GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
GAZZETTA DELLO SPORT – “Genoa, Tensione fra 777 e l’ex patron Preziosi“. In un breve richiamo in taglio alto, all’interno della sezione sulla Serie B, il quotidiano in rosa dà notizia dell’azione di responsabilità votata ieri in Assemblea degli Azionisti e rivolta contro i precedenti membri dell’organo amministrativo societario. “Gli azionisti del Genoa, riuniti per l’approvazione del bilancio, hanno deliberato una”azione di responsabilità ex art. 2393 c.c. nei confronti dei precedenti membri dell’organo amministrativo della societa“. Di fatto, si aprirà una vertenza legale con l’ex patron Preziosi “per alcune passività pregresse“.
REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica torna sul tema dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022. “Genoa, la cura sui conti costa agli americani 105 milioni di euro” titola l’edizione genovese del quotidiano, che prosegue: “L’assemblea approva il bilancio e l’azione legale contro Preziosi. Duro piano di risanamento. Blazquez: “Gila? Per noi resta…“. Repubblica torna sulle voci più importanti del bilancio appena approvato, sul passaggio dell’AD Blazquez circa i 3-4 anni che saranno necessari “per ridurre il monte ingaggi a cifre ragionevoli” e sulle questioni legate ai circa 14,8 milioni di euro che si sono dovuti sborsare per agenti e procuratori. Ma si parla anche dei dati che riguardano alcuni calciatori, dalla plusvalenza Cambiaso di 8,5 milioni di euro all’investimento di 5 milioni e mezzo fatto per Dragusin, a cui rimane però ancora un solo anno di contratto. E si accenna anche a Strootman, per il quale il bilancio parla di due anni di contratto, quindi un altro anche per la prossima stagione.
SECOLO XIX – “La carica dei 105” è invece il titolo proposto dal Decimonono, sempre in riferimento ai milioni investiti dalla nuova proprietà americana per iniziare a risanare il debito del Genoa. “Il bilancio 2022 si chiude con una pesante perduta, ma 777 Partners ha iniettato nel club oltre 100 milioni. L’obiettivo è rendere virtuosa la società in 3-4 anni” specifica il quotidiano sportivo, che esordisce così: “Per la prima volta i piccoli azionisti, riuniti allo stadio Ferraris, e i tifosi rossoblu possono toccare con mano la “potenza di fuoco” di 777 Partners: secondo la relazione presentata a corredo del bilancio, in totale la holding di Miami ha immesso nel Genoa, tra fine 2021, il 2022 e inizio 2023, ben 105 milioni di euro“. In questa cifra rientrano anche i 16 milioni già iniettati al 31 marzo 2023, che hanno permesso al club di rinunciare “alle proposte di transazione fiscale e previdenziale presentate a fine 2022, quelle che portarono all’incidente del punto di penalizzazione scontato in campionato, “avendo anche e soprattutto l’Azionista di riferimento confermato il proprio supporto finanziario per l’anno 2023 come peraltro giù confermato dal sostegno finanziario dei primi mesi dell’anno“.
Si parla anche del tema Genoa Store, che presto raddoppierà e tornerà anche al Porto Antico oltre che in via XII Ottobre. Nelle prospettive future, comunque, vi è di presentare un progetto per lo spostamento di uno store in zona ancora più centrale. E ancora, si parla del tema guida tecnica, con Gilardino che la società ieri ha nuovamente riconfermato. Anche il tecnico “vuole restare in rossoblu e chiaramente chiede garanzie perché la Serie A è campionato difficilissimo e Gila non vuole certo correre il rischio di fare brutte figure“. Infine, un passaggio sull’azione di responsabilità, approvata con voto quasi unanime, eccetto un astenuto, nei confronti dei precedenti amministratori della società (Preziosi e Zarbano). “È un’altra tappa dello scontro tra vecchia e nuova proprietà, ormai in corso da più di un anno e che non accenna a comporsi – scrive il Secolo XIX – I 777 Partners contestano a Preziosi e a Zarbano una serie di spese per contratti riferiti a servizi non eseguiti, spese per mediazioni e compensi a procuratori ritenuti eccessivi e non dovuti. Tutte voci emerse successivamente alla conclusione della trattativa. In più ci sono una serie di poste di bilancio contestate e al centro di una disputa tra lo stesso Preziosi e la holding di Miami. La battaglia va avanti e il livello di tensione sale ancora“.
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