Nello spartito della ventiquattresima giornata in Serie B pochi gli acuti, tante le stonature. Solamente 20 gol realizzati. La classifica premia il Frosinone con 15 punti in più sulla terza in classifica e il Genoa con 4 punti.
Hanno cantato, oltre ciociari e grifoni, anche Modena, Cagliari, Pisa, Venezia e Ascoli, squadre vittoriose. Mettendo da parte le vittorie di Frosinone e Genoa, gli altri tre punti per i vincitori sono arrivati con due espressioni chiave che saranno il minimo comune denominatore nelle prossime 15 gare da giocare: catenaccio e contropiede, coniugati con il prima non prenderle. Non si può perdere se non fai fare gol all’avversario e se quello si sbilancia in avanti puoi provare a colpirlo.
Il film del campionato non sarà semplice, un po’ come la lotta fra il bene e il male nei film western del passato. Sarà però interessante con 9 squadre che si giocano i playoff racchiuse in cinque punti, al terzo posto si è aggiunto il Bari a 39 punti con Reggina e Südtirol e sei formazioni sarebbero ai playout racchiuse in 4 punti, considerando che ultime tre dai 24 ai 22 punti di Spal, Benevento e Cosenza non faranno da spettatrici non paganti. Tanti cambi in panchina, qualcosa anche in queste ore: a rischio c’è De Rossi. L’unico ad aver fatto i tre punti dei subentrati è stato Breda con l’Ascoli.
Le stonature arrivano anche dagli arbitri e dal VAR: non sono una novità, ma ogni giornata di campionato è alimentata dagli allenatori in panchina che come i fischietti hanno dimenticato il Regolamento del gioco calcio, in particolare sul fallo di mano dentro l’area avversaria. Si sono dimenticati che la Regola 12 alla voce falli e scorrettezze, dove il fallo di mano non è cambiato, specifica in modo semplice il concetto di “movimento della mano o del braccio in direzione del pallone, non del pallone in direzione dell’arto” e di “distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato)“. Il protocollo VAR non ha cambiato queste voci principali della Regola e la “volontarietà” fa sempre parte del gioco, a meno che non si voglia far giocare calciatori senza braccia. Mercoledì è in programma una video conferenza di tutte le squadre di Serie B con i vertici arbitrali. La prima domanda da porre sarebbe se è cambiato il Regolamento…
Genoa-Palermo 2 a 0. Nei commenti sul campionato viene confermato che la Gazzetta dello Sport e l’editorialista Binda non vedono il Genoa, che sembra dare fastidio per partito preso. Nessun cenno sulla partita più bella della cadetteria tra Genoa e Palermo, solo una nota: quando arriveranno i punti di penalizzazione. Il nuovo centrocampo del Grifone non è affogato, non ha corso e boccheggiato invano e chi ha giocato, avendo qualità ed esperienza, si è ritrovato nel gioco di Gilardino contro una squadra presentata alla vigilia – e dimostrandolo a sprazzi di gara – come al top della forma. Ha avuto il difetto di non volersi giocare la gara fino al gol del Vecchio Balordo. Ci voleva San Valentino per riaprire domani alle 15 il Pio Signorini. Ultima squadra della B a permettere i suoi tifosi di seguire un allenamento.
Brescia-Modena 0 a 1. Il Modena vince a Brescia e i cronisti emiliani lo scoprono ai i playoff: sarebbe fuori oggi con 34 punti in classifica, ma è fiducioso che il Giudice sportivo in questi giorni gli assegnerà i tre punti di Cagliari per errore tecnico. I sardi invece, se vi èstato lo sbaglio, vogliono giocare nuovamente. Tesser non parla di contropiede e ripartenze ma di squadra compatta e pronta colpire. Non serviva altro. Lo zero a zero sarebbe stato stretto al debutto di Possanzini sulla panchina delle Rondinelle.
Cagliari-Benevento 1 a 0. La cura Stellone al posto di Cannavaro consola i sanniti con la prestazione, però non ha evitato la quarta sconfitta consecutiva alle Streghe. Nove gol su ventotto sono arrivati su pallone inattivo, ma il gioco di Ranieri latita. Tre punti importanti per i sardi che li riportano in zona playoff, i campani viaggiano in fondo alla classifica.
Frosinone-Cittadella 3 a 0. Tre gol per volare, coi ciociari che allungano sulla terza in classifica. Più che forza e autorità, Grosso aiutato dalla Dea Eupalla, senza mettere in discussione il risultato. Con cinismo la sua squadra ha approfittato di una papera del portiere avversario per fare il primo gol e dopo tre minuti è arrivato rosso a Perticone difensore veneto. Cittadella in crisi, compreso l’allenatore che sotto di un gol e con un uomo in meno ha cambiato la prima punta con altro difensore. Tutto ciò non toglie la forza del Frosinone, alla sesta vittoria consecutiva.
Reggina-Pisa 0 a 2. Calabresi in caduta libera alla terza sconfitta consecutiva, blitz del Pisa che ne ha approfittato nel secondo tempo di gioco reggino troppo esposto al contropiede. Bravo D’Angelo a vincere con i cambi giusti nella seconda parte di partita. Inzaghi si mangia i gol e scricchiola in difesa, ma continua a consolarsi con il terzo posto in classifica.
Südtirol-Como 1 a 1. Anche Bisoli si è attaccato ai rigorino, secondo lui, che ha permesso ai lariani di pareggiare al 91° minuto. Con il Como ha fatto l’errore fatto di tanti altri di rilassarsi sul finire della gara, aggiungendo alla favola il terzo posto in solitaria. Le gare con il Como in questa stagione non sono mai finite. Frenati gli altoatesini dopo quattro vittorie consecutive. Giusto il pareggio: le squadre oltre il risultato si sono divise i due tempi di partita.
Venezia-Spal 2 a 1. Battuta la Spal, il Venezia in laguna alla seconda vittoria consecutiva galleggia in classifica. Affonda a Spal di De Rossi anche con Nainggolan, svegliandosi troppo tardi dopo aver tenuto i pallone tra i piedi in modo sterile. De Rossi continua a consolarsi con la prestazione della seconda parte di gara, ma la panchina scricchiola.
Ascoli-Perugia 1 a 0. Castori il tecnico umbro imbufalito non solo per aver perso con un mezzo tiro in porta ma anche contro arbitro Marchetti che non ha utilizzato il secondo giallo e il Var. Breda vince la prima e respira, Castori invece farà un’ analisi per come hanno perso e si accorgerà che i Grifoni umbri erano stonati.
Ternana-Parma 1 a 1. Per il Parma come volevasi dimostrare la vittoria con il Grifo non fu vera gloria. I ducali hanno sofferto parecchio con la Ternana. Andreazzoli poco propenso a commentare gli errori arbitrali ha tuonato contro l’arbitro Meraviglia che prima ha dato il gol del raddoppio e dopo il VAR lo ha annullato senza spiegarne il motivo e non supportato dalle immagini televisive.
Bari-Cosenza 2 a 1. Soffrono, ma vincono i galletti la loro quarta partita del campionato al San Nicola. Vittoria che porta i baresi nella coabitazione del terzo posto. Quando riguarderanno la partita dovranno essere consapevoli che contano solo i tre punti contro l’ultima in classifica e non il gioco, in particolare nel primo tempo. Il Cosenza cerca di rivitalizzarsi con gli ingaggi di gennaio, ma si imbatte nella ottava sconfitta esterna. Lupi con tanti tifosi al seguito che per protesta disertano il Marulla nelle gare interne.