In Serie B, a cinque giornate dal termine del campionato e 450 minuti da giocare escludendo i recuperi e lasciando da parte il sommo Dante, c’è grande preoccupazione di giocarsi i playoff e playout e di non smarrire la giusta via.
Qualche allenatore potrebbe iniziare a pensare cosa fare nelle prossime cinque partite e qualcuno potrebbe considerare di essere quasi sicuro di gestire le forze del gruppo in vista della roulette dei playoff tra fine maggio e giugno.
I punti tra l’ottava e la nona posizione sono solo tre. Il Pisa beffato dal livornese Lucarelli resta a tre punti da Modena, Palermo e Ternana, neanche Cagliari e Parma, tra le favorite della vigilia, sono tranquille con soli cinque punti di vantaggio con il loro campionato altalenante.
Solo la penalizzazione di 4 punti alla Reggina la prossima settimana, a sua volta dentro i playoff, potrebbe alimentare altre voglie di provare a giocarsi i playoff: anche se non porteranno in A possono rimpinguare le casse dalle società.
Calma e gesso. Non tutto sarà facile perché a cinque giornate dal termine del campionato ci sono tanti incroci pericolosi e tante opportunità e perché nessun verdetto è sicuro e tutte le gare sono pericolose e vibranti.
In zona salvezza spiccano le vittorie del Venezia e dell’Ascoli, e a giocarsi la retrocessione diretta e lo scontro playout ci sono sei squadre in 7 punti: Cittadella (37 punti), Cosenza (37), Perugia (34), Spal (33), Brescia (32) e Benevento (30). Il Frosinone quasi sicuro della Serie A diretta alla luce dei dieci punti sul Bari, terzo in classifica.
Modena-Parma 1 a 1. Pareggio che moltiplica le speranze di playoff per entrambe le squadre in un derby emiliano con pochi sobbalzi e tanto equilibrio.
Venezia-Palermo 3 a 2. Venezia quasi show che incorna il Palermo in rimonta. Risultato pesante in chiave salvezza. Sono i lagunari a vincere l’unica gara tra le pericolanti nella zona destra della classifica. I sogni del Palermo si sono affranti in Laguna? Sì per la critica perché a Venezia si è ripetuto quel Corini che non riesce a leggere nel modo migliore i momenti chiave della partita.
Ascoli-Südtirol 1 a 0. Partita dominata da Breda e dai suoi ragazzi, che con il 4-3-1-2 hanno imbrigliato il gioco degli altoatesini. Il Südtirol sente la stanchezza dopo il campionato tiratissimo e inaspettato. Ha sofferto sabato la pressione e il palleggio dei bianconeri marchigiani. Bisoli vede nella squadra meno cattiveria e concentrazione, ma è sicuro di tenere a bada l’ottavo posto in classifica con un distacco di sei punti dopo le due sconfitte consecutive arrivate sul gong finale con Bari e Ascoli.
Cosenza-Cittadella 1 a 1. Un pareggio che cambia poco il volto della classifica per entrambe le squadre. La loro corsa salvezza rimane aperta e imprevedibile. I Lupi erano alla ricerca della quarta vittoria su cinque gare, i veneti su sette gare invece hanno racimolato quattro punti grazie ai pareggi. Guardando la classifica odierna, Cosenza e Cittadella a pari punti tengono a distanza di tre punti i playout.
Spal-Brescia 2 a 2. Rimpianti per le Rondinelle in casa della Spal, pur rischiando di perdere. I giocatori lombardi hanno giocato di cuore e con quella gamba mancata in altre precedenti gare. La Spal aveva assaporato di lasciare in fondo alla classifica la squadra di Gastaldello, invece continua a trovarsela ad un punto. La zona playout per entrambe è a due punti, la salvezza a cinque.
Benevento-Reggina 1 a 1. Neppure il quarto esordio stagionale in panchina per le Streghe, con la prima volta di Agostinelli, ha portato alla vittoria. Impattando con la Reggina 1 a 1 i sanniti rimangono ultimi in classifica. Agostinelli, visto il poco gioco, ha solamente evitato la decima sconfitta interna della stagione. Reggina raggiunta in zona Cesarini per un pareggio che li avvicina alla quarta posizione in classifica. Era una partita da chiudere vista la difesa avversaria con tante Streghe e poca sostanza.
Bari-Como 2 a 2. Per i Galletti altro pareggio conquistato dopo il 90′ di gioco. Questa volta il gol arriva al 95′, questa volta senza calci di rigore o rossi agli avversari. Chiffi, arbitro di Padova, ha fatto giocare fino al 100′ e oltre e il Como ha rischiato la beffa dopo essere andato in vantaggio meritatamente per 2 a 0. Il tecnico barese Mignani ha dichiarato che le partite non durano più 90 minuti, dimenticandosi che la sua squadra magnificata in tutti i quotidiani del Centro-Sud in casa non riesce a fare gioco. Il Como come il Genoa a Pasquetta ha perso l’occasione di non gestire il vantaggio dopo il primo tempo in cattedra.
Cagliari-Frosinone 0 a 0. Partita che avvicina i ciociari alla Serie A e fa restare a galleggiare in zona playoff i sardi. Il pareggio non avrà scontentato neanche Sir Ranieri. Grosso e Ranieri hanno badato al sodo, anche se le azioni da gol non sono mancate da una parte e dall’altra (in particolare nel finale bollente).
Ternana-Pisa 2 a 1. La Ternana di Lucarelli ribalta il Pisa che ha giocato solo una ventina di minuti e dopo si è ritrovato in balìa delle Fere che oltre le due reti realizzate hanno colto anche due pali. Solito Pisa dopo le tante chiacchere prima della gara: insicuri quando gli avversari spingono sull’acceleratore. Per Lucarelli e la Ternana tutto è successo in quattro minuti con un rigore concesso dal VAR e il successivo raddoppio. Così anche le Fere rivedono i playoff a tre punti dal Pisa ottavo.
Genoa-Perugia 2 a 0. Altra prova non solo di forza, ma anche di serenità da parte del Genoa. Altra partita sporca giocata dagli avversari per fare il punto. Bravo Gilardino nello sfruttare le possibilità in più in ogni reparto, sia con quelli che giocano dal primo minuto sia con quelli che subentrano che si fanno trovare sempre sul pezzo. Gilardino bravo nel capire di avere il jolly da giocare in queste ultime cinque gare: la rosa a disposizione.
Contro Como e Perugia si sono viste altre tecniche su come superare una squadra chiusa, ossia non insistendo sempre con le stesse modalità e cambiando i concetti e gli spazi da governare. L’organizzazione del gioco sembra moltiplicarsi gara dopo gara grazie alle capacità individuali che non sono poche in rosa e che garantiscono forza, soluzioni e autostima singola e collettiva. Senza tutto questo non si collezionano 10 risultati utili consecutivi oppure 10 gare al Ferraris senza prendere gol. Terzo KO di fila per il Perugia: subito in ritiro per prepararsi per un calendario difficile che prevede quattro scontri diretti su cinque gare.