Alle ore 13, dalla sala stampa di Villa Rostan, è intervenuto il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, per presentare la prossima sfida contro il Cosenza.

In settimana, in Calabria, il Cosenza ha lavorato per bloccarvi nel primo possesso: che squadra si aspetta domani?

“L’abbiamo vista contro la Reggina, arriva rivitalizzata da questo risultato. Sono riusciti a ribaltare una gara difficile e quanto ribalti questo tipo di partite, per bravura o per un pizzico di fortuna, pur avendo giocatori che hanno qualità e cercano di proporre e un allenatore che sia con Reggina, Südtirol e Parma in casa ha creato tanti presupposti per fare male all’avversario, noi dobbiamo fare una partita nel modo giusto. Una partita gagliarda davanti al nostro pubblico, cercando l’episodio favorevole che ci possa permettere di raggiungere un risultato positivo. Ma sempre attraverso passione, sacrificio, umiltà che questa deve avere sempre dentro la gara”. 

Sul capitolo infortunati ed Ekuban, se lo si potrà rivedere anche solo in panchina: “Strootman, Hefti e Bani sono tutti recuperati, Ekuban sta facendo un percorso con la squadra per recuperare la forma. Valuterò nelle prossime ore se portarlo in panchina o meno, però è giocatore che ha grande considerazione da parte mia e del gruppo. Prima lo avremo in perfette condizioni, meglio sarà. Secondo me cosa manca a Puscas per diventare il trascinatore di una squadra, il Coda degli anni scorsi? Nelle ultime prestazioni George ha lavorato molto, molto bene per la squadra. È quello che ho chiesto a lui e che gli sto chiedendo, ossia di legare il gioco, lottare su ogni pallone e attaccare l’area di rigore. Lo sta facendo molto bene. Dobbiamo comunque lavorare tutti per metterlo nelle condizioni migliori affinché ci siano più presupposti per andare in porta, creare occasioni e difficoltà alle difesa avversarie. Ci stiamo lavorando e ci abbiamo lavorato in vista di questa partita, spero che domani sia la serata di Puscas”.

C’è la consapevolezza che sia il momento giusto per dare un cambio di marcia?

“Io sono sempre molto posato e realista nelle diagnosi delle partite che andiamo ad affrontare e ribadisco sempre le stesse cose. Viste anche le gare di ieri, è un campionato molto, ma molto equilibrato. Un campionato dove se hai forza di rimanere sempre in partita, la lucidità giusta per 95′, l’equilibrio giusto, puoi portare a casa risultati importanti e , di conseguenza, positivi. Penso a domani e non oltre. Domani è sicuramente una gara importante come lo sono state le altre e come lo saranno le prossime. Ci siamo concentrati a prepararci nel migliore dei modi per la prossima gara. Vivo molto la partita, con emozione, e vorrei essere in campo coi ragazzi. Ed è quello che cerco di trasmettere anche ai ragazzi, che in queste settimane hanno recepito al massimo”.

Dopo Cagliari l’abbiamo vista col sorriso. Ha avuto il segnale, nel momento difficile dovuto ad alcune assenze, di un gruppo forte e di una squadra coesa?

“Questa squadra ha spirito ed entusiasmo, determinazione voglia. La cosa fondamentale su cui insisto è che dobbiamo avere umiltà in ogni gara e dobbiamo sempre portarcelo dentro, sia contro la prima che contro l’ultima. Questo campionato richiede sacrificio e umiltà. È fondamentale avere questo sentimento dentro di noi, lavorando uniti, da squadra vera, quando c’è da difendersi, proporre, offendere, andare a fare male alla squadra avversaria: bisogna farlo uniti e compatti”.

Questa Serie B sorprende, anche per le partite di ieri: in casa nella polvere, fuori tutti sull’altare. Tutti faticano a fare gol per colpa degli avversari…

“Incontri tanto squadre che ti fanno giocare male, questo è il campionato. Più riesci a rimanere dentro la gara, avendo forza e pazienza e non frenesia per scardinare le difese avversarie, più crei presupposti per far loro male. Ma bisogna sempre avere equilibrio all’interno della gara”. 

Come sceglie Gilardino se giocare a tre oppure a quattro? Sceglie sulla base dell’avversario o delle caratteristiche avversarie?

“Soprattutto sulle caratteristiche dei miei giocatori e su dove penso si possa fare male all’avversario. Soprattutto su questi elementi si costruiscono allenamenti e partite. La volontà è di migliorare queste situazioni, sia che giochiamo col 4-3-3 con gli esterni opposti sempre vicini all’area di rigore, sia dovessimo giocare coi quinti. La volontà è di portare più uomini e più presenza in area di rigore. Nelle ultime partite ci sono stati pochi cross da parte dei titolari, in particolare da Haps? Abbiamo giocatori che hanno nelle loro caratteristiche queste situazioni, Haps è uno di questi. Sabelli è un altro. Dovessimo giocare a tre con gli esterni, Gudmundsson quando arriva nell’ultimo terzo di campo ha palleggio e tiro. Anche Dragus ha quelle qualità lì. Di sicuro dobbiamo riuscire a creare più presupposti per creare queste situazioni, avere più verticalità rispetto all’ultima partita. Ci stiamo lavorando”. 


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