Genoa a Palermo, testacoda per cercare i punti e la vetta. Ricerca di tre punti in casa di una neopromossa reduce da due sconfitte pesanti con Ascoli al Barbera e sullo stretto con la Reggina. Tutto per i Grifoni dopo due trasferte e due vittorie.
Una situazione a Palermo per il Genoa che lo metterà contro ad una squadra che vuole il possesso, ma fa fatica ad attuarlo. Partita da parte di Badelj e compagni da rubare il pallone e colpire. Saranno i duelli individuali a fare la differenza e il Vecchio Balordo sulla carta appare più forte.
Il futuro del Genoa sarà sempre avere una squadra compatta e ben organizzata nella sua semplicità. Il 4-4-2 di Blessin, per tutti i cronisti non genovesi e gli altri allenatori del campionato che lo hanno sviscerato, è semplice ma efficace. Ora è atteso da un’altra strategia con l’innesto della qualità messa a disposizione dai 777 una settimana prima che finisse il calciomercato.
Inutile fare processi al mancato utilizzo degli ultimi arrivati: si possono fare solo considerazioni sui nomi, ma nessuno ha mai visto un allenamento e nessuno fuori da Pegli conosce le loro condizioni fisiche. Vista l’assenza di Gudmusson, comunque, potrebbe esserci un assetto più offensivo con la difesa schierata sempre a quattro e con un centrocampo a rombo.
Per smorzare il gioco degli avversari Blessin dovrà chiedere di alzare il pressing per prendere campo. I ritmi alti nelle quattro gare giocate hanno fatto trovare campo in avanti a Coda e compagnia. Appena il Grifone ha rinculato sono arrivati scricchiolamenti.
Il Genoa forte fisicamente, nella corsa può fare risultato nei secondi tempi e le 5 sostituzioni dovranno essere l’arma in più per Blessin. Bisognerà fare subito la partita facendo circolare il pallone velocemente, anche se gli spazi saranno ridotti.
Il Palermo cercherà di saltare sistematicamente il cuore del gioco cercando la profondità, termine che vuole confondere la parola “contropiede”. Corini, il tecnico rosanero, chiede a Stulac ultimo arrivato di fare il Corini play lanciando lungo in profondità o aprendo il gioco coi cambi campo. Formazione e strategia tattica, nonché modulo del Genoa, domani alle ore 19,30.
In casa Palermo. A Reggio Calabria lo scorso sabato doveva essere il debutto del nuovo Palermo e questa volta con tutti i rinforzi arrivati dal mercato subito in campo. Invece è arrivata un’altra batosta dopo quella casalinga al turno precedente con l’Ascoli, quando Corini venne “accusato” di non aver utilizzato gli ultimi arrivati.
Pippo Inzaghi, oltre a fare tre gol, ha dato una lezione a Corini sul piano del gioco: poche le colpe del tecnico palermitano, solo quella di aver utilizzato calciatori apparsi indietro sul piano fisico, in particolare gli ultimi arrivati. L’attacco palermitano è apparso poco incisivo e la fase difensiva ancora bocciata non solo per le sei reti incassate nelle ultime due gare, anche dopo un calciomercato definito ambizioso.
Corini è stato chiaro al termine della gara con la Reggina. “Bisogna riequilibrare la condizione atletica di tanti ragazzi che sono arrivati da percorsi diversi, ma dobbiamo diventare squadra dal punto di vista tattico ed emotivo e in queste due giornate che portano alla sosta dobbiamo correre qualche rischio”. Il 27 luglio 2022, il tecnico Baldini e il direttore Castagnini hanno rassegnato le dimissioni dai rosanero perché la proprietà vicina al Manchester City ritardava il calciomercato. Il 7 agosto 2022, a sette giorni dall’inizio del campionato, veniva chiamato Corini.
Il tecnico con una sola settimana ha abiurato il suo modulo preferito, il 4-3-3, e ha mandato in campo la squadra di Baldini con un 4-2-3-1 vincendo la prima gara casalinga con il Perugia per 2 a 1 e pareggiando la seconda in casa del Bari 1 a 1. Alla terza la batosta con l’Ascoli al Barbera per 3 a 2 ha fatto subito cambiare modulo passando a Reggio Calabria al 4-3-3, ma incassando lo stesso tre reti e trovandosi tradito a centrocampo dai nuovi arrivati Stulac e Segre che hanno lasciato praterie ai calabresi.
Contro il Genoa domani sera Corini sfoglierà la margherita ma dovrebbe riproporre il 4-3-3 con dubbi a centrocampo e ballottaggi tra Stulac, Segre, l’ultimo arrivato Saric e il jolly Gomes. Al posto dello squalificato Bettella dentro il veterano Marconi. C’è curiosità al Barbera per sapere se Corini giocherà nuovamente con il 4-3-3 considerato che in carriera, con squadre più titolate, si è sempre rifugiato nel 5-3-2.
In difesa non dovrebbe cambiare nulla: Pigliacelli in porta; Buttaro, Nedelcearu, Marconi e Sala in difesa. In attacco ballottaggi tra Elia e Valente sulla corsia di sinistra con Brunori prima punta e il palermitano Di Mariano assistman di Coda lo scorso a Lecce sulla corsia di destra.
Arbitra Cosso di Reggio Calabria, 34 anni. Dal 2021 arbitro alla Can A e B. Esordio in Serie B nel settembre 2021, in Serie A nel febbraio 2022. In stagione diretta una gara in B, una in Coppa Italia e una in serie A (Spezia-Sassuolo 2 a 2).
Primo assistente Di Gioia Pordenone, secondo Scatragli (Arezzo), quarto uomo Scatena di Avezzano. Al VAR Sacchi di Macerata, AVAR Raspollini di Livorno.