La grande occasione. La si poteva descrivere così la partita che attendeva questa mattina il Genoa Under 18 di mister Ruotolo, reduce da un momento estremamente positivo e da sette risultati utili di fila. I rossoblu, infatti, ospitavano la Fiorentina e potevano approfittare in questo lunedì mattina di un turno favorevole sul piano della classifica, sempre proiettati all’inseguimento del secondo posto in classifica.
Empoli (34 punti) e Lazio (35 punti), infatti, sono uscite sconfitte dalle sfide con Napoli e Cesena, mentre il Sassuolo (35 punti) non è andato oltre lo 0-0 con la Sampdoria. Il Lecce, al secondo posto con 39 punti, ha “scontato” un turno di riposo che lo vedrà, alla ripresa, avere comunque una gara in meno rispetto alle altre pretendenti. In tutto questo scenario di bagarre, il Genoa si trovava a quota 34 punti con la possibilità, in caso di vittoria, di portarsi terzo in solitaria. L’avversaria, la Fiorentina, inseguiva i rossoblu a quota 31 e arrivava al match dopo aver osservato il turno di sosta nella precedente giornata di campionato. Arbitro Filippo Colaninno della sezione di Nola. Assistenti Bertaina (Bra) e Botto (Genova).
FORMAZIONI UFFICIALI
GENOA (3-4-2-1): Bertini; Scartoni, Colucci, Lurani; Bosia, Ruci, Licco, Meconi; Mihaila, Carbone; Pessolani. A disposizione: Consiglio, Alloisio, Paco, Vultaggio, Mata, Rimondo, Pilati, Ferrara, Breda. Allenatore: Gennaro Ruotolo.
FIORENTINA (3-4-2-1): Tognetti; Maggini, Saltalamacchia, Elia; Spaggiari, Ievoli, Mignani, Scuderi; Mendoza, Gudelevicius; Ofoma. A disposizione: Caroti, Renda, Italiano, Pitti, Sichi, Fragnelli, Dama, Diarra. Allenatore: Christian Papalato
CRONACA
La partita ha raccontato di una prima frazione con grandissime difficoltà per il Genoa Under 18 e fin dai primi minuti. La Fiorentina, fresca e riposata, appare dal primo minuto più organizzata e la gara le si mette in discesa dopo soli tre minuti con la rete di Gudelevicius che, servito di tacco da Mendoza, scarica un potente destro alle spalle di Bertini.
La reazione rossoblu non c’è, complice un atteggiamento molto ordinato e compatto della Fiorentina, che gestisce il gioco e detta i ritmi. Al quinto minuto arriva una traversa di Mendoza che per pochi centimetri non porta il punteggio sul 2-0, dopodiché la formazione viola crea almeno altri 3/4 presupposti per trovare la via del gol. Al 18′ su punizione, sempre con Gudelevicius, la formazione di mister Papalato impegna Bertini. Al 28′ un’altra grande chance capita sui piedi di Ofoma, che trova la deviazione provvidenziale in angolo della difesa rossoblu. L’unico presupposto offensivo dei rossoblu nei primi 45′ di gioco capita al minuto 11′ sui piedi di Carbone, oggi prestato dall’Under 17 alla leva Under 18, che fa la scelta giusta, ossia calciare di prima sul suggerimento dalla sinistra di Meconi: il pallone, deviato, termina di poco largo.
Il Genoa di mister Ruotolo cambia subito nella ripresa e passa anche al 3-4-1-2. Le prime due sostituzioni sono Colucci e Carboni in uscita, Paco e Mata dentro. E sono due cambi che anticiperanno quello di pochi minuti più tardi, decisivo ai fini del risultato: l’ingresso di Rimondo, che tornava dopo un lungo infortunio, al posto di Mihaila.
I rossoblu vivono un periodo di assestamento dei primi dieci minuti con la Fiorentina che va vicinissima al raddoppio in due occasioni: al 48′ con Spaggiari che calcia da fuori e impegna Bertini. Poi al 51′, con un Bertini miracoloso per due volte, prima su Mignani, poi su Gudelevicius.
Al 52′ il già citato cambio Rimondo-Mihaila e la partita svolta subito: al 54′ il neo-entrato è subito dentro il gioco e propizia il pareggio del Genoa. È infatti suo il controllo a centro area su cross di Meconi che permette a un freddo Pessolani, oggi capitano, di battere un rigore in movimento e trafiggere il portiere viola per l’uno a uno. La gara è sicuramente differente rispetto al primo tempo e il Genoa marca presenza. La marca nuovamente anche un altro dei migliori in campo rossoblu, il portiere Bertini, che al 64’ risulta sempre miracoloso, ancora una volta su Spaggiari tutto solo in mezzo all’aria: il suo destro è angolato, ma l’estremo difensore del Genoa chiude col piede destro in angolo. Passano dieci minuti e ancora una volta dice “no” a Mendoza.
Poi un altro lampo, quello che risulterà decisivo. Siamo al minuto 81’ e arriva il gran gol di Paco, entrato ad inizio ripresa: raccoglie una sponda aerea su calcio d’angolo, controlla e dalla distanza, col sinistro, calcia potente, prende la traversa e porta il Genoa sul 2-1. È la rete del KO. La Fiorentina non molla, consapevole di non aver capitalizzato la mole di occasioni create, e prova a reclamare un calcio di rigore per un tocco di mano gli Scartoni nell’atto di chiudere in scivolata su un tiro viola, ma per l’arbitro il braccio è attaccato al corpo e quindi non è tiro dagli undici metri.
La sfida di Begato si spegne dopo tre giri d’orologio aggiuntivi concessi dal fischietto di Nola. A sorridere, dopo tanta sofferenza, è il Genoa. Ottavo risultato utile di fila per l’Under 18 guidata da Ruotolo e quota 37 punti raggiunta. Nel prossimo turno di campionato il Genoa riposerà, poi tornerà in campo a fine aprile in casa della Lazio. Per il momento si gode il -2 dalla zona Final Four a sette giornate dalla fine.
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