Trentatré giornate di Campionato, gli anni di Cristo caduti nella settimana Santa hanno fatto fare un weekend di passione a tanti tifosi.
Difficile spiegare perché in testa alla classifica le milanesi giochino male e vincano o perché la Juventus pareggi all’ultimo minuto contro il Bologna in nove uomini. La caccia all’Europa continua con striminziti risultati: la Fiorentina sul Venezia; la Lazio con il Torino grazie al venticinquesimo gol di Immobile al gong finale; la Dea ha abdicato, Mourinho insegue la Champions; Sarri il “sarrismo”.
Goleada solo friulana, gol veneti pesanti.
In fondo alla classifica perde la terza partita il Genoa tedesco, perde la Samp al Ferraris con la Salernitana, vince il Cagliari contro il Sassuolo scatenando “gossip”: lo stadio di Cagliari lo sta costruendo o rimodernando la Mapei, senza dimenticarsi che i Dirigenti di vecchia data nel calcio contano.
La pagliacciata al mercoledì del processo plusvalenze: richiesta nessuna penalizzazione, ma solo multe e inibizioni ai dirigenti. Al venerdì tutti assolti con la solita motivazione: “impossibile definire la corretta valutazione di una transazione di calciomercato”.
Svizzera KO contro le azzurre sempre più vicine ai Mondiali. In testa al girone con due punti sopra le elvetiche, a settembre devono fare risultati con Moldavia e Romania per accedere al Mondiale australiano. In Champions paura Real Madrid contro il Chelsea: ci ha pensato Benzema, impresa del Villareal che fa fuori il Bayern Monaco.
Pep ha fatto il Cholo e superato il turno contro la furia Atletico. Rissa western finale in campo e nel corridoio che porta agli spogliatoi, Klopp pareggia con il Benfica e va in finale.
In Europa League l’Atalanta si è sciolta sul più bello e lascia spazi e risultato al Lipsia che va in finale. Mourinho l’unico rimasto in Europa con la Roma di Zaniolo autore di una tripletta contro il fantasma Bodo.
Confermati i recuperi delle gare sospese: la prima domani Udinese-Salernitana, tutte le altre il 27 aprile.
Premio Bearzot a De Zerbi, Scamacca ha firmato con il Sassuolo fino al 2026.
Una partita del campionato giovanissimi (14/15 anni) in provincia di Nuoro finita 40 a 0. La squadra ospite si è presentata in campo in 10 con giocatori sotto leva, i padroni di casa dovevano vincere con uno scarto di 35 gol per superare l’altra squadra appaiata prima in classifica e partecipare alla fase finale. L’arbitro non poteva farci nulla, la FIGC invece sì: invece di utilizzare la differenza reti poteva programmare uno spareggio.
Sul campo l’Inter patisce negli 5 minuti finali dopo il gol di Maggiore. Anche il Biscione a “muso corto” contro uno Spezia che aveva messo paura ad altre cosiddette grandi .
Milan-Genoa 2 a 0. Al Diavolo serviva solo vincere, al Grifone solo fare un gol. E non è successo: Diavolo ancora in testa alla classifica, Vecchio Balordo scornacchiato anche dagli altri risultati.
Juventus-Bologna 1 a 1. Vlahovic salva Allegri sul campo all’ultimo giro di cronometro, Bologna in nove per gli ultimi 10 minuti tanto orgoglio e rimpianti. La Juventus non è Allegra per il carico da novanta di Lapo.
Cagliari-Sassuolo 1 a 0. Salvezza per il Cagliari: è bastato un lampo di Deiola per lasciare il Sassuolo al palo. Cagliari ha rivisto la luce dopo 5 sconfitte consecutive. Sassuolo mai entrato in partita.
Fiorentina-Venezia 1 a 0. In mischia fa gol il più piccolo, Torreira. Venezia settimo KO di fila, difficilmente si è reso pericoloso. Firenze preoccupata per la conferma di Italiano sulla panchina viola il prossimo anno.
Lazio-Torino 1 a 1. A Pietro Pellegri l’Olimpico di Roma porta bene, aveva fatto gol nel Totti-day con il suo Genoa, ha fatto il bis con un gol che mancava dal 2017. Immobile al 93’ gli ha levato la gioia della vittoria.
Udinese-Empoli 4 a 1. È goleada friulana e terza vittoria consecutiva. Empoli troppo assente. Andreazzoli si interrogherà su cosa sia successo nel girone di ritorno.
Sampdoria-Salernitana 1 a 2. Harakiri doriano in 6 minuti. Dopo la bambola iniziale il Doria ha provato a far vedere che era vivo con il gol di Caputo, dopo ha fatto fatica contro una Salernitana che ha avuto altre occasioni in contropiede. Sampdoria 20 sconfitte, tante come la Salernitana. Giampaolo su 11 gare 8 KO.
La Salernitana spera e vuole tornare in gioco salvezza con i due recuperi da giocare con Udinese e Venezia. Dura contestazione della Gradinata Sud nei confronti di tutti. I calciatori si sono scusati. Non è bastato: inseguiti fino all’albergo che li ospita nei ritiri prima delle gare.
Napoli-Roma 1-1. La Roma con il carattere di Mourinho non molla mai e realizza un gol per l’ennesima volta negli ultimi 15’ di gara. Primo tempo partenopeo senza però impensierire il portiere avversario,secondo tempo della Lupa con ripartenze fulminee e cambi giusti dalla panchina di Mou. Un punto che non serve a nessuno, forse un po’ di più a Mourinho che insegue la Juventus per la quarta posizione utile per la Champions.
Atalanta-Verona 1 a 2 . Dea in crisi nera, tre sconfitte consecutive. L’Hellas si impone a Bergamo giocando meglio. Gasperini con l’ottavo posto in classifica rischia di rimanere fuori dell’Europa a 5 punti dalla zona Uefa. Verona insegue non solo la Dea, ma spera anche nei risultati della Coppa Italia e della Roma in Conference League per tornare in Europa.
Altra giornata difficile per la categoria arbitrale. Di Bello in Napoli-Roma ne è l’immagine, è l’emblema di una classe arbitrale modesta come anche i 4 VMO Mazzoleni di Bergamo, Banti di Livorno, Di Paolo di Avezzano e Nasca di Bari. In particolare gli ultimi due, trombati da direttori di gara professionisti e messo davanti alla TV a decidere i campionati.