I quarti di finale fanno la prima, illustre vittima dopo Spagna, Belgio e Germania uscite già nei turni precedenti. Si tratta del Brasile, che in pieno controllo della gara dopo il vantaggio di Neymar, segnato al termine del primo tempo supplementare, si fanno raggiungere nel finale di secondo extra time dalla rete di Petkovic, vecchia conoscenza del calcio italiano passato anche da Chiavari e dalla Virtus Entella (oltre che dal Trapani di Cosmi che sfiorò la promozione in A).
Ad eliminare un’altra volta dal Mondiale il Brasile è la lotteria dei calci di rigore alla quale i verdeoro arrivano con l’inerzia della gara a sfavore, da pochi minuti raggiunti sull’uno a uno. È il peggiore mix per non assicurare lucidità dagli undici metri: sbaglia subito Rodrygo, neutralizzato da Livakovic, poi segnano Casemiro e Pedro prima del palo colpito da Marquinhos. Percorso netto, invece, per la Croazia: tutti a segno i penalty calciati da Vlasic, Majer, Modric e Orsic. La nazionale di Dalic è nuovamente tra le migliori quattro del mondo dopo il Mondiale in Russia.
L’avversaria della nazionale croata usciva dall’incrocio tra Olanda e Argentina. La seconda sfida dei quarti di finale avrebbe visto Messi e compagni superare 2-1 la nazionale di Van Gaal grazie alle reti di Molina e dello stesso Messi (su rigore). Non basta la doppietta di Weghorst a fare passare l’Olanda, che dopo la sofferenza dei supplementari cade ai calci di rigore. Albiceleste che se la vedrà con la Croazia.