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Genoa, Gilardino: “Andiamo a Bari consapevoli di dover fare una gara importante”

A due giorni dalla sfida del San Nicola tra Bari e Genoa, in conferenza stampa è intervenuto mister Gilardino per presentare la gara contro i galletti del collega Mignani. Dopo aver rivolto gli auguri a tutti, il tecnico rossoblu ha analizzato la sfida che attende i suoi uomini.

Tra i moduli tattici adottati sin qui, quale le sembra il più adatto a questa squadra?

“Come ho sempre detto, credo che quello che deve aver questa squadra sono bravura e duttilità tattica. Sia a gara in corso, sia da inizio gara. L’idea, come successo col Frosinone, è di iniziale con un modulo e cambiarlo a partita in corso, aspetto che è stato fondamentale. Dobbiamo essere bravi a modellarci anche a partita in corso, è fondamentale per non dare troppi punti di riferimento. I ragazzi in questi giorni hanno dato grande disponibilità da questo punto di vista, e per me è più facile gestire queste situazioni”. 

Cosa teme di più della trasferta a Bari?

“Sarà una partita importante, l’ultima dell’anno. Ci teniamo, abbiamo la volontà di andare a Bari a fare la partita giusta. Accorti quando ci saranno momenti in cui sacrificarsi, in cui dovremo difenderci, ma ci saranno momenti in cui dovremo giocare, proporci, essere propositivi e affondare il colpo quando ci sarà la possibilità. L’ho detto anche ai ragazzi: questo sarà determinante e fondamentale”.

Il Bari ha avuto un atteggiamento tattico chiaro fin da inizio campionato, giocando soprattutto per vie centrali. Come ve lo aspettate domani, considerato anche il rientro di Cheddira?

“Il Bari non è più una sorpresa di inizio stagione, ma sta confermando quanto di buono ha fatto in questo campionato. È una squadra compatta, con giocatori di qualità e gamba. Basti pensare che rientra un giocatore dal Mondiale, Cheddira, ma hanno anche Folorunsho, Antenucci e altri giocatori in mezzo al campo che danno equilibrio, tecnica e gamba come Maia, Mallamo, Maiello. E in difesa hanno giocatori d’esperienza. Non sono più una sorpresa: se sono lì, è perché è una posizione meritata. Sappiamo che ci saranno 40mila tifosi, ma i tifosi non giocano e noi dovremo andare a Bari consapevoli di dover fare una gara importante, di quelle belle da giocare”. 

Sturaro è pronto, Jagiello ha mostrato affidabilità. Quanto è importante avere elementi di qualità da alternare a Strootman, Badelj e Frendrup?

“Ho la possibilità di avere sia a livello numerico sia a livello di caratteristiche giocatori di qualità e gamba in quelle posizioni. Chi ha giocato e chi è subentrato sta facendo molto bene. E anche chi sta giocando meno sta tirando il gruppo negli allenamenti. Questi sono segnali importanti. Ai ragazzi ho detto che chi ha giocato poco, sia a centrocampo come in altri ruoli, si sta allenando sempre a duemila alzando il livello degli allenamenti. È fondamentale  per la crescita di una squadra”. 

Quanto si fa strada l’ipotesi di vedervi con un 4-3-2-1?

“La mia squadra può essere flessibile, duttile all’interno del campo e delle caratteristiche dei giocatori che inizieranno. È una possibilità, come lo è stato col Frosinone il 4-2-3-1 oppure lavorare in modo diverso quando andremo a prendere il Bari, difendendoci in altra maniera in una posizione più intermedia e più bassa. Sono tutte situazioni e variabili che all’intento della gara possono esserci. Dovremo essere concentrati e determinati su già che vogliamo e dobbiamo fare”. 


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