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Genoa, Gilardino dalla sala stampa: “Adesso posso fermarmi e ripensare alle belle emozioni vissute”

Al termine della sfida tra Genoa e Bari, Alberto Gilardino ha parlato dalla sala stampa dello stadio “Ferraris”. Si parte dal finale, dal rigore di Criscito e dal “regista” di questo film, che è Alberto Gilardino. “Io ho solo contribuito a questo sogno, poi destino, fato e bravura della squadra e dei singoli, la bravura di chi ha lavorato a questo obiettivo fin dal primo momento, hanno dato una mano a raggiungere questo traguardo. Sono felice per Mimmo e la sua famiglia: è qualcosa di speciale e unico finire così. Cosa farò domattina? Intanto andremo al campo, anche perché andiamo a salutarci e la società ci parlerà. Ci abbracceremo e avremo ancora modo di festeggiare prima del “rompete le righe”. Vivo sempre la gara con grande intensità ed emozione, con voglia di studiare prepararmi prima la gara: è sempre stato così in questo cammino. Ora, certamente, avrò un pochino più tempo per pensar a cosa è successo. Adesso potrò fermarmi e pensare a tutte le belle sensazioni vissute in queste settimane”. 

Oggi solo gol belli, quasi una partita da Serie A…

“Contorno incredibile, tifosi incredibili, il finale con Mimmo che segna sotto la nord. Come partita, una delle migliori fatte a livello tecnico, di intensità, dio proposta di gioco, sacrificio, occasioni create. Eravamo vogliosi di andare alla ricerca della vittoria in ogni momento, vogliosi di sacrificarci per trovare la vittoria contro una squadra forte, che fino alla fine ha lottato con noi per la promozione diretta e che ai playoff se la giocherà con le altre”.

A fine partita Agostino la ha subito abbracciata, anche per ringraziarla dell’opportunità di esordire. La sua gestione del gruppo è stata magistrale…

“Tutti sono stati indispensabili per questa promozione ed era giusto dare un premio a tutti, anche a chi ha lottato in settimana con caldo, pioggia, freddo. Chi ha lavorato forte quotidianamente era giusto ricevesse un premio, un giusto riconoscimento  perché prima di essere una squadra di calcio questa è stata una squadra di uomini, oltre che di giocatori straordinari”. 

C’è stato un momento di svolta di questa stagione? Forse la sconfitta di Parma?

Come avevo detto anche subito dopo quella gara, dalle sconfitte si può solo che imparare ed è nato un percorso positivo di prestazioni e risultati. È stata una piccola parentesi che ci ha permesso di fare valutazioni anche a livello tecnico, tattico e gestionale. Da lì siamo poi andati dritti verso l’obiettivo”. 

Su Gudmundsson, che ha ricevuto un riconoscimento per la sua stagione: “Quanto è merito suo, mio o della squadra se gli è stato riconosciuto il fatto di essere il migliore giocatore della attuale stagione? Albert è stato determinante come tutto il resto della squadra, è stato messo nelle condizioni di gare. Ha dimostrato di di avere tecnica, strappo, controllo orientato e siamo stati bravi ad esaltare le sue qualità”. 

In questa squadra nessuno si è voluto tirare indietro quest’anno…

“Ci sono state tante situazioni, ma ricordo in tante partite problemi vari a livello muscolare, articolare, da parte di tutti, e tutti sono sempre voluti restare dentro e provarci, lavorare e arrivare alla partita dando un contributo a gara in corso o dall’inizio.  Credo sia stata una grande forza. In riunione tecnica, prima della partita, ho sottolineato coi ragazzi il grande rispetto avuto nei miei confronti, un grande rispetto della parti che ha fatto la differenza in questa grande impresa”. 

Avete già un appuntamento con la società per parlare del futuro?

“Con la società avremo un incontro sicuramente, ma quando marito e moglie vanno d’accordo credo che ci voglia poco per mettere le cose a posto, per programmare e pensare al futuro. Ci deve chiaramente essere la volontà da entrambe le parti, è fondamentale, ma io l’ho già detto che allenare questa squadra è stato un sogno. Un sogno poter fare una cosa del genere assieme a questi ragazzi. Adesso riposiamo, poi ci sarà modo di programmare il futuro”. 


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