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Senza pallone e senza arbitri non si può giocare al pallone

Lino Marmorato

Senza pallone e senza arbitri non si può giocare al pallone. L’IFAB, organismo calcistico che decide il cambio delle Regole del Calcio, ogni anno in Primavera si riunisce e probabilmente per far vedere alla FIFA e alla UEFA che i soldi del raduno non sono sprecati decidono di modificare il regolamento.

Per la prossima stagione, per la quale si aspettavano notizie più probanti sul fuorigioco certificato dal VAR per un pollice davanti all’avversario e per il fallo di mano in area si aspettava qualche riforma e delucidazione in più, nulla di nulla. Nella Circolare numero 1 che è andata in vigore dal primo luglio 2022 solo poche modifiche.

La principale è alla regola numero 3: i Calciatori. Riportiamo integralmente per le regole cambiate  la spiegazione dell’Associazione Arbitri.

“La modifica temporanea della Regola 3 che dà alle competizioni che coinvolgono le prime squadre di club della massima divisione o squadre internazionali “A” la possibilità di consentire alle squadre di utilizzare fino a cinque sostituzioni in una gara (con un limite alle possibilità di sostituzione) diventa ora parte della Regola 3. Inoltre, adesso le regole della competizione possono prevedere che vengano indicati fino a un massimo di quindici calciatori di riserva”. Semplicemente confermate le cinque sostituzioni.

Regola 8: l’inizio e la ripresa del gioco.

“Il lancio di una moneta per determinare la porta da attaccare/difendere nel primo periodo di gioco e la squadra che eseguirà il calcio d’inizio è responsabilità dell’arbitro e la formulazione deve essere coerente con la Regola 10“.

Regola numero 10: l’esito di una gara.

“Conferma che un dirigente di una squadra può essere ammonito o espulso durante i tiri di rigore”.

Regola numero 12: falli e scorrettezze.

“Il riferimento alle infrazioni dovute a un contatto mano/pallone nella sezione “DOGSO” della Regola 12(negare la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete) potrebbe essere interpretato erroneamente nel senso che un portiere può essere espulso per un’infrazione relativa al contatto, mano/pallone nella propria area di rigore, quindi è stata aggiunta la “limitazione” utilizzata nella sezione “Infrazioni passibili di espulsione” della Regola 12.

Regola 14: calcio di rigore.

“In precedenza, il portiere doveva avere parte di almeno un piede sulla linea di porta (o al di sopra di essa) nel momento in cui veniva eseguito un calcio di rigore (o un tiro di rigore). Di conseguenza, se il portiere aveva un piede davanti alla linea di porta e uno dietro di essa, si trattava tecnicamente di un’infrazione anche se non si otteneva alcun vantaggio “ingiusto”. Il testo è stato modificato per evitare che tale posizione venga penalizzata. La ragione di questa modifica dovrebbe sottolineare che lo “spirito” della Regola richiede che il portiere abbia entrambi i piedi a contatto o sopra la linea fino al momento in cui il tiro non viene eseguito, cioè il portiere non può stare dietro (o davanti) alla porta”.

I nuovi arbitri promossi dalla Can C alla Can A e B:

Arbitri effettivi avvicendati per questioni tecniche:

Per motivi disciplinari: GIACOMELLI Piero (Trieste) e PASQUA Fabrizio (Tivoli). Dimissioni dall’AIA: CALVARESE Gianpaolo (Teramo).

Nuovi assistenti provenienti dalla Can C alla Can A e B:

Avvicendati per superamento limite di età: LONGO Salvatore (Paola) e PAGANESSI Giacomo (Bergamo).

Dismessi per valutazioni tecniche:

Glia arbitri a disposizione della Can A e B sono 50, gli assistenti 87, e saranno sotto l’egida del responsabile Rocchi Gian Luigi. La Commissione Arbitri Nazionale Serie A e B sarà composta da Di Liberatore (Teramo), Gava (Conegliano), Gervasoni (Mantova), Manganelli (Empoli), Messina (Bergamo).

I VMO (VAR) sono 7: Abbattista (Molfetta), Banti (Livorno), Di Martino (Teramo), Di Paolo (Avezzano), Marini (Roma), Mazzoleni (Bergamo), Nasca (Bari)

Assistenti VMO (VAR): Longo (Paola), Muto (Torre Annunziata), Paganessi (Bergamo).

Arbitri Internazionali:

Buoncalcioatutti si auspica un buon arbitraggio con osservazione delle Regole ai direttori di gara e augura un buon lavoro agli assistenti e soprattutto al VAR per non far decidere le partite, eccetto i casi evidenti e importanti, alla tecnologia, non permettendo ai direttori di gara di pensare: “intanto ci pensa il VAR“.

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