Pensavo di non ripetere in questa stagione una frase scritta tante volte nel passata: “ una mesta broccaggine sembra essersi impadronita dei calciatori del Genoa”.
Prima di ogni gara fuori Genova i genoani vengono esaltati da megalomani cronisti, anche dopo 15 giornate di campionato altalenanti, continuando a scrivere corrazzata e squadra da battere in base agli ingaggi. I giornali veneti nel descrivere la gara Davide contro Golia hanno pubblicato oggi che il Genoa viaggia vicino ai 60 milioni d’ingaggi e il Cittadella non supera i 13 milioni. Come dimostra il Mondiale in Qatar e i risultati non sono i soldi o gli ingaggi a giocare.
C’è amarezza per la sconfitta perché avevamo assistito alla conferenza prima della gara e Blessin aveva sciorinato idee chiare sul comportamento degli avversari e probabilmente lo avrà fatto anche con la squadra non ricevendo risposte.
Anche cambiamenti, in parte qualcosa si è visto: ampiezza, Frendrup più basso rispetto a Strootman, difesa a quattro con un esterno che si sganciava, cambi campo, ma tutto andava all’aria per errori tecnici anche sul campo messo a posto.
A questo punto uscendo dal Ferraris ho fatto un replay della trasmissione post gara di Radio Nostalgia dove è stato detto: “Difficile capire se è solo colpa di Blessin o dei giocatori”.
Domanda a cui non riesco a dare una risposta. I rossoblu a quarti non rispettano l’agonismo quando lo vogliono gli astri e la Dea del pallone, non rispettano la tecnica, ma soprattutto la tattica senza la quale non è pensabile che si possa giocare un incontro degno.
Difficile capire se i calciatori rispettano la tecnica più che la tattica, non tirando mai da fuori area, non battendo mai un calcio d’angolo in grado di far male. Anzi, nel primo tempo c’è stata una illusione che il Mago arrivato dal Brasile sui palloni calciati dalla bandierina avesse capito il difetto quando Aramu ha battuto per Strootman al limite dell’area, il quale ha fatto una finta disorientando gli avversari. Ma Gudmundsson sbagliava il tiro.
Nessun dribbling per superare il fortino ben organizzato del Cittadella, anzi solamente uno di Gudmusson nel primo tempo partendo da centrocampo saltando quattro avversari ha permesso a Strootman di impegnare, unico tiro del primo tempo, seriamente il portiere avversario.
I genoani soffocano se stessi intasando a frotte l’area avversa già è piena di avversari non riuscendo a controllare letteralmente il pallone, non dico tirare. Allora perché non tirare da fuori area?
Alla fine al di là dell’amarezza per il risultato il migliore in campo è stato il portiere del Cittadella a ringraziare perché sia Gudmundsson che Yalcin hanno sbagliato due rigori in movimento tirandogli addosso: bastava alzare la testa e fare un pallonetto.
Dei calciatori abbiamo scritto, ancora no di Blessin: sembra Sancho Panza che combatte contro i mulini a vento. Continua a giocare con la difesa a quattro senza mai lamentarsi di non avere a disposizione un esterno sinistro.
Strategia che non va a buon fine perché bon ha disposizione esterni di piede sinistro e non ha saputo sottrarsi alle lusinghe sempre sconsigliabili, ma umanamente comprensibili, della fama. Non osando impiegare calciatori specializzati nel ruolo, Czyborra se fatto fuori da solo, uno di questi è Boci terzino sinistro di piede sinistro che lo usa anche quando scende da letto. Di questo profilo la squadra ne è risultata squilibrata e monca.
Bravo il Cittadella venuto al Ferraris con la voglia e l’orgoglio divincere. Gorini ha indovinato la tattica con marcatura a uomo e assalti veloci, aspettare con impatto tattico e fisico con lanci lunghi studiati.
Cosa succederà dopo questa prima sconfitta casalinga, Blessin sarà di nuovo in gioco?Importante che la società sia dia una mossa, sono tutti amareggiati per i risultati e discutono come tutti i Genoani.
Prenderanno una decisione in serata, giovedì si gioca nuovamente. Se sarà la soluzione ponte di Gilardino, che si decida in fretta perché saranno c’è anche Genoa-Monza Primavera.