In avvicinamento alla gara del Ferraris tra Genoa e Parma abbiamo contattato telefonicamente Sandro Piovani, firma storica della Gazzetta di Parma, che ci ha presentato non soltanto la sfida, ma anche le caratteristiche del prossimo avversario del Grifone.

“Partita sulla carta affascinante, quasi da Serie A per il blasone delle due formazioni. Il Parma arriva da un triennio disgraziato e deve riscattarsi attraverso queste gare di inizio campionato. La retrocessione, i mancati playoff della mancata stagione segnano due stagioni di grande amarezza. Il Genoa ha costruito una squadra importante e le prime ore di questa storia sono sempre difficili: la Serie B è sempre un campionato complicato, perlomeno per le squadre che vogliono vincerlo ed essere protagoniste. Mi attendo una partita importante, quasi una dichiarazione d’intenti su tutta la stagione. Certamente sarà il big match di giornata”. 

Blessin e Pecchia si sono fatti i complimenti, si rispecchiano. Sembrano sapere di avere più qualità.

“E credo che in fondo abbiano ragione. Ci metterei anche il Cagliari, e poi vedremo le outsider. Il mercato ha detto cose importanti anche per altre squadre, ma certamente queste due formazioni – e poi vedremo cosa potrà fare il Cagliari – sono lì se non per vincere il campionato, almeno di essere protagoniste. A me piace anche la storia dei club: se il Genoa è il club più antico d’Italia, con una storia che parla da sola e profuma di calcio, il Parma ha avuto 25 anni di grande protagonismo in Italia e all’estero. Per questo prima ho detto che è un confronto da Serie A: per la storia dei club, per chi si affronta, per e due tifoserie. E poi lo stadio di Genova mi piace particolarmente, uno dei più calcistici d’Italia. Ha un fascino particolare”. 

Dalla conferenza di Blessin pare di capire che qualcuno dei nuovi arrivi potrà sedersi in panchina, ma squadra che vince nn si cambia. Per il Parma qual è la situazione?

“Più o meno la stessa. Il Parma ha vinto la prima partita, ma ha un equilibrio difficile da trovare perché sostenere tre uomini come Vazquez, Mihaila e Man oltre a Inglese vi è un equilibrio da trovare. Pecchia sta proprio lavorando per trovarlo, per trovare equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Le cosiddette coperture preventive sono fatte molto bene dai difensori Romagoli e Delprato, che sono specialisti in tal senso, e c’è un giovane Circati che – non voglio gufare – ma diventerà un protagonista del calcio italiano. È un centrale potente, preciso, puntuale, rapido. A sinistra c’è Osterwoolde, la cui fisicità è prorompente e lo aiuta a evitare gli errori individuali che talvolta combina. Sostenere quei quattro là davanti, visto che anche Bernabè è molto offensivo e fatica un po’ a coprire pur facendolo con dedizione, è un po’ il problema del Parma, che sta ricercando il suo equilibrio”. 


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