Noi ci siamo emozionati. Sentire in una giornata sportivamente drammatica per il Genoa l’inno di Mameli, nato a Genova nel 1827, nel cuore dei vicoli, è stato un piccolo regalo. Ancora una volta sono state le giovanili rossoblu, festeggiate e presentate lo scorso giovedì al Porto Antico, a strapparci un sorriso. E forse pure qualcosa di più.
Prima della finalissima di oggi tra Genoa Under 13 e PSV Eindhoven sono andati in scena gli inni nazionali. E i grifoncini, che per la seconda volta nel giro di 24 ore sono arrivati in finale sfidando prima il Benfica, poi la formazione olandese, hanno cantato quello italiano a tutto volume. Con una mano sul cuore dove si trova lo scudetto del Genoa. Sono piccoli gesti che ci raccontano ancora una volta di cosa significhi mettere radici nel Genoa fin dalla scuola calcio. Coltivare il Genoa sul rettangolo verde.
Oggi ne sono testimonianza i giovani classe 2010 e 2009, ma lo sono stati anche i ragazzi delle altre Leve con le loro vittorie, i loro insuccessi e la capacità di reagire a questi ultimi. A loro va un grande applauso perché sono il futuro del Grifone e ne siamo orgogliosi, soprattutto di raccontare le loro partite settimanalmente.
Cittadella, Perticone ringrazia i tifosi del Genoa: “Super pubblico”