Nell’ambito della trasmissione di Telenord “We Are Genoa” è intervenuto l’Amministratore Delegato del Genoa, Andreas Blazquez, che fino a qualche minuto prima era presente ai Giardini Luzzati per la presentazione della terza maglia e l’annuncio dei 20mila abbonamenti raggiunti. Si parte dal tema del Genoa Femminile, che esordirà il 18 settembre prossimo.

“Siamo molto contenti, il calcio femminile è in crescita. Il nostro responsabile Santo (Bignone, ndr) ha avuto questa opportunità e non avremmo potuto non farlo. Era da fare e siamo molto contenti di averlo fatto“. Si passa, poi, alla presentazione della terza maglia e al raggiungimento dei 20mila abbonati“Un grazie va alla città, al mio team che ha lavorato molto, dai social a tutto il resto, da Ottolini a Spors che hanno fatto una squadra forte. Anche ai giocatori che ci hanno portato bei punti, anche se solo nelle prime tre gare. Tutto questo ci ha aiutato ad arrivare a 20mila. Come visto questa sera ogni occasione è buona per avvicinare la squadra alla tifoseria? Mesi fa mi ha portato ai Luzzati un amico genoano e mi ha colpito il posto, bell’esempio di rivalutazione del centro storico. Siamo tornati poi parecchie volte e mi è parso un posto fantastico per continuare a costruire il rapporto con città e tifosi, ma anche per porre l’attenzione su un luogo dove fanno un lavoro stupendo. Volevamo in qualche modo ringraziare per quello che stanno facendo. Stiamo rispondendo sul campo, nel club, all’obiettivo che abbiamo descritto tante volte in altre interviste. Lavoriamo in quella direzione: ciò che abbiamo detto che faremo, lo faremo. E la risposta dei tifosi è una risposta alla fiducia che ci stanno mostrando, così come noi la stiamo dimostrando loro”. 

foto Buoncalcioatutti

Sulla buona partenza del Genoa in campionato: “In media, per vincere il campionato, bisogna fare due punti a partita. Per ora siamo sopra, ma il campionato è lungo. Sono molto contento dei risultati, vorrei fossero nove anziché sette. Mancano tante giornate, la squadra deve ancora migliorare ma credo la squadra non sia ancora arrivata al suo massimo. Sono arrivati altri nuovi giocatori che ancora non hanno avuto la possibilità di giocare. C’è tanta qualità anche in quelli che non stanno giocando in questo momento e sono molto fiducioso faremo un grande campionato. Il ritorno di Strootman? Lo abbiamo gestito in modo molto discreto fino all’ultimo giorno. È un lusso per noi avere Kevin in squadra: penso che farà benissimo. Lui è molto motivato per fare benissimo”. A chi gli domanda, poi, se non sia necessario andare a cambiare il modulo per trovare il modo di inserire Strootman nello scacchiere di Blessin, Blazquez risponde così: “Della parte tecnica non voglio dire che non capisco, ma non voglio dire di fare in un modo oppure in un altro. Il mister è molto contento di avere tante scelte, perché ogni gara è diversa e il campionato è lungo. L’anno scorso a un certo punto c’erano tutti i difensori infortunati, ad esempio. Ora abbiamo pressoché due squadre titolari e cambiare modulo sarà possibile, ma quelle sono decisioni del mister. È il suo compito”. 

Sulla campagna acquisti, se si è puntato più sull’acquistare giocatori da only one year e se verrà fatto ancora qualcosa sul mercato: “Sul discorso only one year sono in parte d’accordo e in parte no. Non si può avere una squadra di soli ragazzini e nessun progetto. La squadra deve essere bilanciata, è vero che abbiamo puntato su alcuni profili che ci diano garanzie per la Serie B. Massimo Coda, ad esempio, è un ottimo profilo e si vede: non solo fa gol, ma anche assist e fa squadra, cosa importante per lo spogliatoio. Yeboah ogni volta che entra crea pericoli. Ekuban ha segnato, ha fatto un gol di qualità e ne farà altri. Aramu ci darà una mano. Per noi l’obiettivo non è fare plusvalenze: le plusvalenze derivano da risultati sportivi importanti. Dobbiamo fare una squadra sostenibile, non una che abbia un costo del lavoro come quello dell’anno scorso da 73 milioni. E questo perché ogni anno sono perdite. Bisogna fare una squadra che possa fare bene e che quest’anno possa andare in Serie A. Una volta lì, faremo una squadra sostenibile e anche plusvalenze da reinvestire assieme ad altre entrate, come lo stadio”.

Sul tema stadio, ma soprattutto su quello del centro sportivo: “Stiamo modificando tante strutture interne alla società, stiamo lavorando col Comune per un centro sportivo e abbiamo trovato un posto. Ho trovato incredibile che negli ultimi 15-20 anni nessuno abbia fatto nulla per fare un centro sportivo. Non possiamo competere in modo sostenibile in Serie A senza avere un centro sportivo di qualità. Il problema, che voi conoscete, è che la Liguria è molto bella, ma anche molto stretta. Noi abbiamo bisogno di avere almeno 6/7 campi in un unico posto in modo tale che i tecnici dell’Under 14 possano imparare dalla Prima Squadra e facciano un modulo simile. Questo è l’obiettivo. Abbiamo parlato col Sindaco, è stato contento dell’iniziativa: gli abbiamo anche mostrato una prima pianificazione. Anche la Regione, il governatore Toti e il Sindaco Bucci hanno dato disponibilità per raggiungere l’obiettivo. Lavorare sul centro sportivo e sullo stadio è il nostro obiettivo”. 

Infine, un passaggio sul calciomercato sin qui fatto e sulla possibilità che arrivi ancora un difensore: “Per noi la squadra è fatta, ma mancano ancora due giorni. Se ci sarà la possibilità di migliorare la squadra siamo disponibili a farlo. Quando il direttore ha chiesto a Josh Wander quanto potesse spendere, lui ha risposto: “quanto serve per tornare in Serie A”. Josh in quel momento stava ritornando dal Brasile“.


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