A margine del successo per 4-1 contro il Sassari Torres Femminile abbiamo raggiunto per un’intervista a caldo la rossoblu Lucrezia Parolo, arrivata in estate dall’Inter Primavera di cui è stata a lungo capitana.
“Siamo sicuramente molto felici perché questo sesto risultato utile consecutivo è frutto di un percorso molto positivo. Stiamo lavorando bene e con grande impegno tutti i giorni e quindi è bello arrivare ad avere soddisfazioni sul campo. Siamo passate in svantaggio per un errore, una disattenzione. Non siamo state impeccabili in questa partita, ma la forza di volontà della squadra e la sua unione escono sempre. Fortunatamente, abbiamo portato a casa tre punti importanti”.
Nelle ultime settimane sei andata a formare una coppia difensiva con Hellström, oggi c’era la veterana Lucafò che si è fatta trovare pronta. Questo per dire che si ha la sensazione, da fuori, che il vostro mister stia lavorando a rotazioni in tutti i ruoli, dalla difesa a centrocampo passando per l’attacco. Siete una squadra un po’ camaleontica?
“Hai assolutamente ragione perché, come dicevo, ogni settimana lavoriamo anche in modo diverso per affrontare le partite. Tutte le giocatrici sono di livello, quindi il mister ci utilizza come meglio crede”.
Ci racconti un po’ la tua storia e l’emozione per la chiamata del Genoa
“Ho iniziato a giocare a calcio nella Cassolese, squadra del mio paese, Cassolnovo. Ho giocato lì diversi anni. Poi in terza media ho iniziato il mio percorso all’Inter, dall’Under 15 fino alla Primavera. È stato un buon percorso, e quest’anno è stato molto bello entrare in questo storico club. Mi trovo molto bene”.
I tifosi sono sempre l’immagine della storia di un club. E oggi in tribuna avevate parecchi tifoso, non per la prima volta nelle ultime partite. Cosa significa per voi giocare in questo contesto?
“Fa sempre molto, molto piacere perché il calcio femminile sino a pochi anni fa non era così tanto seguito. Vedere tifosi con le loro bandiere gridare e incitare la nostra squadra, è assolutamente bellissimo ed emozionate. Li ringraziamo”.
