GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica getta lo sguardo avanti e anziché di mercato, quest’oggi parla già di “ritiro, maglie e abbonamenti” sottolineando che “a Pegli è già futuro“. Mentre la squadra si gode le meritate vacanze, c’è già chi sta lavorando alla prossima stagione su tutti i fronti, dal cambio di sponsor tecnico al lancio della prossima campagna abbonamento. Ancora nessun annuncio in entrambi i sensi, ma potrebbe essere quella giusta la prima settimana di luglio, quando i giocatori cominceranno a fare ritorno a Genova. In calce all’articolo, un piccolo ricordo di Luciano Paccagnini, ieri salutato da tifosi, amici e parenti fuori dalla Gradinata Nord con bandiere e fumogeni.
SECOLO XIX – “Corsa all’eredità di Criscito. Valeri e Doig sul taccuino” è il titolo di questa mattina del Secolo XIX, che prosegue nel rilanciare profili accostati al Genoa per la prossima stagione di Serie A. Stagione che dovrà necessariamente vedere i rossoblu rinforzare le corsie laterali considerata soprattutto la penuria di calciatori a sinistra. In tal senso, i nomi nuovi sarebbero quelli di Valeri (Cremonese) e Doig (Hellas Verona), che la società scaligera valuterebbe intorno ai 10 milioni di euro. Possibile, in quest’ultimo caso, che una potenziale trattativa si intrecci col riscatto di Yayah Kallon, che diventerà obbligatorio in caso di salvezza del club gialloblu. Ancora da valutare, invece, le due situazioni legate a chi già ha fatto parte della rosa: Pajac, che ha ancora due anni di contratto, vorrebbe dimostrare di poter dire la sua anche in Serie A. Haps, che è sotto contratto col Venezia sino al 2026, andrà valutato e, nel frattempo, farà ritorno in Laguna. Rimane possibile, non tanto per le corsie quanto per il pacchetto difensivo, il ritorno di Vasquez. Oltre a questo approfondimento principale su metà pagina (il resto della sezione sportiva odierna è dedicato alla cessione della Sampdoria), in un trafiletto si legge dell’ultimo saluto a Luciano Paccagnini: prima il funerale alla Chiesa del San Martino, poi un raduno fuori dal Little Club, in via Clavarezza, la sua “seconda casa”.
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