GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
GAZZETTA DELLO SPORT – Nessun approfondimento dedicato specificamente al Genoa, ma si segnalano le parole del centrocampista del Modena Luca Tremolada, che intervistato parla relativamente alla corsa secondo posto (“il Frosinone fa un campionato a sé. Per il secondo posto vedo favorito il Genoa, per solidità e continuità. Anche se per qualità credo che la più forte sia il Parma. Nei playoff si vedrà“).
REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica offre questa mattina una delle due interviste al CEO del Genoa, Andres Blazquez, che ha parlato a trecentosessanta gradi del momento del Grifone, dei futuri investimenti e del capitolo stadio. Si parte dal momento d’oro di Gilardino che ha portato 31 punti su 42 disponibili. “Il gruppo è compatto, in campo va una squadra unita e che vuole vincere. Insomma, dovrei essere sereno e invece sono nervosissimo. Vivo ventiquattro ore su ventiquattro in funzione del Genoa, se in tv danno Real Madrid-Barcellona ma contemporaneamente su un altro canale c’è Spal-Cosenza, io vedo la partita di serie B. Ora in testa ho solo la trasferta di Brescia. Sono in fondo alla classifica, ma erano partiti per venire in serie A. Non mi mi fido. Poi, però, penso che in panchina c’è Gilardino e mi rassereno”. Dopo questo incipit, ecco spazio ad altri temi, primo fra tutti la sinergia tra i club 777 Partners ai quali si è aggiunto recentemente l’Hertha Berlino. “Intanto cominciamo a spiegare come si lavora a livello centrale. A sovraintendere le scelte sportive ci sono due persone: Johannes Spors, che a Genova conoscete molto bene, e Mladen Sormaz, che ha un dottorato in matematica e fisica e che è stato tre anni al Leicester dove coordinava un gruppo di cinque o sei collaboratori, alcuni dei quali l’hanno seguito. Sono loro che ci propongono i giocatori da prendere dopo alcuni passaggi obbligati. Il primo è un’analisi delle statistiche e delle performance, successivamente il giocatore viene visto sia attraverso i filmati che dal vivo ed infine c’è un colloquio di persona”.
“L’ultimo step tocca alle valutazioni della società. Quando si decide di acquisire un calciatore poi occorrerà valutare quale sarà la destinazione più idonea per favorire il suo processo di crescita“. E nel parlare dei rapporti con la città (“noi siamo andati incontro alla città e la città è venuta incontro a noi. Gli skybox dell’hospitality sono esauriti, avessimo altri mille posti in tribuna vip li avremmo già tutti venduti e abbiamo richieste di sponsorizzazioni che non riusciamo ad esaudire. Il rapporto con le istituzioni è eccellente, con sindaco e presidente della regione ci sono rapporti continui anche in funzione del nuovo stadio“), ecco che si parla proprio del progetto per il Ferraris, anche in funzione della candidatura di Genova come possibile città ospitante l’Europeo 2032 in casa fosse assegnato all’Italia. “Il progetto del nuovo stadio è pronto, condiviso con la Sampdoria ma anche con le istituzioni e gli organi di polizia. Per la stagione 2024-25 sarà pronta la tribuna, negli anni successivi si procederà con i Distinti e le Gradinate. E presto partiranno i lavori per il nuovo centro sportivo“.
SECOLO XIX – L’intervista al CEO rossoblu Blazquez prosegue sul Decimonono, che entra nel merito del tema centro sportivo aggiungendo qualche particolare alla recente intervista dello stesso CEO a Telenord. “Prenderemo una decisione entro fine stagione. Di recente ci è stato proposto un altro luogo, un bel posto e anche piuttosto vicino. Abbiamo chiesto al nostro architetto di valutare se ci sono le condizioni per realizzare quello che abbiamo in mente. Siamo in contatto con il Comune perché il centro sportivo servirà anche a valorizzare il luogo in cui lo facciamo. Oltre a quello visionato di recente ce ne sono altri 3/4: solo uno è fuori Genova“. E se nel futuro del Genoa c’è l’obiettivo mai nascosto della Serie A, con un vantaggio di tre punti che Gilardino è riuscito a crearsi sulle inseguitrici, viene domandato a Blazquez quale potrà essere il futuro del tecnico rossoblu. “Sta facendo bene, credo si trovi bene qui e al momento posso dire che l’allenatore dell’anno prossimo ha già un nome e un cognome: Alberto Gilardino. Poi a fine stagione, come è normale che sia, parleremo e vedremo se lui vuole restare. Parlo spesso con lui, gli chiedo le cose e lui me le spiega: ha le idee molto chiare. Sta arrivando a una sua identità di gioco e ha avuto la capacità di sistemare le cose anche con una squadra sottoposta a una pressione importante“.
Nell’intervista si torna anche sul budget previsto per la ristrutturazione del Ferraris (“un budget non è ancora stato definito, si tratta di oltre 100 milioni. La prima fase dei lavori dovrebbe concludersi nel 2024/2025 mentre nei tre anni successivi sarà completato il resto. Si partirà con la tribuna, poi si lavorerà su Gradinate e Distinti. Le squadre continueranno a giocare al Ferraris, i lavori sono stati diluiti perché era rischioso farli in un’unica soluzione. Le modifiche principali? Le scale della tribuna saranno esterne mentre lultimo piano, sempre della tribuna, sarà tutto trasparente: ci saranno 3 mila metri quadri da destinare agli sky box. Le torri saranno alzate, mentre in futuro negli angoli tra gradinata e tribuna e gradinata e distinti ci saranno strutture in vetro che potranno ospitare alberghi, uffici o altre attività commerciali“) e sul tema delle possibili gerarchie tra le squadre del gruppo 777 Partners. “Ogni squadra ha le sue risorse, io sono l’AD del Genoa e dovrò “lottare” con gli altri per avere più risorse. Qui è comunque dove siamo più coinvolti, credo che il Genoa sia la squadra che Wander sia venuto più volte a seguire dal vivo, anche in trasferta. Non credo ci saranno problemi su dove metti i soldi ma eventualmente critiche alla direzione sportiva. Vogliamo investire per un calcio sostenibile e sviluppare talento. Per questo ci serve il centro sportivo per facilitare Michele Sbravati che nel suo campo sembra Harry Potter“. All’infuori dell’intervista, breve trafiletto dedicato alle questioni di campo: Haps prosegue nelle terapie per la sua caviglia destra, ma c’è cauto ottimismo in vista di un suo pieno recupero per Brescia. In ogni caso, Criscito è pronto.
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