Dalla sala stampa dello stadio Ferraris, il tecnico rossoblu Alexander Blessin ha proseguito nel commento della partita pareggiata contro l’Empoli. Si parte subito con un commento alla gara, che ha visto il Genoa macinare gioco e fallire alcune occasioni anche per sfortuna.
“Oggi non mancava il sale nella zuppa. C’è un detto che dice: “oggi mancava il capello nella zuppa”. Al 90% abbiamo dominato la partita, la avevamo in pugno, e alla fine è mancato solo il gol. Siamo sempre più squadra al di là delle difficoltà? Ce l’abbiamo messa tutta, come contro l’Inter la settimana scorsa. Abbiamo dimostrato compattezza, buona struttura, ma ci sono sempre cose da migliorare. Oggi volevamo dare una gioia ai nostri tifosi, festeggiare questi tre punti coi nostri eccezionali tifosi. Naturalmente siamo tristi per non aver vinto, e oggi si può anche esserlo. Bisogna pulirsi la bocca, domani è un altro giorno, si continua e come ho detto a fine partita, in cerchio a centrocampo: “la vita continua e ci prepariamo per la prossima partita”.
Cosa pensa dell’arbitro e perché è stato ammonito?
“Non so davvero perché mi ha ammonito in quel momento lì – dice Blessin dopo aver mimato di tapparsi la bocca ed essersi abbandonato a un sorriso – Sono andato dal quarto uomo, ma non sono stato cattivo. Ho solo chiesto perché non fosse rigore. L’ho toccato, non l’ho fatto in maniera aggressiva. Non voglio trovare scuse con l’arbitro. È difficile discutere subito dopo la partita, eravamo a diversi metri: si è vista tirare la maglia, e la stessa situazione vi è stata con Destro contro la Salernitana. Si può discutere di alcune cose che forse non sono a nostro favore, ma non è facile giudicare. Non voglio dare colpe: noi stessi siamo responsabili se vinciamo o se non vinciamo. Siamo responsabili di quanto facciamo in campo. È un peccato vedere questi ragazzi dare tutto e non essere stati ricompensati. Ci vuole un po’ di fortuna in alcune decisioni arbitrali. Sono domande che ci possiamo fare, ma non vogliamo dare colpe a nessuno”.
Col senno di poi non avrebbe potuto tenere in campo anche Yeboah assieme a Destro per avere un maggiore peso offensivo?
“Non volevo cambiare molto la struttura di squadre perché fino a quel momento avevamo fatto bene. Come avete visto, in tutto abbiamo fatto 18 tiri in porta tra primo e secondo tempo con una sola punta. Ugualmente sia nel primo che nel secondo tempo, con una punta, abbiamo avuto occasioni. Sono il primo a chiedermi, dopo le partite, se ho fatto la scelta giusta”.
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