Nella giornata odierna è comparsa una lunga intervista de General Manager del Genoa, Johannes Spors, alla Rhein-Neckar Zeitung. Molto si è parlato della sua carriera, i cui inizi lo hanno visto lavorare tra RedBull Lipsia, Hoffenheim e Amburgo. Poi la parentesi al Vitesse prima dell’approdo al Grifone, club del quale ha adesso la gestione della parte sportiva.
L’intervista ripercorre anche la giornata di lavoro di Spors a Villa Rostan, quartier generale del Genoa (“sono giornate molto lunghe, intense, dove il tema principale è esaminare tutti i reparti, riorganizzarli se necessario, fornire loro innovazione e tecnologia“), e gli obiettivi che si prefigge nella sua avventura al Genoa. Un Genoa a tinte americane.
“Il Genoa è stato rilevato da una società di investimento statunitense nell’autunno 2021 e l’obiettivo dei 777 Partners è trasformare il club più antico d’Italia in un club all’avanguardia e innovativo – spiega Spors – I proprietari si sono avvicinati a me con questa visione e questa ambizione. E questo mi ha convinto. Siamo stati accolti qui a braccia aperte. Gli investitori sono normali in Italia e in Europa. La Germania è l’eccezione piuttosto che la regola”.
Tra i temi trattati ve ne è stato uno molto attuale, già affrontato ieri dal Presidente Zangrillo a Telenord: la creazione di una galassia di club all’interno della holding 777 Partners. Un aspetto innovativo che potrebbe anche creare uno scambio di competenze in sede di pianificazione e calciomercato, come scriveva nei giorni scorso O Globo, noto quotidiano brasiliano, in un focus dedicato al Vasco da Gama che in poco più di due settimana dovrà concludere il calciomercato per affrontare il campionato di Serie B brasiliana. “È sicuramente una tendenza che sta emergendo – sostiene Spors – ma il focus del mio lavoro è chiaramente sul Genoa. C’è poi anche una collaborazione con gli altri club e anche questo è molto eccitante. A gennaio – quattro settimane dopo il mio arrivo – è stato esonerato un allenatore, ho prelevato nove giocatori e rinunciato a 13 – prosegue Spors ritornando pienamente in orbita Genoa – ma questo è il passato, per il futuro vogliamo più stabilità e continuità nella pianificazione della rosa e del personale“.
Si torna, in tal senso, anche sull’esonero di Shevchenko. “La mia convinzione è assegnata a un’idea di gioco molto chiara – chiarisce il General Manager rossoblu – Pressing alto, cambio di fronte rapido, intensità, aggressività. È stato più facile da implementare con Alexander Blessin ed ecco perché ho deciso di assumerlo come allenatore. Shevchenko è davvero un bravo ragazzo, sta attraversando un momento molto difficile come cittadino ucraino. Gli ho già scritto due o tre messaggi perché il lato umano non si lascia mai da parte“.
I colleghi del quotidiano tedesco gli domandano anche del suo legame con Blessin e se la sua preparazione tattica, oltre che in termini di scouting, lo porti talvolta a confrontarsi col tecnico su temi di natura tattica. “Alexander Blessin e io ci conosciamo da Lipsia – esordisce Spors – All’epoca era un allenatore delle giovanili. Sappiamo di parlare la stessa lingua quando si parla di calcio. Alla fine, l’allenatore ha la responsabilità e la decisione su come affrontare la prossima partita. Mi vedo piuttosto come uno sparring partner, anche in questioni tattiche“.
Infine, la consueta domanda sul rischio di Serie B. Rischio che Spors, visto anche il buon momento del Genoa, non vuole prendere in considerazione. “Nel caso metteremo in atto i preparativi per un anno di Serie B, ma adesso stiamo mettendo molte energie nella corsa per risollevarci“.