A completare il quadro dei contributi su come il Genoa è arrivato alla sosta del campionato prima del rush finale si aggiunge Mario Ponti, ex giocatore rossoblu e firma di Buoncalcioatutti. “Come arriva il Genoa alla sosta? Arriva con una serie di risultati utili, con tante vittorie al Ferraris. Poi quel di Brescia, che è stata molto importante: ha dato ulteriore convinzione alla squadra di essere una squadra forte. Non vorrei passare per troppo ottimista, ma vedo una strada in leggera discesa”.
“Quanto c’è della mano di Gilardino? Prima di tutto si è dimostrato persona intelligente, di un’umiltà non da tutti. È entrato in punta di piedi, ha rimesso tutte le cose al loro posto e ha dato importanza ai giocatori. Come già avevo detto un’altra volta, i giocatori annusano l’allenatore: lo hanno fatto e si sono fidati. Ho letto l’intervista a Jagiello e dice che chiede anche consigli a Sturaro, Badelj e Strootman. I giocatori hanno capito di potersi fidare di Gilardino, e lui si fida dei giocatori. Sta coinvolgendo tutti, ha una rosa importante e quindi se entra un altro giocatore al posto di un titolare – o presunto tale – diventa importante anche quel calciatore che, magari, fino a quel momento aveva giocato meno”.
“Se questa Serie B si è confermata, come spesso si è detto, una A2 oppure è la solita Serie B fatti di sorprese e grandi delusioni? Non vedo una grossa differenza dal punto di vista tecnico rispetto agli anni scorsi. Posso dirti che sono state chiamate in causa piazze importanti, ma dal punto di vista tecnico tutte queste differenze non le vedo”.