Il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, è intervenuto ai microfoni dei colleghi di Sky Sport per commentare la vittoria contro la Juventus, arrivata all’ultimo secondo grazie a un calcio di rigore di Mimmo Criscito. “Finale? Avrei voluto anche io interpretarlo con leggerezza, ma per noi è un po’ difficile esserlo. Anzi, ero in uno stato che non riesco a descrivere“, ha esordito Zangrillo.
“Abbiamo un pubblico straordinario, da Champions. Quindi è per quello che dobbiamo cercare di colmare il divario. La squadra ha risposto bene, straordinariamente fino all’ultimo. Facendo le giuste proporzioni, mi ha ricordato la recente partita del Real. E quindi è anche per quello che ci ho creduto fino all’ultimo. Dobbiamo stare con i piedi per terra, tutte le volte che abbiamo pensato di vivere troppo leggeri poi l’abbiamo pagata. Credo che l’umiltà sia alla base di tutto e oggi lo abbiamo dimostrato, perché solo con l’umiltà davanti a grandi campioni. Dobbiamo crederci, vogliamo farlo. E quindi oggi è sicuramente un passo in più per il nostro obiettivo.
Oggi non vorrei personalizzare, sono contento che abbia segnato Mimmo Criscito perché era in credito con la fortuna e anche con sé stesso, perché per lui è stata davvero dura una settimana fa. Credo che questa sia una vittoria e un risultato di una squadra che deve crederci e deve ritrovarsi e una vittoria dell’ambiente. C’è prima di tutto uno straordinario pubblico, c’è la squadra, c’è l’allenatore, tutto lo staff, il direttore sportivo. C’è gente che si è sentita messa in discussione e gente che nelle prossime due settimane deve soffrire con umiltà. Se non riusciremo nell’obiettivo, avremo messo le basi per qualcosa di positivo che dobbiamo alla nostra gente. Quando io parlo di calcio lo faccio con un grande rispetto verso chi ne sa più di me. Essere catapultati è molto difficile. Le ultime settimane sono state difficilissime perché ci siamo sentiti messi tutti in discussione. E’ facile buttare la croce addosso quando le cose non vanno bene, ma dobbiamo restare con i piedi per terra. Quello di questa sera è un invito a crederci, con senso di responsabilità e di professionalità”.
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