Il decalogo tattico di mister Gilardino. Dopo aver visto giocare il Genoa in sedici gare in casa e fuori, ma soprattutto dopo aver ascoltato attentamente le interviste prima e dopo le gare, si delinea un approccio molto chiaro alle gare.
Nel futuro si cercherà, per capire e imparare, quali siano eventualmente stati gli errori, anche attraverso un confronto con il mister. Ad oggi il decalogo tattico di Gilardino si presenta così:
- Le discussioni sui numeri non interessano.
- Il calcio è uno sport dinamico.
- Invece dei numeri tattici, sarebbe più giusto parlare di tecnica applicata, movimenti e tecnica.
- L’unico criterio utile nella scelta di un assetto tattico è la superiorità numerica: bisogna decidere dove avere un uomo in più.
- Per fare buone squadre prima l’uomo e il giocatore. Tutta la rosa a disposizione apprezza. Chi gioca dal primo minuto o chi subentra a gara in corso è sempre pronto a dare il massimo.
- Giocare a tre in difesa, a volte, può voler dire mettere i propri difensori uomo contro uomo con gli attaccanti avversari.
- Il rischio della difesa schierata a tre è un rischio calcolato perché come conseguenza si avrà un uomo in più a centrocampo oppure in attacco.
- Il sistema di gioco è relativo. Contano impostazioni individuali, marcamenti, preventive, inserimenti, combinazioni di gioco.
- Non pensare che con la difesa a tre la squadra sia più offensiva. Quando si sceglie la difesa a tre lo si fa anche per coprirsi di più.
- In ogni gara si valutano gli uomini a disposizione, le potenzialità dell’avversario e poi si sceglie come schierarsi. Oltre a confrontarsi nello spogliatoio.