“Sono contento, orgoglioso, motivato, e ho grande entusiasmo di fare parte di questa società, di questo inizio di percorso nella nuova Primavera”. Esordisce così mister Alberto Gilardino, nuovo allenatore della Primavera rossoblu, a margine della prima amichevole stagionale vinta per 4-0 sul Casarza Ligure. Dopo aver ricevuto l’omaggio di una targa di benvenuto da parte dell’ACG (Associazione Club Genoani), il tecnico rossoblu è tornato ai nostri microfoni su come sta procedendo questo inizio di preparazione al campionato che inizierà il prossimo 10 settembre (clicca QUI per conoscere le avversarie).
“Siamo qui ad allenarci a Tavarone da cinque giorni: tutti i ragazzi sono disponibili e hanno entusiasmo. Ci sono tutte le basi principali per poter lavorare al meglio. Cercherò di trasmettere loro quanto ho avuto la possibilità e la fortuna di avere nella mia carriera: dobbiamo subito essere bravi – oltre che fisicamente, tecnicamente e tatticamente – ad avere una chiara identità negli atteggiamenti, nell’umiltà, nel sacrificio al lavoro. Sono le componenti per diventare una squadra forte”.
Nell’arco di questa prima uscita stagionale, ci è parso di vedere che il Gilardino allenatore ha sempre una parola e una indicazione per tutti i suoi ragazzi. Ha grande attenzione al singolo?
“Mi piace avere una considerazione totale del gruppo, di squadra, dove tutti sono fondamentali, dal magazziniere al fisioterapista fino al quarto o quinto portiere. Tutti possono dare una grande mano a questa squadra e l’importante è capirlo, è avere l’atteggiamento giusto tutti i giorni della settimana e, poi, in partita. Ho avuto la possibilità di fare diverse esperienze in altre categorie e adesso è il primo anno in una Primavera così importante: ho grande voglia di fare bene, di determinare. Per far sì che possa essere una stagione importante ho bisogno di tutto il mio staff, di tutti i miei ragazzi”.
Negli scorsi anni con Buoncalcioatutti abbiamo seguito molto le giovanili. Oggi si è rivisto Cagia, abbiamo visto diversi 2005 come Sarpa e Arboscello, mancano ancora Accornero e Palella che sono in Nazionale, ma si sono rivisti Lipani e Fini, che sono stati “torchiati” da mister Blessin in ritiro. State prendendo in considerazione tanti ragazzi per tirare fuori la squadra per riconquistare la Primavera 1?
“La volontà è quella di avere giovani di qualità, di prospettiva, e ricostruire su di loro una stagione importante e determinante. Tutto dipenderà dal lavoro e dalla dedizione al lavoro ogni giorno, ogni settimana, quello che ci porterà alle partite di campionato. Ora sono cinque giorni che abbiamo cominciato e quindi abbiamo ancora tempo per lavorare, migliorare, correre. Questo ci dà speranza di poter arrivare all’inizio del campionato pronti”.
Oggi abbiamo visto una squadra propositiva in attacco e molto compatta in fase difensiva. Ma al di là della tattica, di cui è presto parlare, che campionato sarà quello Primavera 2?
“Non sarà una passeggiata, ma dobbiamo partire con la volontà e la giusta mentalità di affrontare ogni gara nel miglior modo possibile. E qua torno sulle caratteristiche che deve avere la squadra: un’identità forte, quella che ai miei ragazzi ho chiesto dal primo giorno. Un DNA forte, che ci permetta di andare in casa e fuori, su ogni campo, a giocare le partite a viso aperto e portare a casa i punti necessari per lottare sino alla fine per un traguardo importante. Queste sono la nostra speranza e la nostra volontà, ma entrambe queste cose devono essere coltivate quotidianamente nel lavoro“.
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