doppio infortunio di Maksimovic e Cambiaso. Piovono applausi per una squadra che non riesce a vincere ma che piace, La sua gente resta a cantare “gente di mare” ben oltre il triplice fischio. Il migliore in campo è Østigård: 7.5. All’interno delle pagine dedicate ai rossoblu, una foto di Blessin che abbraccia e bacia la moglie Charlotte sugli spalti del Ferraris.
TUTTOSPORT – Il Grifone resiste e incassa un punto prezioso contro una squadra che non riesce più a trovare la via del gol. Per i nerazzurri, rimasti invischiati nel gegenpressing genoano, lo 0-0 al Ferraris risuona come un’altra occasione mancata. Blessin risulta un’allenatore ben più bravo di quanto non dimostrino i 5 pari consecutivi. Contro il tecnico tedesco non si passa. Uno spettacolo nello spettacolo? Quello offerto dalla Gradinata Nord, rimasta a cantare e applaudire ben dopo il fischio finale. Anche Østigård crede nella salvezza: è per distacco il migliore in campo, forte di un 7.5. Il peggiore è Gudmundsson, che ha sulla coscienza il gol sbagliato in apertura.
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