Importante sfida per il Genoa Women di mister Filippini, che oggi ospita la San Marino Academy Women ad Arenzano in una sfida delicatissima per rilanciare la corsa salvezza. Reduce dal 3-0 incassato in casa dell’Hellas Verona, la formazione rossoblu – che ieri ha sostenuto sugli spalti del Ca’ De Rissi l’Under 17 uscita sconfitta nel derby – è chiamata ad una immediata reazione per accorciare il gap con le squadre posizionate in zona salvezza. Le avversarie della San Marino Academy, allenate da mister Antonelli, si trovano a 18 punti in classifica, mentre il Genoa Women è fermo a 8 punti, a due lunghezze di distanza dal Sassari Torres e tre dal Tavagnacco Femminile. Arbitra il signor Carlo Esposito della sezione di Napoli, coadiuvato dai guardalinee De Giulio e Greco, entrambi della sezione di Nichelino.
FORMAZIONI UFFICIALI
GENOA WOMEN (4-3-3): Macera; Oliva, Parolo, Hellström, Fernandez; Bettalli, Ygfeldt, Abate; Millqvist, Bloch, Bargi. A disposizione: Parnoffi, Ferraro, Parodi, Crivelli, Campora, Lucia, Dekaj, Monetini, Lucafò. Allenatore: Antonio Filippini
SAN MARINO ACADEMY (4-3-3): Montanari; Ladu, Marenco, Gallina, Prinzivalli; Fancellu, Brambilla, Bolognini; Tamburini, Barbieri, Marengoni. A disposizione: Olivieri, Montalto, Micciarelli, Baldini, Bertolotti, Menin, Larenzia, Zito, Accornero. Allenatore: Andrea Antonelli
CRONACA
Parte bene il Genoa, col piglio giusto e l’assetto Bargi-Bloch-Millqvist che aveva già dato buone indicazioni nel finale della gara di Verona. È proprio Bargi a creare il primo presupposto per andare in vantaggio dopo soli 4’ quando, lesta a girarsi i un area, scarica tra le braccia del portiere sammarinese. La risposta della formazione ospite arriva al 13’ quando Macera devia in angolo un tiro dal limite dell’area del capitano azzurro Barbieri.
Al 19’ clamorosa la chance per le rossoblu con Bargi che recupera palla sulla sinistra e serve in mezzo tutta sola Bloch, che però temporeggia troppo e si fa recuperare al momenti di battere a rete. Passano tre minuti e ancora una volta il Genoa riesce a sfondare sugli esterni, questa volta a destra con Millqvist, che in velocità infila la difesa sammarinese e Bloch, in leggero ritardo, non riesce a ribadire in gol. Gol che non troverà neppure un minuti più tardi nel tentativo di calciare su suggerimento in profondità: palla alta.
Al 34’ il Genoa, in uscita da un paio di giri d’orologio passati nella propria area di rigore su due calci d’angolo avversari, si riporta dalle parti di Montanari, che intercetta un sinistro non troppo potente e centrale di Bloch.
Le rossoblu dei mister Filippini chiudono in avanti la prima frazione di gioco, per larghi tratti controllata gestendo in ripartenza le offensive avversarie. L’ultima conclusione è di Ygfeldt dalla distanza, presa facile del portiere sammarinese. È sin qui mancata la concretezza sotto porta. In ogni caso, si va all’intervallo sul punteggio di parità.
La ripresa parte subito col Genoa in gol con Millqvist, al 47’ di gioco, ma la giocatrice ex Spezia è pescata in fuorigioco e la rete viene annullata. Al 50’ altro presupposto offensivo delle rossoblu con la potente conclusione di Bettalli, che Montanari è brava a deviare in corner.
Al 60’ altra occasione importante per il Genoa con Hellström, che su sviluppi di calcio d’angolo calcia a botta sicura col destro, ma Montanari è strepitosa a chiudere col piede sinistro e salvare la propria porta.
Genoa in vantaggio al 64’ con Bloch, che ribadisce in gol l’ottimo angolo di Abate che già aveva dato l’impressione di essere andato oltre la linea di porta. Bloch che andrà vicina al raddoppio, ancora su sviluppi di corner: la numero 88 rossoblu svetta su tutti, ma spedisce di poco largo. Siamo ormai al 70’ di gioco.
Proprio a venti dalla fine il Genoa corre il rischio più grande della ripresa con una serie di batti e ribatti nella propria area di rigore: prima Macera chiude, poi la difesa rossoblu spedisce in angolo. Angolo fatale sul quale pareggia la numero 13 Larenza.
Il Genoa però non ci sta e al 78’ torna avanti con Bargi, che realizza da centro area su incertezza difensiva del San Marino. Al minuto 80’ Bargi lascia il campo a Campora: è il primo cambio di mister Filippini.
Gli ultimi scampoli di partita, oltre che la stanchezza, se li prende il vento. Il Genoa, anche nel recupero di tre minuti, gestisce senza troppa sofferenza, dimostrando di aver saputo reagire al KO della settimana scorsa e di aver trovato un assetto tattico che gli concede pericolosità offensiva ed equilibrio difensivo. Al triplice fischio saranno tre punti preziosi per salire a quota 11 in classifica.
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