Il Genoa parte per Como nel giorno di Pasquetta e non andrà a fare una gita sul lago o in “camporella” pronto a giocare sul prato del Sinigaglia, dove ci sarà un’altra partita verso l’obiettivo finale. Senza distrazioni per portare a casa il risultato con giusti atteggiamenti e determinazione e con la qualità a disposizione.
Arriva il Genoa sul Lago di Como e lo stadio è tutto esaurito. La grandezza del Genoa sugli spalti e in campo attualmente non consiste solo nell’essere felice, ma nell’essere tutti consapevoli e lucidi. Anche Gilardino in ogni gara vuole grandezza e lucidità per uscire da qualsiasi campo con il risultato e la vittoria in mano.
Qualcuno si chiede se c’è il premio a fine anno, ma conta poco dentro lo spogliatoio. Conta quello che viene fatto prima di ogni partita. Tutte le partite sono state e saranno interpretate da Gilardino, lo staff, tutti i calciatori, da quelli che giocheranno dal primo minuto a quelli che subentreranno compatti e concentrati, come se fossero quelle decisive.
Arrivati a questo punto della stagione e com 7 gare da giocare, il Genoa non è più ad un bivio, ma deve puntare solamente l’obiettivo massimo.
Gilardino e lo staff preparano le partite ma in campo ci vanno i calciatori e con la carica di Sturaro, Criscito, Strootman, Badelj e Coda, oltre a quella dei più giovani, in ogni gara sono preordinati alla determinazione e all’attaccamento alla maglia che suda già dal riscaldamento sul campo. Un ruolo importante lo gioca anche l’ambiente.
La Società che gara dopo gara alimenta la voglia di Genoa con iniziative alle quali i tifosi rispondono in casa e fuori. È il momento che anche le lingue e le penne, le dita biforcute alla Tex Willer alla ricerca del “pelo nell’uovo” si frenino e diano anche loro una mano. Il Vecchio Balordo ha vissuto troppi anni nel nichilismo, nel pessimismo della realtà pur rimanendo a galla: adesso è il momento da parte di tutti sfruttare il fattore positivo.
Per la partita di Como Gilardino ha solo due dubbi di formazione. Bani in maschera o dentro Ilsanker unico difensore di piede destro? Anche Maturro freme. E chi al posto dello squalificato Sturaro? Un ballottaggio tra Frendrup per un gioco più conservativo o Jagiello per cercare di continuare a riempire l’area avversaria con le caratteristiche del capitano squalificato? Se Boci ha recuperato altra soluzione? Criscito centrale e il capitano della Primavera quinto a sinistra? La risposta alle 13 da Gilardino in conferenza stampa.
Avviso a chi andrà a Como in macchina. Non ci sono possibilità di parcheggio sulle rive del Lago e in prossimità dello Stadio. Oltre lo Stadio Sinigaglia al completo con 13.000 posti a sedere, nel ponte pasquale di molti turisti c’è anche la Fiera di Pasqua con 167 stand: partire per tempo. Per la formazione a Lunedì su Buoncalcioatutti alle ore 14.
Dopo 7 risultati utili consecutivi il Como nell’ultima gara di campionato è inciampato a Venezia. Anche male, non solo per le tre reti incassate dopo essere passato in vantaggio nei primi 10’ di partita, ma crollando in altri 10’ dal 45’ del primo tempo al 55’ della gara e raccogliendo tre volte il pallone in fondo alla rete. I lariani adesso si trovano in una indeterminatezza ed anche insicurezza dovendo affrontare in 6 giorni il Genoa a Pasquetta e il Bari il sabato successivo al San Nicola, pur essendo a -5 dai playoff ma anche a +5 dai playout dopo la sconfitta del Perugia nel recupero con la Reggina.
Longo, la società e i tifosi sono rimasti male non solo per la sconfitta in veneto, ma per l’atteggiamento passivo generale di tutta la squadra evaporata nel cuore del gioco, fatto che ha compromesso la fase difensiva e i difensori che non avevano preso gol per quattro gare di seguito.
Altro neo contro i lagunari il fatto che, dopo essere andati in vantaggio, non si sia riusciti a gestire il vantaggio e il pallino del gioco sia stato solo del Venezia. Nel mirino della critica comasca è finito anche Mister Longo con i cambi non essendo riuscito a rivitalizzare la squadra.
A Como sperano che sia stato solo un incidente di percorso e sono fiduciosi di vedere un’altra prestazione contro il Genoa cullandosi nella speranza che in trasferta nel 2023 hanno preso dei buchi salvati con dei pareggi che hanno risollevato la classifica, invece al Sinigaglia qualche soddisfazione in più se la sono presa.
Il Como prima della partita con il Venezia aveva giocato con il 3-4-1-2 contro i lagunari, una sorta di 3-5-2 con i due centravanti di peso Cerri e Cutrone confermati dopo la vittoria casalinga con il Parma nel turno precedente. Longo in ogni partita o in corso di gara cambia modulo, i numeri non contano cercando di attaccare con il 3-5-2 in fase di possesso e di non possesso con il 4-4-2. Il problema dei moduli di Longo è non avere un trequartista di ruolo in rosa e tutti quelli che hanno occupato quella posizione in campo si sono dovuti adattare.
Contro il Genoa non ci sarà Scaglia squalificato, l’equilibratore della difesa a tre, e Longo potrebbe optare di tornare a quella a quattro. Fabregas, che non è riuscito a dare in riva al Lago quello fatto in carriera, e Baselli dovrebbero essere ai box. I problemi per Longo saranno nel cuore del gioco dove Bellemo e Faragò sono stati in difficoltà in Laguna, l’alternativa è Arrigoni. Al posto di Scaglia il candidato alla sostituzione è Canestrelli.
Arbitra Pairetto di Nichelino, classe 1984, imprenditore, internazionale dal gennaio 2022.
La prima in Serie B è stata diretta nel 2012, l’esordio in Serie A nel 2013. Il primo luglio 2016 promosso in pianta stabile in A,
In stagione una gara in Conference League, 9 in Serie A, 5 in B tra cui la sconfitta del Genoa casalinga contro il Cittadella, con poche responsabilità del fischietto torinese.
Primo assistente Berti (Prato), secondo D’Ascanio (Ancona), quarto uomo Calzavara (Varese), VAR Mazzoleni (Bergamo), AVAR Miele (Nola).
Diffidati Genoa: Aramu, Gudmundsson, Strootman, Sturaro, Vogliacco. Diffidati Como: Baselli, Binks, Cagnano, Mancuso, Parigini.