Febbraio è il mese del Carnevale, delle Ceneri e dell’inizio della Quaresima: tre avvenimenti del calendario ai quali il Genoa non potrà permettersi di prendere parte. Secondo in classifica. mai come ora deve correre per un posto al sole.
Con l’arrivo di Gilardino il Genoa ha regalato più certezze e non solo con i risultati, ma anche in virtù del secondo tempo giocato contro il Pisa. L’importante è che sia un punto di partenza e non di arrivo perché Febbraio potrebbe essere il mese della svolta. I rossoblu affronteranno due gare al Ferraris con Palermo e Spal e due lungo la via Emilia con Parma e Modena.
Al di là delle previsioni e delle parole, visto e considerato che il campionato di Serie B è stato visto da tutti e ormai si sa che occorrerà il rispetto di tutte le compagini, il Vecchio Balordo, poco da aggiungere, dovrebbe provare a fare l’en plein: 12 punti potrebbero regalare a Gilardino e compagnia quello sprint necessario per cercare di trovare un vantaggio con le avversarie. Per ottenerli, il sistema di gioco è paragonabile ad una scatola: conta quello che ci si mette dentro, ossia mentalità, coraggio e giocatori. In B la carta e il fiocco contano poco o nulla.
Gasperini ha sempre detto, e i risultati gli hanno dato ragione: “il calcio è uno sport dinamico. Sarebbe più giusto parlare di tattica applicata, movimenti e tecnica. L’unico criterio utile nella scelta di un assetto tattico è la superiorità numerica, bisogna decidere dove è meglio avere un uomo in più. Si valutano gli uomini a disposizione, le potenzialità dell’avversario e poi si sceglie dove prendere rischi”. Le idee tattiche di Gilardino, avendolo avuto in panchina, arrivano anche da quello scritto sopra e non sono buone solo alla lavagna, ma anche dentro la sua logica di Serie B.
Il calciomercato a Gilardino ha dato attaccanti e probabilmente, come è successo ad altri integralisti della difesa a tre come Scala, che ho visto e vissuto a Parma, o Zaccheroni potrebbe cambiare strategia. Magari giocando con una difesa a tre, ma con quattro centrocampisti, che è l’unico modo per sostenere tre punte. Tra il 4-3-3 o il 3-4-3 il compito dei centrocampisti cambia radicalmente, altra soluzione già utilizzata da Gilardino in corso di gara potrebbe essere il 3-4-1-2 o 3-4-2-1.
La ciliegina sulla torta deve mettere gli esterni quasi inesauribili a coprire, ma subito ripartire. Haps (peccato le tre giornate di squalifica) è stato scelto per questo da Gilardino e Ottolini. A Parma, oltre alla qualità, occorreranno gamba, corsa e quantità, senza dimenticare che i ducali in casa con le squadre che si giocano attualmente i playoff si sono spesso rivitalizzate facendo risultato, compreso il Frosinone.
Parma contestato a Cosenza, come era successo anche nella precedente sconfitta in Alto Adige. Pecchia continua a puntare sulla tanto vituperata crescita dei calciatori acquistati negli ultimi anni che continua ad essere, per adesso, l’ennesima scommessa persa visti gli alti e bassi nei risultati. La contestazione è continuata anche in questa settimana che precede la gara con il Genoa e potrebbe protrarsi fino alla partita, oltre gli striscioni dentro e fuori il Tardini.
La batosta della sconfitta contro il Cosenza di sabato scorso è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, non solo perché i lupi silani erano ultimi in classifica, ma anche perché nelle ultime 5 gare avevano fatto un punto e non vincevano al Marulla dai primi di novembre. A tutto bisogna aggiungere la mancanza dei tifosi calabresi per polemica e il fatto di aver giocato dal 65’ in inferiorità numerica.
Dopo la vittoria precedente casalinga contro il Perugia, Pecchia ha confermato la stessa formazione peccando anche di presunzione schierando due stopper baby di 19 e 20 anni (Balogh e Circati), andati subito in crisi dopo aver incassato il gol al 4’ di gioco. L’operazione baby già fatta a Bari alla prima del girone di ritorno incassando quattro reti. Il Parma è accusato di avere poco carattere, di essere molle e arrendevole quando va sotto, mai recuperato un risultato.
A Parma, a parole, la dirigenza ha piena fiducia in Pecchia, reduce dall’aver portato la Cremonese in A la scorsa stagione con calciatori giovani e sconosciuti. Nella terra del parmigiano qualcosa non funziona con quelli navigati e conosciuti.
La maggior parte dei giocatori emiliani sono quelli dello scorso anno ma continuano a fare fatica a capire e calarsi in Serie B. Per i tifosi tutto viene confermato dalla prestazione contro l’Inter in Coppa Italia dove i ducali non meritavano la sconfitta dopo aver messo sotto il Biscione interista.
Viali, il tecnico del Cosenza, ha messo in crisi i ducali non solo con le ripartenze feroci ma con Marras dietro gli attaccanti e soprattutto marcando da vicino Vasquez, l’uomo in più e fonte del gioco sia quando gioca da falso centravanti sia da trequartista. Vasquez che viene utilizzato anche come mezzala.
Il Parma delude perché non gioca da squadra. Pecchia a Cosenza le ha tentate tutte partendo con il 4-2-3-1, il modulo preferito, e dopo un quarto d’ora in una sorta di 4-1-4-1 senza risultati di gioco e solo con sfuriate di Vasquez. Ancora più offensivo il Parma ad inizio ripresa con gli ingressi di Charpentier e Bonny, ma il muro del Cosenza ha scricchiolato difficilmente anche in inferiorità numerica.
Dalcalciomercato di riparazione è arrivato solamente Zanimacchia, esterno voluto fortemente voluto da Pecchia già avuto a Cremona. Solo un arrivo ha fatto ulteriormente imbufalire i tifosi perché la proprietà americana ha ingaggiato cinque calciatrici per la squadra femminile, anche investendo. In uscita nella sessione invernale di mercato l’attaccante Tutino andato al Palermo, i difensori Oosterwolde ceduto al Fenerbahce e Simone Romagnoli al Lecce: un mercato “surreale”, così lo ha definito la tifoseria, considerato che a Pecchia si è ridotto il numero dei difensori. Infortunati Cobbaut difensore, Man esterno destro e in dubbio Buffon.
Contro il Genoa dovrebbe partire titolare a centrocampo Bernabè, il centrocampista spagnolo che si dimostra l’unico a capovolgere il gioco da difensivo in offensivo, assente il terzino sinistro Valenti per squalifica. in campo il nuovo acquisto Zanimacchia, ballottaggio tra Inglese e Benedyczak in attacco. Le formazioni di Parma e Genoa domani alle 15.
Arbitra Fourneau della sezione di Roma, classe 1984, libero professionista. Prima gara diretta in serie B nel 2017, alla Can A e B dal 2020. In una intervista quando fu promosso alla massima serie disse: “«In campo sono aperto al dialogo finché c’è rispetto. Io do rispetto e pretendo rispetto perché l’educazione che ho ricevuto dalla mia famiglia mi dice questo».”: una postilla per farlo conoscere a chi giocherà.
In stagione cinque gare in Serie A e tre in Serie B. Con il Parma 7 gare (2 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte). Con il Genoa 4 gare di cui 3 in campionato con 1 vittoria, 1 pareggio e 1 sconfitta. Una Coppa Italia, quella vinta nel novembre 2020 contro la Sampdoria.
Primo assistente Mokhtar (Lecco), secondo assistente Palermo (Bari), quarto uomo Emmanuele (Pisa). VAR Banti (Livorno), AVAR Mondin (Treviso).
Diffidati Parma: Del Prato, Vasquez. Diffidati Genoa: Hefti, Strootman.