Intorno all’ora di pranzo dalla sala stampa del centro sportivo della Ternana è intervenuto il tecnico rossoverde, Cristiano Lucarelli, che ha anticipato i temi della gara contro il Genoa. Blessin interverrà, invece, alle ore 16,30 dalla sala stampa di Villa Rostan. Come si è lavorato in settimana da capolista? Come professionisti che devono cercare di preparare al meglio ogni gara, ogni battaglia. La classifica oggi lascia il tempo che trova, non ha importanza”. Tutti sanno che la B si decide da marzo in poi. Queste sono schermaglie iniziali. Non diamo peso alla nostra classifica e pensiamo una partita alla volta. Domani avremo bisogno di tanto sostegno perché la partita sarà bella da giocare, ma al contempo difficile. Avremo ancor più bisogno dei tifosi che non al derby (col Perugia, ndr)”.

“Il loro entusiasmo ci serve: l’importante è che noi addetti ai lavori, da dentro, sappiamo gestire questa situazione, sapendo benissimo che siamo solamente all’inizio e in Serie B chi negli ultimi tre mesi ha più birra, va su. Noi vogliamo continuare a stupire, a restare attaccatissimi nel groppone che viaggerà magari a velocità differente dagli altri. Poi, come succede nelle tappe del Giro D’Italia, farci trovare pronti allo sprint. Per questo non parlato domani di partita della verità: per noi è soltanto un obiettivo, mancano ancora 28/29 giornate. Comunque vada la partita, sarà un test che non darò risposte definitive, perlomeno per quanto riguarda la Ternana”.

Domani si affrontano la squadra col maggior numero di punti, la Ternana, e quella che ai nastri di partenza era accreditata per essere la più forte del campionato. È il meglio che può offrire la Serie B ad oggi?

“Il Genoa è la squadra giustamente indicata come la più forte della Serie B e lo ha dimostrato, perché gioca con padronanza del gioco e ha sempre possesso palla intorno al 60% tutte le partite. Ha giocatori bravi, giovani, veloci, di prospettiva, che danno intensità ad ogni gara. Che giochi uno o l’altro, non cambia nulla. Il Genoa credo sia la squadra più forte del campionato: domani sarà una bella partita. Dovremo essere umili, ma coraggiosi. Blessin? Il suo gioco è fatto di molte ri-aggressioni e di densità in zona palla, talvolta scoprendo delle situazioni. Il Genoa è una squadra che difende andando in avanti, assomiglia molto alla Ternana della Serie C. Partono sempre i terzini, spesso rimangono a difendere a due, e portano molto giocatori oltre la linea del pallone: ha quella consapevolezza che gli permette di dominare le partite, come hanno fatto quasi sempre tranne una volta. Quando una squadra fa aggressione, devi essere bravo nel primo passaggio appena riconquistata palla: se lo perdiamo quel passaggio, potrà essere un problema. Dovremo essere bravi dal punto di vista tecnico e fare una partita migliore rispetto a quella di Benevento, dal punto di vista del palleggio e soprattutto nel primo tempo”. 

Il Genoa ha un po’ cambiato atteggiamento nelle ultime gare? 

“Io non ho visto cambi di atteggiamento del Genoa, ho visto fare loro sempre le stesse cose. Forse a Cosenza vi era necessità di allargare un po’ le maglie avversari, ma credo che loro verranno qui e non faranno tanti accorgimenti. Piuttosto faranno la loro gara secondo i loro principi di gioco e le loro caratteristiche. Non mi aspetto particolari adattamenti alla Ternana da parte di una squadra importante come il Genoa. Se sarà una partita tattica e su che Genoa troveremo visto che ha fatto più punti fuori che in casa? Quest’ultimo dato può essere un dato legato a maggiore spensieratezza. Se giochi davanti a 25/30mila persone e devi vincere per forza hai un po’ meno serenità mentale rispetto ad andare in trasferta, premesso che loro hanno una tifoseria che segue la squadra sempre in massa e la fa giocare quasi sempre come in casa. In casa trovano anche avversarie che si preoccupano della fase offensiva e per loro può essere meglio. Domani ci sarà bisogno di fare cose diverse perché loro sono bravi col possesso palla e ne fanno anche di due minuti prima di trovare la giocata e individuare i buchi grazie ai loro due ottimi centrocampisti. Molti si sono consegnati, aspettando il Genoa un po’ bassi: noi vorremmo cercare un equilibrio tra le due fasi che possa farci dire anche la nostra, altrimenti diventa una partita monotematica”.

Sui possibili assenti, ossia Capuano, Coulibaly e Mazzarani: “Ultimamente siamo molto legati a confronti coi medici. Anche domani ci saranno staffette perché in alcuni ruoli dobbiamo gestire obbligatoriamente il minutaggio. A Benevento siamo stati bravi come staff a leggere come sarebbe andata la partita: abbiamo messo la migliore formazione nel primo tempo. Fossimo partiti al contrario, nel secondo tempo sarebbe finita 5-0 per il Benevento. Le scelte le facciamo sempre nell’interesse della Ternana e sulla base di come stanno i calciatori. Può piacere oppure no, ma al momento questa è la situazione. Falletti? Un conto è un giocatore che ti viene restituito in gruppo, un conto è rimetterlo dentro il gruppo. Solitamente ci vogliono due partite, ossia 15 giorni di lavoro col gruppo per ri-muscolarizzare l’atleta. Domenica sarebbe entrato, ma per fortuna non c’è stato bisogno di inserirlo e abbiamo vinto con quelli che erano in campo. Falletti è un giocatore recuperato, ma 90′ nelle gambe di sicuro non li ha”. 

Genoa e Parma sono le favorite del campionato? “Sicuramente, ma ce ne sono anche altre: non trascurerei almeno altre 6/7 squadre. Il Genoa, ma anche il Parma ultimamente, hanno trovato il passo giusto. La cosa positiva del Genoa è che solitamente quando retrocedi dalla Serie A qualche problemino lo hai, loro non lo hanno avvertito assolutamente: sono lì, un punto non è niente. È poco“.


Verso Ternana-Genoa: a tu per tu col doppio ex Ezio Brevi