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Genoa, Zangrillo dal ritiro: “Saranno fatti passaggi per rendere squadra la più pronta possibile”

Dopo la sconfitta di ieri nella seconda amichevole stagionale, la squadra di Blessin ha ripreso questa mattina gli allenamenti. Presente a Bad Haring nel ritiro rossoblu, Alberto Zangrillo, presidente del Genoa, ha rilasciato alcune dichiarazioni.

“Ho trovato un ambiente motivato, responsabile, e so che si è portati in questi casi a confrontarsi subito col risultato, analizzare le partite, però siamo a luglio, il tempo che i ragazzi e il mister hanno a disposizione non è tanto, ma si sta lavorando con grande serietà – ha dichiarato a Primocanale La società sta seguendo giorno dopo giorno, ora dopo ora, quelle che sono le esigenze funzionali, quelle coerenti con l’idea di gioco di mister Blessin”.

È facile dire che c’è il massimo impegno, sappiamo qual è l’obiettivo, stiamo lavorando in maniera giusta, però bisogna che ci sia un seguito nei fatti e sono convinto che ci sarà. Ho visto un clima di grande serenità, di grande voglia e di grande responsabilità. I tifosi? Loro hanno fatte straordinariamente la loro parte. Adesso ne approfitto per dire di riempire anche la Sud. Io penso che quest’anno dobbiamo fare qualcosa di straordinario. Quanto più è straordinario il lavoro a cui ci hanno abituato i tifosi, quanto più deve essere proporzionata la nostra risposta. Questo lo sappiamo, lo sanno tutti e lo sanno tutte e persone che ci sono qui in questo momento. L’arrivo di Ottolini? L’ho solo sentito, non l’ho ancora incontrato. È normale che poi ogni piccola mossa comporta delle letture e dei pensieri che poi in realtà sono molto più semplici di quello che appare. E’ una società che sta cercando di darsi una dimensione razionale in cui tutti i ruoli devono essere interpretati al top e nel modo migliore. Siamo in Serie B e sappiamo che è difficile da affrontare e da gestire, con dei competitor che stanno lavorando bene come noi“.

Zangrillo affronta poi il problema della sterilità offensiva: “Qui non rispondo né da presidente né da tifoso. È evidente che bisogna segnare, bisogna non prenderle e poi segnare. È talmente lampante il problema da lei sollevato che non sono per niente preoccupato: serietà e risultati arriveranno, ne sono assolutamente convinto. I giovani? Ci sono ragazzi molto giovani dell’Under 17. Vogliacco è giovane, ma temprato. Vogliacco è un campione, ho parlato con lui ed è un giocatore che avrà un bel futuro. È un ragazzo serio, che conosce e respira il calcio. Contiamo moltissimo su di lui. La scelta di giocare subito amichevoli difficili? Diciamo che ne so tanto quanto voi: avrà un suo perché. Quindi, a maggior ragione, perdere con Lucerna e Mallorca non mi preoccupa assolutamente. Vincere 16-0 con i dilettanti dei dilettanti ha senso quanto ne ha perdere 1-0 con il Mallorca. Io resto in ritiro fino a lunedì“.

foto TanoPress

Il presidente rossoblu, poi, sarebbe intervenuto anche a Telenord. “Mio primo ritiro da presidente e non da tifoso? Questi colori li ho nel cuore. Sono felice quando sono qua, anche se guardo e osservo con grande umiltà. Cerco di interpretare con la massima consapevolezza dei miei limiti. Ho detto ai ragazzi di venire a dirmi senza timore se ci fosse qualche problema. I ragazzi sono sempre sotto pressione, hanno delle responsabilità: l’anno scorso di salvarsi, quest’anno di vincere il campionato. Il compito della dirigenza è ancora di renderli sereni. È molto difficile entrare nella testa dei giocatori e se mettiamo tutti i problemi di un team insieme, rendiamo tutto implosivo. Dobbiamo invece renderli sereni. Dico due parole: responsabilità e serenità”.

Si ritorna sull’innesto del ds Ottolini: “Gli ho solo parlato telefonicamente, dandogli il mio personale benvenuto. Sono scelte che evidentemente non competono a me, ma le condivido. Chi le fa, ne sa più di me. Di sicuro c’è un occhio particolare allo scouting, ma anche ad interpretare al meglio le esigenze dell’allenatore. Ho brevemente parlato con l’allenatore e vi posso dire che Blessin è consapevole della realtà. È sereno, sa che sono stati fatti – e saranno fatti – dei passaggi per rendere la squadra la più equilibrata e pronta possibile per affrontare un campionato che è più difficile di quello scorso. Con la differenza che quest’anno lo dobbiamo vincere“. 

Sulle scelte che deve fare oggi Blessin col materiale che ha: “Blessin è poliedrico, riesce a interpretare tutte le fasi: riesce ad essere estremamente “impressive” coi propri calciatori, si arrabbia quando c’è da farlo, riesce ad avere delle pause, è riflessivo, parla con la dirigenza. È un tipo di allenatore cui non eravamo abituati, però i cambiamenti esistono per cercare di migliorarsi. È un innovativo che fino adesso ha avuto poco tempo. L’anno scorso è entrato in una situazIone difficilissima, in corso d’opera, accettando il materiale a sua disposizione. Oggi, invece, lo può plasmare e creare qualcosa che risponda alle sue idee e aspettative. Noi dobbiamo aiutarlo in questa fase riflessiva e ideativa, rendendolo tranquillo e sereno. Blessin è qui da solo, in ritiro, a riprova del fatto che gli riconosciamo le doti di “papà” di questi ragazzi. Molti sono giovani, l’età media di questa squadra  veramente bassa. Mi ha parlato anche del programma di domani, che prevede una giornata libera, e mi ha detto che se anche saranno liberi, verranno controllati da lui. Questo dà la misura di come si stia respirando un bel clima”. 

Sul possibile arrivo di Sansone e su cosa può mancare percentualmente al Genoa in questo momento: “Ho sentito fare il nome di Benzema (sorride, ndr). Lo dico per dire che è inutile fare nomi: è importante che se deve arrivare qualcuno, arrivi qualcuno che serva“.

Infine, un passaggio sullo staff medico del Dottor Corsini, responsabile medico del Genoa. “Corsini è di lungo corso, ha un pedigree che tutti stanno cominciando a conoscere. Ha sicuramente metodo. Il passato, per carità, non si vuol disconoscere, ma i medici sportivi stanno diventando merce rara, soprattutto quelli di qualità. E Corsini interpreta con maestria la gestione del calciatore, che non solo fisico o infortuni, ma tiene conto della fase di preparazione, di recupero, di riabilitazione. In questo senso siamo da Champions”. 


Rassegna Stampa del 23 Luglio, i commenti all’amichevole contro il Mallorca. Pressing per Sansone

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