L’allenatore del Genoa, Alberto Gilardino, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la partita contro il Palermo, vinta col punteggio di 2-0 e le reti di Gudmundsson e Jagiello (clicca QUI per leggere la cronaca della gara). “Che parolina magica ho usato con la squadra? Nessuna parolina magica. Sapevamo di affrontare una squadra in salute, allenata molto bene, che sta attraversando un ottimo momento. Noi dovevamo riscattare Parma in tutto e per tutto e lo abbiamo fatto in termini di dinamismo, aggressività, giocate. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, sono stati determinanti”.
Su Sturaro, tornato dal primo minuto: “Nella partita di stasera è stato determinante e fondamentale, credevo potesse fare una gara del genere e infatti l’ho fatto partire dall’inizio. Come lui tanti altri, da Bani che non si è allenato tutta la settimana con qualche problemi e ha fatto una partita incredibile a Gudmundsson. In tutti i reparti hanno lavorato bene, si sono messi a disposizione l’uno per l’altro con sacrificio. E si è portato a casa il risultato. Se questa squadra sa soffrire all’interno della gara, sa portare a casa il risultato, in questo caso la vittoria“.
Sulla gara di Hefti e Sabelli, che hanno giocato oltre un’ora con un giallo sulla schiena da gestire: “Molto bene a livello di atteggiamento, approccio, applicazione. Entrambi hanno contribuito in fase difensiva, ma anche offensiva nel mettere palloni dentro. Sono stati molto bravi pur avendo due giallo. Sono stati intelligenti ed equilibrati”.
Sul fatto che sia stata la quinta partita casalinga della tua gestione, quinta gara senza incassare gol: “È quello che alleniamo ed è quello che vogliamo e dobbiamo portarlo sia in casa che fuori, indipendentemente dalle squadre che andiamo ad affrontare e dal momento. Il DNA di questa squadra deve essere questo”.
Su Lipani e l’esordio “rimandato”: “Gli uno detto che arriverà alla prossima. La volontà era di farlo esordire, si sta allenando sempre con noi assieme a Boci. Sono ragazzi col futuro davanti”.
Sull’arbitraggio: “L’arbitro ha fatto la sua partita, non entro nel merito di alcune situazioni“.
Da ex attaccante, che idea si è fatto di Matteo Brunori? E che emozione ha avuto nel ritrovare i colori rosanero?
“Brunori è uno degli attaccanti che, oltre ad essere più prolifici in Serie B, gioca per la squadra. È un punto di riferimento, fa tanto movimento, e come lui Tutino e Di Mariano che sono calciatori di gamba e forti nell’uno contro uno. Sono allenati nel modo giusto. A Palermo da calciatore ho vissuto emozioni incredibili a Palermo e mi ricordo quella stagione sempre volentieri”.
La difesa a quattro è stata una necessità stasera visti gli uomini contati, mentre ultimamente giocava a tre. Dovremo abituarci a questa altalena o è stata solo una necessità?
“Come abbiamo giocato a quattro nella prima fase della mia guida, è possibile che rivedremo il fatto la difesa a quattro. Possono chiaramente cambiare gli interpreti, e quindi dovremo essere bravi a lavorare anche a tre in fase difensiva, come in costruzione”.
Genoa-Palermo 2-0, reazione rossoblu: rosanero KO con Gudmundsson e Jagiello