Per gli arbitri in questa Serie B non ci sono scherzi visto che già di natura sono un “pesce” non solo il 1 aprile, ma da quando è iniziata la stagione con cartellini sventolati ad minchiam, direbbe Scoglio, e calci di rigore dati e non dati spesso a caso.
Alla trentunesima giornata tante squadre hanno un filo di speranza in più per giocarsi i playoff visto che il campionato nel girone di ritorno si è livellato verso il medio-basso, con inciampi continui da parte di tutte le squadre, eccetto il Genoa.
Sull’altalena dei playoff ci sono almeno 11 squadre, e paradossalmente ve ne sono alcune quali Ascoli, Como e Modena ferme 39 punti che con tre punti entrano nei playoff, ma sono a 5 punti dai playout.
Nel giorno di Pasquetta inizierà un mini torneo di sette partite e ci sarà la stanchezza psico-fisica con la quale convivere. Tornerà a farsi sentire per tutte le squadre, in particolare per chi non avrà le rose attrezzate con le prime giornate di caldo. Conteranno la testa, le cinque sostituzioni. Oltre girare meno le gambe, saranno i cartellini gialli e rossi e i calci di rigore a far girare la classifica.
Dopo trentuno giornate di Serie B dovrebbe essere finita la cantilena euforica degli allenatori prima della partita, e così quella depressiva dopo partita: “non meritavano di perdere questa gara“.
Una di queste è Cosenza-Pisa 1 a 0. D’Angelo mister pisano sbaglia a schierare la difesa a tre nel primo tempo, va sotto e dopo non recupera. Il gol silano è arrivato alla fine del primo, l’ansia e l’impazienza dei calciatori toscani di voler risolvere la gara da soli nel secondo tempo ha fatto diventare eroe il portiere Micai, che permetta permesso tte ai propri compagni di portare casa la terza vittoria consecutiva in quattro gare. L’unica persa con il Genoa.
Venezia-Como 3 a 1. Venezia infuriato sotto di un gol in 5 minuti è passato al 3 a 1 tra 45′ e 50′ di gioco. Merito della rabbia lagunare è in parte da addossare all’arbitro Serra, ormai abbonato al rosso agli allenatori: dopo Mourinho è toccato a Vanoli del Venezia al 43’ del primo tempo. Nessuno ha capito il motivo. Alla ripresa da urlo dei veneti ha fatto da contraltare l’atteggiamento passivo, come quello della prima parte di gara, dei lariani rimasti in gondola e non scesi in campo.
Parma-Palermo 2 a 1. Nella sfida playoff vincono i crociati che hanno giocato davanti ai propri tifosi una partita concreta, pur non giocando una buona gara, senza svolazzi. Tre punti importanti per il morale degli emiliani che superano i siciliani in zona playoff. La corsa di Corini è finita dopo sei risultati positivi consecutivi. I rosanero sono stati in partita. La differenza? Il Parma ha Vasquez, il Palermo no.
Spal-Ternana 1 a 1. Lucarelli e le Fere ternane sprecano e la Spal ringrazia. La formazione estense va in vantaggio su rigore dopo cinque minuti per merito di un altro arbitro non all’altezza, Rutella di Enna. Ancor meno lo è stato il VAR. I rossoverdi hanno fatto fatica a raddrizzare il punteggio e solo l’entrata di Favilli con un colpo di testa ha fatto sorridere Lucarelli che si è accontentato: “gara stregata, bene il punto“. Oddo fa gol con la Spal e dopo si spegne subito l’assalto della Ternana che in trasferta non aveva mai battuto undici calci d’angolo. Inutile il ritorno di Nainggolan che ha fornito un apporto limitato anche per condizioni fisiche precarie.
Ascoli-Brescia 4 a 3. Festival del gol che riporta la squadra di Breda alla vittoria: gli ascolani sentono odore di playoff, distanti tre punti. Brescia disperato e ultimo in classifica.
Cagliari-Südtirol 1 a 1. La formazione altoatesina non muore mai e al 43’ del secondo tempo pareggia a Cagliari, restando imbattuto nel 2023. Una partita comunque in sofferenza per gli altoatesini. Il Cagliari ha menato le danze per tutta la partita con Lapadula scatenato che si è preso la testa della classifica cannonieri. Sardi che hanno tirato vero la porta avversaria 21 volte, altoatesini solo 2 tra le quali il pareggio arrivato con un rigore dubbio. Un altro arbitro, Prontera di Bologna, ha gestito i cartellini a vanvera per la rabbia di Sir Ranieri.
Bari-Benevento 2 a 0. I baresi tornano alla vittoria al San Nicola nella gara con più polemiche verso l’arbitro, in questo caso Piccinini di Forlì, finito nel mirino delle Streghe. Due cartellini gialli doppiati per i campani: il primo al 44’ per Acampora, il secondo al 24’ del secondo tempo per Viviani. Un rigore voluto dal VAR per i pugliesi, anche dubbio, il decimo in campionato; uno non concesso non solo dal direttore di gara, ma anche dal VAR ai campani. I Galletti hanno capitalizzato queste due situazioni portandosi al terzo posto in classifica. Se faranno l’analisi giusta della gara a freddo si accorgeranno che in 11 contro 11 i campani sono stati più propositivi. Qualche volta anche in 10 contro 11.
Perugia-Frosinone 1 a 1. Pareggio senza grandi emozioni. I Grifoni umbri hanno fatto tremare la capolista. Ciociari con il freno a mano tirato, contenti di mantenere a +10 il vantaggio sul terzo posto del Bari. Perugia: Castori si dichiara pronto a giocare con la Reggina il recupero di mercoledì, sicuro di uscire dalle secche della zona playout e, vincendo, andare addirittura a -5 da quella playoff.
Modena-Cittadella 0 a 0. il posticipo domenicale nel primo tempo ha prodotto occasioni da una parte e dall’altra. Protagonista il portiere veneto Kastrati. Neanche nel secondo tempo il risultato è cambiato in una gara non giocata male da entrambe le squadre, che però non sono riuscite a gonfiare le reti. Canarini che salgono a 39 punti e guardano i playoff a 3 punti, i veneti si tranquillizzano con 7 punti di vantaggio sulla Spal terzultima in classifica.
Genoa-Reggina 1 a 0. Anticipo del Venerdì dove il Grifone ha artigliato un’altra partita sporca, non solo da parte della Reggina, ma anche da parte del direttore di gara. Ha vinto il collettivo del Genoa: tutti per uno, uno per tutti.
I rossoblu giocheranno le prossime sette gare con il morale alto, senza ascoltare le pressioni che arrivano da tutto lo Stivale dove adesso in tanti si attaccano solo alla statistiche dopo le tante vittorie di Gilardino. Tutti pronti a Pegli ad alimentare il sogno di tutti. Contenta la società, contenti i dirigenti nostrani ed esteri ad aver abbattuto il muro delle 30.000 presenze dentro il Tempio.
Reggina tutto in cinque giorni: mercoledì il recupero a Perugia, dentro l’Uovo di Pasqua il Venezia al Granillo. Attenzione alle sorprese se Pippo Inzaghi pensa ancora di aver giocato alla pari con il Genoa…
In questo mini campionato di sette partite i rossoblu di mister Gilardino sono consapevoli che non sarà una questione di gambe vista la rosa a disposizione. Perciò a fare la differenza saranno la maggior voglia di tutti dentro lo spogliatoio neldi fare risultato e la mentalità di voler arrivare fino in fondo.