Il Genoa ha fatto vedere venerdì scorso di avere 7 vite come i gatti. La tradizione popolare dice che il gatto ne ha nove, perciò Grifone a Napoli e dopo con il Bologna dovrai cavartela nel migliore dei modi saltando e non scivolando in situazioni senza ritorno.
La salvezza per il Vecchio Balordo si è riaccesa con il risultato contro la Juve. Continua come sempre è accaduto dall’arrivo di Blessin. Grifoni a viso aperto, a muso duro contro il Napoli. Blessin, calciatori, regalate ai genoani lo spot di Real-City: non mollare mai!
Totò direbbe: “Devo andare a un funerale di un morto“. Ma come Blessin e tutti i tifosi genoani che credono nella salvezza direbbe anche: “Io non so se l’erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia” aggiungendo sempre, come hanno affermato i 777, che “sarà la somma che fa il totale“.
In molti in questa settimana hanno ricordato quel Napoli-Genoa del 16 maggio 1982, terminato 2-2, che salvò il Genoa dalla Serie B. Il gol pareggio salvezza lo realizzo Faccenda al minuto 85’, quello in precedenza Briaschi ma in realtà il gol fu dei tifosi del Napoli, non della papera del portiere Castellini, vista la disperazione dei tifosi rossoblu a quarti accorsi numerosi al vantaggio del Milan per 3 a 2 sul Cesena dopo essere stati sotto per 2 a 0, pronti a fare il tifo per il Genoa.
Non erano quelli i tempi delle fotografie scattate tramite il telefonino e mandate via internet. Foto che hanno fatto arrabbiare tutti negli ultimi giorni, eccetto i cospiratori del risultato e mangiatori di torte. Un assist sbagliato e boomerang da evitare prima di una delle gare salvezza del Vecchio Balordo.
Tornando al campo, Blessin ha fatto vedere con i due gol realizzati alla Signora del calcio italiano che i gol arrivano come sempre attraverso le combinazioni di gioco. Sviluppo e combinazioni di gioco che in altre gare non sono riuscite al massimo, per troppi errori tecnici che non hanno permesso di costruire un gioco di squadra efficace.
Nel secondo tempo contro la Juventus si è visto un Grifone con caratteristiche non solo fisiche, perché in svantaggio, ma tecniche, con calciatori al posto giusto nel cuore del gioco e dietro gli attaccanti. Confermando che le animate battaglie sui numeri dei moduli in assoluto di questo o di quell’altro sistema, in termini di efficacia e di incidenza sui successi di una squadra, sono pura e semplice astrazione teorica, sono la distribuzione sul terreno di gioco dei calciatori con caratteristiche generali tecnico-tattiche adatte al ruolo a fare la differenza.
Domani al Genoa per mettere in croce il Ciuccio e fargli paura occorreranno praticità e cinismo tattico. Un Vecchio Balordo non solo tutto “anema e core”, ma anche molto grintoso e cattivo calcisticamente. La formazione a domani con il Vecchio Balordo che non sarà mai solo.
Domani alle 5 del mattino da sotto la Nord e non dallo scoglio di Quarto, anche se era sempre il mese di maggio, partiranno oltre 1000 Genoani e tante macchine per un’altra sfida infernale, certi che non sarà una resa dei conti: che la storia continui.
Sponda Napoli, Luciano Spalletti è arrivato a Napoli con aspettative altissime, nonostante qualcuno lo abbia subito criticato e in questo momento sotto il Vesuvio affermi che il Ciuccio dovrebbe giocarsi lo scudetto con le milanesi e il terzo posto in classifica e la Champions raggiunta faccia felice solo portafoglio del Presidente De Laurentis.
Il tecnico di Certaldo, pur non essendo conoscitore delle dinamiche che vivono nella piazza del Napoli, ha provato a vincere e ci è andato vicino anche se all’inizio dell’anno 2022 i troppi equivoci tattici gli hanno fatto perdere la bussola non tenendo conto dell’urgenza di ottenere risultati in grado di regolamentare le altissime aspettative dell’ambiente napoletano e del Presidente, che per l’ennesima volta ha destabilizzato qualsiasi progetto a media e lunga scadenza viste le tante teste di tecnici non di primo pelo cadute sotto il Vesuvio.
Il Napoli di Spalletti ha sofferto sempre dei soliti difetti degli scorsi campionati non riuscendo a capitalizzare il suo gioco facendo fatica a giocare contro avversari che non lasciano campo e spazi utili. Il Napoli 2021/22 ha avuto incertezze nell’affrontare difese organizzate, perdendo tanti punti al Maradona con squadre di media e bassa classifica.
Il Napoli attualmente ha 73 punti in classifica, 68 gol fatti e 31 subiti. La band di Spalletti si è giocata la possibilità di vincere o giocarsi lo scudetto nel mese di dicembre perdendo al Maradona contro Empoli (con Andreazzoli avrebbe perso anche il ritorno) e Spezia, oltre a seguire con Atalanta, Milan e Fiorentina.
In quel mese di dicembre secondo Spalletti la squadra non ha sentito addosso la situazione quasi imbarazzante delle due sconfitte casalinghe pesanti: “non avevano fame di Empoli e Spezia, vincenti senza tirare mai in porta, e la stessa responsabilità dei tifosi, che sono innamorati degli azzurri. Se invece non te ne frega cambia tutto”.
Il tecnico napoletano è molto intelligente, scaltro, generoso ma non è riuscito a limare a Napoli un difetto della sua personalità che lo rende antipatico. Difetto poco digerito dal Presidente che non passa giorno che non l’attacchi sul suo futuro napoletano. Nella notte tra mercoledì e giovedì allo Stadio di Fuorigrotta è stato appeso uno striscione pesante nei confronti di Spalletti invitandolo ad andarsene. Striscione che ha diviso il mondo ultras e gli altri tifosi.
Il clima domani non sarà idilliaco tra gli azzurri e con i tifosi, domani al Maradona solo per salutare Insigne in partenza per il Canada, tifosi che nutrono dubbi anche sulla permanenza di Koulibaly e Mertens.
I partenopei hanno variato il modulo tattico solo a centrocampo giocando a due o a tre davanti alla difesa. La decisione sulla formazione partenopea oggi dopo la rifinitura. Spalletti ha tutta la rosa a disposizione.
Arbitra Fabbri di Ravenna, classe 1983, impiegato, internazionale dal 2019. Inizio carriera arbitrale del 2001, prima gara in Serie A nel 2013. Nel VAR ufficiale della FIFA dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.
107 gare in Serie A con 34 rigori e 23 espulsi. In stagione 11 gare in Serie A, 1 rigore, 6 rossi sventolati. Fabbri è l’arbitro internazionale che ha diretto più gare in Serie B dall’unificazione tra Can A e b , in stagione 6.
In carriera con il Napoli 8 gare (3 vinte, 4 pareggiate, 1 persa). L’ultima per i campani la vittoria a Salerno. Con il Genoa 10 gare (1 vinta, 1 pareggiata, 8 perse), la prima gara in questa stagione .
Primo assistente Passeri (Gubbio), secondo assistente Costanzo (Orvieto), quarto uomo Giua (Olbia), VAR Abisso (Palermo), AVAR Maggioni (Lecco).
Diffidati Napoli: Demme. Diffidati Genoa: Badelj, Portanova, Destro.