Alle ore 17, direttamente da Villa Rostan, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico rossoblu, Alexander Blessin, che ha anticipato i temi della prossima gara tra Genoa e Parma. “Sarà una grande partita, il Parma è una squadra con buone individualità, con Mihaila e Man molto veloci e Vazquez che gioca tra le linee, e ha un grande allenatore – esordisce Blessin – Tutti insieme dovremo fare una grande partita, sarà una grande battaglia“.
Cosa chiederà ai suoi ragazzi in vista della gara col Parma?
“Abbiamo parlato coi ragazzi dell’ultima gara col Pisa, del fatto che abbiamo avuto meno controllo nella ripresa. Abbiamo guardato in particolare le statistiche del secondo tempo, con solo il 45% di possesso palla. La cosa buona è che il Pisa non ha avuto grandi occasioni e che noi abbiamo avuto un buon atteggiamento difensivo. In ogni caso, dobbiamo gestire meglio il controllo del pallone e della partita. La nostra struttura tra gli attaccanti e la nostra difesa deve essere quella di stare compatti: a Pisa eravamo troppo lunghi, troppo distanti. Come stanno Strootman, Aramu e Puscas e se potranno avere spazio, anche dall’inizio? I tre nuovi giocatori sono in gruppo, ma penso che al momento sia ancora troppo presto per iniziare la partita”.
Mercato finito. È contento di poter lavorare finalmente con questo gruppo senza altri pensieri che non siano il campo?
“Bene, sono contento, ma in Jupiter League (Belgio, ndr), in Turchia e in Grecia non saranno contenti (sorride, ndr). All’inizio della preparazione avevamo 33 giocatori in campo ed era molto difficile per me, come allenatore. Cambiavo, cambiavo, cambiavo. Ora sono contento che la squadra abbia 26/27 giocatori. Normalmente quando è così, la squadra va bene. Sono felice di avere questa squadra: ora dobbiamo lavorare con questa formazione”.
Mister Pecchia ha detto che dovranno essere pronti per affrontare la “prima della classe.” Quanto è difficile per voi giocare sempre con squadre che ritengono il Genoa la migliore del campionato?
“Io penso che non ci sia una prima della classe, ma penso che ce ne siano 5/6. Sono parole belle quelle di Pecchia, lo ringrazio, ma penso che più che altro voglia togliere pressione ai suoi calciatori. Noi vogliamo i tre punti, vogliamo andare in Serie A: questo è chiaro. Non vedo una squadra che è al top, più forte di tutti, e so che dobbiamo raggiungere il massimo per vincere le partite. Abbiamo un obiettivo chiaro e ogni partita va giocata a livello alto. Domani avremo una squadra top contro un’altra squadra top. Dopo Pisa, per me è assai importante ricreare una mentalità vincente: ovviamente è un aspetto che va migliorato. L’anno scorso lottavamo per la retrocessione e siamo andati in B. Coi nuovi giocatori uniti a quelli vecchi, dobbiamo ricreare uno spirito di squadra da portare in campo che faccia sì che sia difficile batterci e che renda possibile vincere ogni gara. Tornando alla domanda, abbiamo giocato bene per metà partita e abbiamo vinto, reggendo la pressione. Una questione di qualità. Ma nessuno ci regala niente, noi dovremo sempre dare il massimo per vincere ogni partita”.
Parma, Pecchia: “Affrontiamo la prima della classe. Il Genoa è diverso da noi”