Alle ore 14, direttamente dalla sala stampa di Villa Rostan, è intervenuto in conferenza stampa Alexander Blessin, tecnico del Genoa, che ha presentato la prossima gara contro il Pisa. Dalle parole del mister si apprende che si va verso la prima convocazione di Aramu, mentre per Puscas e Strootman più probabile arrivi contro il Parma la prima chiamata.

Settimana importante anche sul fronte mercato. Come stanno i giocatori appena arrivati?

“Parto col dire che per me ogni partita è molto importante, e che domani il Pisa sarà una squadra molto difficile. Ora abbiamo anche tre nuovi giocatori, ma penso che abbiano bisogno di tempo. Non sono ancora fisicamente al livello per partire titolari. Puscas e Strootman si stanno allenando a parte, ci vorrà tempo per portarli al nostro livello. In ogni caso siamo molto contenti dei nuovi acquisti perché ci saranno 38 partite da giocare. Sarà una stagione lunga”.

Cosa teme maggiormente del Pisa?

“Loro hanno iniziato con un punto le ultime due partite, ma ho guardato la partita direttamente dallo stadio di Pisa, quella contro il Como, e ho visto che hanno qualità col pallone, nei dribbling e negli ultimi trenta metri. In quella partita hanno avuto 4 occasioni facendo 2 gol. Questo perché hanno giocatori che si infilano in area di rigore, ai quali dobbiamo fare attenzione. Non dovremo dare loro né tempi né spazi”. 

Quanto è importante avere pazienza in partite dove le squadre vi aspetteranno?

“Esatto, dovremo avere pazienza. Anche se non amo la parola “calma”, perché noi abbiamo bisogno di accelerare come tempi di gioco. Col Benevento siamo stati lenti, mentre dobbiamo essere rapidi, rapidi, rapidi. In questo momento vogliamo controllare la partita. Dobbiamo capire quando velocizzare il gioco e quando tenere il pallone tra le linee. Domani, poi, sarà importante in fase di transizione offensiva e difensiva scegliere le giuste giocate, senza perdere tanti palloni”. 

È stata una settimana molto attiva sul mercato e avete completato di fatto il reparto offensivo e di centrocampo. Dal mercato si aspetta ancora qualcosa, magari in difesa?

“Sono contento quando chiude, e così lo ero anche in Germania e Austria. Anche quest’anno è stato un mercato abbastanza strano. Sono però contento della situazione: la cosa importante adesso è gestire tutta la rosa perché alla fine possono giocare solo undici giocatori. Ora tocca a me gestire tale situazione. È sempre bene quando hai una rosa ampia e grande, ci saranno sicuramente alti e bassi e si potrà cambiare scegliendo i giocatori giusti”. 

Sulle condizioni di Ekuban e Melegoni:

“Ekuban ha saltato un allenamento, sono 3/4 settimane che convive con qualche problema e ha avuto un po’ di dolore al tendine d’Achille, ma è un combattente. Ma oggi mi ha sorriso il che vuol dire che sta bene. Nonostante tutto sta combattendo pur con questo dolore. Ma negli ultimi tre giorni si è allenato senza dolore e sono contento. È una buona notizia. Melegoni, invece, ha ancora un problema e lo dobbiamo monitorare, ma abbiamo diversi giocatori e sceglieremo quelli giusti”. 

Rispetto alle prime due partite, cosa non vorrà vedere domani dai suoi giocatori?

“Voglio vedere tutti concentrati, senza cali di attenzione come accaduto in alcune partite dove abbiamo perso il controllo della gara. Dobbiamo essere noi a dettare ritmi e tempo delle partite”. 

Quanto è importante per lei, per la sua idea di squadra come gruppo, avere a disposizione un mix di giocatori esperti, tra cui quelli arrivati in questo mercato, e calciatori più giovani e in rampa di lancio 

“Questo fattore è importante per noi perché solo coi giovani è difficile raggiungere l’obiettivo di tornare in Serie A. I giocatori di esperienza la trasmetteranno a quelli più giovani, anche in Serie B. Siamo stati bravi a creare fin da subito un gruppo perché per me un giocatore giovane oppure uno più esperto possono non avere differenze in termini di qualità”. 


Non raddrizzare la Torre