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Genoa Primavera, Agostini: “Non possiamo non morire su ogni pallone se dobbiamo vincere campionato” – VIDEO

Dopo la seconda sconfitta stagionale contro la Cremonese, la prima al “Gambino” di Arenzano, il tecnico del Genoa Primavera, Alessandro Agostini, ha commentato a caldo ai nostri microfoni la partita.

Le chiedo un commento alla partita. A volte quando girano male dall’inizio, con quel palo di Papadopoulos, va a finire come oggi…

“Quello è vero, ma non credo sia questo. Intanto vanno fatti i complimenti alla Cremonese: ha meritato di vincere la partita, soprattutto per atteggiamento. Noi non possiamo non morire su ogni pallone quando dobbiamo andare a vincere questo campionato. Non ce lo si può permettere. Va fatto meglio, con una cattiveria e consapevolezza differente. A tratti abbiamo anche fatto bene e ci poteva stare di fare gol, non c’è dubbio, ma per una crescita importante in queste situazioni e in questo momento si deve fare uno step”. 

Ad inizio secondo tempo ha inserito due punte molto fisiche cercando tanti palloni lunghi, ma è mancata la cattiveria, anche sulle seconde palle…

Lo abbiamo pagato. Molto spesso le squadre vengono qui e quello che vengono a fare è di provare a farti giocare male. Nel primo tempo, purtroppo, potevamo fare qualcosa in più a livello realizzativo. Dopo si devono prendere dei provvedimenti e cominciare a mettere qualche palla su sulle nostre punte più alte. Ci è venuto male, siamo mancati dal punto di vista dell’atteggiamento”. 

Siamo rimasti un po’ tutti in apprensione quando è caduto Gabriele Calvani. Avete qualche sensazione su cosa potrebbe essere?

“Ancora sinceramente no, devo parlarne coi dottori. Credo, e spero, non sia niente di grave e di riaverlo in questi giorni”. 

Forse avete anche un po’ pagato il fatto di aver giocato tante partite ravvicinate e importanti anche da un punto di vista mentale e psicofisico. Oggi ha inciso o non deve accadere che incida?

“Sono cose che possono accadere assolutamente, altrimenti bisognerebbe essere poco coerenti. Poi però bisogna anche analizzare le cose a fondo e se ci troveremo a giocarci il campionato in una gara dove saremo un po’ a corto di energie fisiche e mentali, dovremo cercare in ogni modo di portarla a casa. Questo è nostro compito e dovere, altrimenti ci fermiamo e va bene così. Ma non credo sia la strada giusta”. 


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