La presunta A2, celebrata non solo in estate e strombazzata nel calcio, non c’è. C’è la Serie B che a prescindere da come ti chiami e dal tuo curriculum sportivo, dalle griglie di partenza tutte sballate, è sempre la stessa coi suoi risultati altalenanti. Si può perdere, vincere ma soprattutto pareggiare, che è il risultato più in voga nelle ultime giornate di campionato.
Dopo diciassette giornate c’è solo il Frosinone in stato di grazia. Un anno fa tre squadre avevano meno di 30 punti: il Pisa comandava la classifica con 32 punti, il Lecce ne aveva 31, il Brescia 30. Solo il Lecce sarebbe salito in Serie A. Quest’anno solo la Reggina è salita a 32 punti, Bari 29, Genoa 27, Ternana 26, Parma 26, Brescia 24, Pisa 23. E la zona playoff ha altre 7 squadre ad inseguire in due punti.
In Serie B a fare la differenza è la continuità di risultati. La rimonta del Pisa dopo l’addio a Maran dopo 6 giornate di campionato ne è la prova con 12 risultati consecutivi come quello successo al Südtirol, fermato a 12 dal Genoa. Solito grande equilibrio con partite mai chiuse, difficoltà a fare gol e squadre che difficilmente si arrendono anche sotto due a zero.
La classifica per i playoff dietro a Frosinone e Reggina rispetto alla scorsa stagione osserva un livellamento generale che fa sì che al momento, ogni giornata, tutti possano recuperare il gap di risultati non arrivati.
In fondo, escluso il Perugia, sette squadre in cinque punti. Solo 18 reti realizzate quattro pareggi, solo due vittorie in trasferta. Tutto condito da un solo tiro in porta nelle vittorie, gol da calci d’angolo e dal limite, errori evidenti, poco il gioco grazie al solito ritornello del prima non prenderle, vivere sull’errore avversario e dopo ripartire.
Frosinone-Pisa 0 a 0. Tosto il Pisa andato allo Stirpe a giocarsela e non fare barricate. Frosinone casalingo a secco dopo aver sempre realizzato reti nelle gare giocate tra le mura amiche. Pisa robusto, maturo, che allunga la striscia positiva a 12 gare. Gara equilibrata e giocata a buon ritmo, tanti duelli e poche occasioni.
Como-Reggina 0 a 1. Calabresi in vantaggio con un rigore discutibile, dopo tanto Como che non è riuscito a pareggiare.
Bari-Modena 4 a 1. Waterloo per i canarini dopo aver regalato il primo gol ai Galletti. A seguire praterie sfruttate dai baresi che si sono trasformati in gazzelle negli spazi dei modenesi. Canarini a cinguettare anche con l’uomo in più.
Cagliari-Perugia 3 a 2. Giornata di grazia di Pavoletti, doppietta di testa per farsi perdonare il rigore mancato giovedì scorso. Anche sul 2 a 0 la squadra di Liverani, contestata anche con la vittoria, si è fatta raggiungere da un Perugia coriaceo e il gol del 3 a 2 ha salvato la panchina del tecnico che rimarrà in discussione fino alla sosta. Dopo si vedrà.
Venezia-Cosenza 2 a 0. Ottimi i lagunari che hanno piegato il Cosenza con gli attaccanti stranieri, poco conosciuti ma sempre in gol anche con il nuovo gioco di Vanoli. Lupi non sono rimasti a guardare ma con difficoltà producono gioco e azioni da gol.
Spal-Palermo 1 a 1. De Rossi ha difficoltà a vincere, Pigliacelli il portiere isolano salva Corini e dopo il solito Brunori raddrizza il risultato. La Spal dall’arrivo di De Rossi ha vinto una sola volta e resta in zona retrocessione. Il pareggio è giusto, per i due tecnici che come sempre si beano della prestazione.
Benevento-Cittadella 1 a 0. Sorride il Benevento che dopo 100 giorni non ha visto le Streghe sul capo amico. Cannavaro ancor di più dopo due successi consecutivi. Vittoria meritata contro il tignoso Cittadella, sempre con lo stesso modulo, quello di non far giocare gli avversari. Ma in svantaggio fa fatica a recuperare.
Südtirol-Ternana 0 a 0. Altoatesini delusi perché non hanno trovato la via della rete. Ternana con la cura Andreazzoli avanza in classifica pareggiando, 4 punti in tre gare.
Ascoli-Genoa 0 a 0. Pareggio giusto al Del Duca di Ascoli dove il Genoa ha dominato solo nel possesso pallone, che in B potrebbe servire a poco. Entrambe hanno fatto fatica a fare gol e la partita a scacchi tra Bucchi e Gilardino si è giocata a centrocampo con i cambi. I piceni dopo aver retto l’urto dei Grifoni anemici sotto porta con una sola grande occasione per Coda, servito bene una volta sola in 45′, hanno provato a fare lo sgambetto al Vecchio Balordo anche loro con una sola azione gol deviata sul palo da Semper.
Gilardino non corre rischi in panchina, adesso finalmente lavora una settimana e con il Frosinone se la giocherà ad armi pari. Sarà un’altra partita spartiacque: con una vittoria il Vecchio Balordo oltre risalire la classifica riapre il campionato in testa alla classifica.
Brescia-Parma 0 a 2. La gara del lunedì è stata vinta da un Parma più determinato anche se con tante assenze. Le Rondinelle non si sono viste nel primo tempo e dopo sono sparite nella nebbia. Vazquez falso centravanti al posto di Inglese assente ha fatto saltare il banco di Clotet, anche lui a rischio panchina. Il Brescia viene scavalcato e rimane a 24 punti, i ducali rientrano in zona playoff a 26 punti.