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Genoa, Gilardino dalla sala stampa: “La squadra ha risposto tutta alla grande”

Al termine della partita di questa sera contro il Cosenza, valida per la 28esima giornata di Serie B, il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, ha commentato la sfida dalla sala stampa del Ferraris: Queste sono partite che se le impronti nel modo giusto, con atteggiamento e giusto equilibrio e pazienza, poi nel momento in cui le sblocchi diventa tutto più semplice. In questo campionato, come sappiamo, nulla è scontato e semplice, ma se noi lo vogliamo e desideriamo fortemente, con atteggiamenti, sacrificio, con perseveranza nelle cose che proviamo in settimana e quotidianamente, è più probabile arrivi un risultato positivo”.

Puscas ha sulle spalle il peso dell’attacco, ma ha risposto alla grande con una rete…

“Hanno risposto tutti alla grande, da Dragusin ai ragazzi che hanno fatto gol, anche Gudmundsson, Jagiello e Puscas. Bani ha voluto giocare fortemente con un problema che si porta dietro da quattro giorni al collo, ma tutti sono stati vogliosi di fare la partita e di determinare dentro la gara. Quando hai a disposizione una rosa così positiva negli atteggiamenti diventa tutto più semplice, anche per l’allenatore”.

Su come ha visto il Cosenza: “Hanno avuto l’occasione su calcio piazzato che abbiamo concesso. Devono fare un campionato differente dal nostro, chiaro che ha partite importanti per il suo futuro e per decidere la salvezza. Il Cosenza è vivo, l’ho visto contro la Reggina e col Parma in casa, altrimenti non avrebbe rimontato una partita come il derby in casa. Ha giocatori di qualità in determinati reparti, ha un allenatore preparato e gli faccio un grande in bocca al lupo per il prosieguo della stagione, e anche ai ragazzi”. 

Avete ritrovato la spina dorsale della squadra, da Martinez al centrale difensivo Vogliacco, da Badelj a Gudmundsson che quando si abbassa diventa un altro regista. I frutti del suo lavoro adesso si vedono in maniera evidente?

“È importante e fondamentale avere all’interno della squadra giocatori con queste caratteristiche per poter proporre e determinare. C’è la volontà di proporre anche in base a come viene a pressarti la squadra avversaria. Stasera siamo stati molto bravi con Martinez a costruire e andare in rete con situazioni pericolosi”.

Terzo esordio sotto la tua guida stasera: Boci, Lipani e Accornero. Li convochi e giocano

“Li ho avuti per cinque mesi, so le loro qualità tenchice e questa sera c’è stata l’opportunità e l’ho buttato dentro. Era felicissimo, normale che debba essere solo l’inizio. Come per Lipani e Boci, questo è un punto di partenza”.

Gudmundsson lei lo ha utilizzato in diverse posizioni di campo, e in queste ultime giornate sta facendo la seconda punta. Soluzione che possiamo rivedere anche nelle prossime gare?

“È un giocatore che ha tantissimo estro, che bisogna lasciare libero di svariare su tutto il fronte d’attacco. È lui che si va a trovare la posizione giusta in campo e ha questo controllo orientato in avanti fenomenale. Quando si accende, e spesso lo fa, diventa fondamentale per noi e determinante per la squadra”. 

Quello della pressione è un aspetto fondamentale. E poi non avete subito nuovamente gol, merito di tutti che vanno in pressione…

“La volontà quotidiana negli allenamenti è questa, di aver compattezza, essere compiti, sapere difendere in ogni zona del campo. Complimenti a tutti, non solo al reparto difensivo che ha fatto una gara eccezionale, ma anche al reparto offensivo che ha fatto una grande gara: gli attaccanti sono i primi difendenti. Deve esserci un connubio di tutta la squadra”. 

Mai il Genoa aveva segnato quattro gol in una sola partita. È arrivata anche la terza rete di Dragusin, e poi quella di Gudmundsson con una costruzione da dietro fatta di 13 passaggi. C’è uno di questi quattro gol che dice “è anche un po’ mio, è frutto del mio lavoro”?

“Insisto molto sulla costruzione dal basso e su quella intermedia, ed è evidente che le caratteristiche dei giocatori fanno sì che si possano sviluppare determinati concetti. Sono stati molto bravi, a partire da Martinez, a muoversi in sequenza e trovarsi lo spazio giusto per determinare”.


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