777 Partners potrebbe prendere in considerazione la possibilità di investire nell’Everton, club di Premier League attualmente nei bassifondi della classifica, ma tra le società storiche del campionato inglese, ad oggi il più competitivo su scala europea, a non essere mai retrocesse. A rilanciare l’indiscrezione è il network americano Bloomberg, che mesi fa diede anche la notizia dell’Hertha Berlino e prima ancora quelle sull’acquisizione di altri club della galassia multiclub 777 Partners.
“777 Partners con sede a Miami, guidato dai dirigenti Steven Pasko e Josh Wander, è interessato ad acquisire potenzialmente una partecipazione di minoranza nell’Everton” rilancia Bloomberg citando fonti che non vengono rese note. “Il proprietario dell’Everton Farhad Moshiri ha tenuto separatamente discussioni preliminari sulla vendita di una partecipazione a MSP Sports Capital, un’altra società di investimento statunitense – si legge – e qualsiasi nuovo denaro iniettato nel club può essere utilizzato per aiutare l’Everton nella costruzione di un nuovo stadio state-of-the art“.
Si tratta, in ogni caso, di una notizia che non certifica nessuna nuova acquisizione per il momento nella galassia di club 777, anche se lunedì scorso il Chief Strategy Officer del Genoa, Alessandro Galleni, aveva raccontato in un seminario tenutosi all’Università di Genova che nuovi ingressi in termini di club potrebbero avvenire. Il tutto in una presentazione di circa mezz’ora che merita di essere letta con attenzione (clicca QUI per leggerla integralmente) perché molto racconta delle MultiClub Ownership e degli obiettivi a medio-lungo termine che esse si prefiggono.
“Quali vantaggi ci sono nell’avere una MCO organizzata? Per averla organizzata ci sono vantaggi come l’economia di scala. Quando uno ha un gruppo di acquisto così importante per tutti i software che ci sono e i diversi fornitori, che sono simili di club in club e che sono altamente specializzati di club in club, hai chiaramente una scontistica. La gestione dei dati è un’altra risorsa importante, con dati riguardanti performance, scouting o social media. La parte commerciale permetterà di avere un’esposizione globale: quando uno sponsor di maglia può essere preso per tre continenti e sette club, può essere più interessante che investire in un singolo club. In questo modo uno ha visibilità sul mercato globale. Nello stesso tempo c’è il trovare partnership strategiche: avere lo stesso partner di ticketing, quando uno si presenta ad un’operatore con 15/20 milioni di biglietteria all’anno, diventa più interessante da trattare che un’operatore su un singolo mercato“.
Rassegna Stampa del 18 Febbraio, Gazzetta di Modena: “Braglia viaggia verso quota 13mila”