Alla conquista del secondo posto, per adesso, mettendo a prua dell’imbarcazione di Gilardino la vela Genoa per portare ad un avanzamento in classifica. Tutte le sei gare da giocare sono importanti e i giocatori in seno al Genoa non si saranno pianti addosso dopo il pareggio di Como. Così anche domani dentro il Tempio cercheranno come sempre fatto di trovare la soluzione per cercare la vittoria.
Non pesa il pareggio di Como, non erano i più forti in classifica sette giorni fa, non saranno certo quelli più deboli domani. Tranquilli: non solo al primo allenamento dopo la partita ma già dentro lo spogliatoio lariano il Grifone era tornato in trincea.
Ci sarà l’emotività ma Gilardino, certo, ma sa come farla dominare perché conosce bene le caratteristiche dei suoi uomini. La forza del Genoa è la rosa che ha fatto vedere come si gioca, e lo si è visto anche a Como, al di là di chi va in campo.
Quella del giorno di Pasquetta è stata solamente una buca presa dal Grifone, anche se qualcuno ha cercato di dipingerla con altre caratteristiche. Dimenticandosi che la Dea Eupalla non vede il Genoa: bastava che il palo preso da Coda sul 2 a 0 entrasse e avrebbe non chiuso solo la partita, ma anche il latente pessimismo.
Contro il Perugia, che ripeterà l’ennesima gara vista al Ferraris alla ricerca del punto da parte di tutti gli avversari, servirà più perfezione sui cross, più perfezione singola e collettiva in difesa e nella fase possesso, più perfezione sui tiri da fuori area, sui corner e sui calci di punizione diretti e indiretti. Il tutto condito da tanta pazienza.
Gilardino sa che rosa di calciatori ha in mano e adesso deve farla rendere al massimo. Il segreto è sempre non prendere gol poiché è sinonimo di organizzazione, sacrificio e lavoro.
Operazione saltata in riva al Lago di Como, al di là delle assenze, perché non solo sono stati sbagliati i movimenti, ma sul risultato hanno inciso anche gli errori individuali. Una volta passati in vantaggio dovrà diventare nuovamente difficile riprendere il Vecchio Balordo.
In avanti con il ritorno di Coda c’è qualcosa di più in fase offensiva e non solo per il gol: un conto avere Coda, un altro non averlo. La formazione e la tattica, per le quali si rimanda a domani alle ore 14, conteranno, ma meno del risultato finale.
Il Perugia al terzo incontro casalingo in dieci giorni ha raccolto solamente un punto: pari con il Frosinone, sconfitte con Reggina e Modena. Nell’ultima partita lunedì scorso è crollato senza lottare contro i canarini, ai quali è bastato aspettare e dopo colpire, quasi senza colpo ferire.
Mister Castori dopo le prime due gare ha fatto tanti cambi ma la squadra è apparsa ugualmente scarica dal punto di vista fisico. Solo quattro allenamenti, compresa la rifinitura, per ricaricare le pile e scendere in campo domani al Ferraris per cercare intensità e carica agonistica, caratteristiche già viste in altre partite e unica arma per contrastare il Grifone genoano.
Perugia 34 punti in classifica, 34 gol fatti, 39 subiti. A due punti dal terzultimo posto, a due punti dall’uscire dalla zona playout.
Castori non rischia la panchina ma dovrà rigenerare la squadra a livello fisico e mentale nelle ultime cinque giornate di campionato con un calendario non facile pieno di scontri diretti: Cosenza e Benevento al Curi, Spal e Venezia in trasferta. Nel conteggio bisogna mettere anche la visita del Cagliari in Umbria.
Tatticamente il Perugia ha giocato con il 3-4-1-2, mentre contro il Genoa si hanno dubbi se schierare la difesa a quattro. Difficile per Castori, che predilige la difesa a tre, pronta a giocare più a 5 garantendo superiorità numerica in fase difensiva. Anche cercando di tenere gli esterni più alti e di giocare a quattro, l’obiettivo è limitare le fonti di gioco.
Oltre Dell’Orco e Olivieri, anche capitan Lisi e Rosi potrebbero saltare la partita di domani. In settimana Castori ha effettuato allenamenti differenziati tra chi aveva giocato di più nelle ultime tre gare e gli altri seduti in panchina.
Genoa-Perugia sarà diretta da Marinelli di Tivoli, arbitro classe 1984. maresciallo dellìEsercito Italiano nel 7° Reggimento Alpini. Arbitra in B dal 2016, dal 2020 alla Can A e B. In stagione 11 gare in Serie A (42 gialli e 2 rossi sventolati, 9 rigori). In Serie B ne annovera 3 (15 gialli, 1 rosso diretto, 0 rigori). Ha diretto la vittoria del Genoa per 2 a 0 contro il Palermo del 24 febbraio scorso.
Primo assistente Perrotti (Campobasso), secondo Giacinto (Teramo), quarto uomo Pascarella (Nocera Inferiore), VAR il VMO Di Paolo (Avezzano), AVAR Gualtieri (Asti).
Diffidati Genoa: Aramu, Gudmundsson, Strootman, Sturaro. Diffidati Perugia: Iannoni, Olivieri.