Al termine della sfida contro il Genoa, Wililam Viali, tecnico del Cosenza, ha parlato dalla sala stampa dello stadio Luigi Ferraris, commentando subito la sfida: “Sapevamo che era una partita complicata, proibitiva. Però sapevamo di poter soffrire come nel primo tempo, nel palleggio. Dovevamo fare meglio nel primo tempo quando eravamo in possesso, però eravamo dentro alla gara e lo dimostra la traversa nell’ultima azione del primo tempo. Queste sono partite in cui basta un episodio per rimanere dentro la gara. Dovevamo viverla così per più tempo invece il gol del 2-0 ci ha ammazzato, lì è cambiata la partita. Tenendola in equilibrio, un episodio come la traversa del primo tempo poteva tenerci in gara, invece il doppio svantaggio contro una squadra così qualitativa diventa più difficile“.
Il Cosenza è rimasto in partita, ma abbiamo preso il solito gol da piazzato…
“Oggi l’abbiamo preso sul secondo palo. Sapevamo che nelle ultime partite Dragusin e Bani erano stati decisivi molte volte. La scelta di Venturi era fatta anche per sopperire a quella difficoltà. Strutturalmente abbiamo 4 o 5 giocatori di struttura e magari 3 o 4 che fanno più fatica e cerchiamo di metterli in zone meno pericolose. Loro sono stati bravi a cercare la zona di Calò sul secondo palo, che ha subito un blocco da Vogliacco, e non è riuscito ad andare sulla palla. Questo è quello che un pochino è successo, cerchiamo di lavorare sempre e curare i particolari, ma sono stati più bravi di noi in quella dinamica“
Avete sofferto sul lato di Sabelli durante i primi minuti…
“Abbiamo creato una situazione per difendere con due linee. Sapevamo che è una squadra che andarla a prendere a uomo, essendo molto qualitativi, potevano vincere molti duelli. Abbiamo deciso quindi di difendere più di reparto con linee corte, solo che uscivamo con tempi più ritardati soprattutto dal lato di Cortinovis. Poi dopo venti minuti per normalizzarla ci siamo messi a specchio e ho messo Brescianini su Sabelli per lasciare superiorità numerica dietro con i difensori. Dovevamo essere più precisi nel piazzato, però siamo rimasti in gara e abbiamo avuto anche la palla per il pareggio. La cosa che fa arrabbiare è l’ennesimo doppio svantaggio da una situazione così. Avessimo preso il doppio svantaggio da una grande giocata, che il Genoa ha nelle proprie corde e ha dimostrato anche dopo, saremmo stati un po’ più sereni nell’accettarlo. Se fai un errore del genere sul secondo svantaggio è chiaro che la partita diventa complicata“
Il Genoa ha fatto 66% di possesso palla e 24 tiri, contro i due in porta del Cosenza. Non è troppo pesante come passivo?
“Se fosse finita 1-1 mi sarebbe andata bene anche così. Quando porto io questi numeri sono stupido perché non vinco le partite, quando li fanno gli altri sono importanti i numeri, ci vuole coerenza. Quello che è importante è il risultato Sapevamo che la partita fosse proibitiva, ma siamo venuti quì per trovare un’impresa. Poteva arrivare dal calcio piazzato, e poi porti un risultato utile e fondamentale per il nostro percorso. Non ci siamo riusciti e non è venuta la partita che speravamo di fare e che avevamo preparato, ma volevamo starci dentro di più. L’errore è stato non restare in partita per più tempo.. Prolungare la possibilità di stare dentro la gara, con un episodio o un calo dell’avversario. Per l’andamento della gara, volevamo e pensavamo di fare meglio quando eravamo in possesso noi. Cosa salvo? Io cerco di analizzare e migliorare le situazioni, salvando le cose positive, gli atteggiamenti, le prestazioni importanti. Fa rosicare perdere 4-0. Ci teniamo questa rosicata, dobbiamo tenercela dentro. Dobbiamo essere bravi a non farci sporcare da questa altalena di risultati che da qui alla fine potrebbero esserci, ma restare focalizzati sul fatto che siamo a quattro punti da un possibile risultato eccezionale. Io voglio che la squadra rimanga focalizzata su quello che non è così distante e possiamo raggiungere con il lavoro“.
Lei si aspettava una continuità di prestazione?
“Sicuramente il risultato va a condizionare l’umore della squadra. Io non credo che oggi sia mancata la cattiveria, probabilmente l’avversario è stato più bravo di noi per impedire che arrivassimo più aggressivi. Si prepara la partita per fare sempre il massimo, anche contro una squadra così forte. Le parole di Gilardino? Lo ringraziamo, però torno a dire che noi eravamo venuti qui non per far festeggiare il Genoa, ma per dare un punto benedetto a questa gente che ci segue sempre, al momento facciamo fatica. Non ci siamo riusciti, testa bassa, pedalare e lavorare tanto“.
Le sue parole in cui diceva che non pensava alla partita contro la Spal erano un bluff?
“L’unico bluff, se vogliamo dire così, è stata la questione dei diffidati. Stasera per fare una partita eccezionale bisogna fare qualcosa di eccezionale. E’ chiaro che un pensiero su qualche giocatore particolarmente importante ci sta ed è naturale. L’altra cosa positiva che ci portiamo via sono le diffide: i tre che hanno giocato non sono stati ammoniti e ci saranno domenica“
Genoa 4-0 Cosenza, il Grifone si riprende il secondo posto con un poker casalingo