Lipani ieri sera non ha giocato, ma lo aveva fatto con spezzoni spesso di mezz’ora o poco meno nelle gare precedenti e non va dimenticato che il centrocampista rossoblu è un classe 2005, mentre larga parte della rosa dell’Under 20 azzurra è classe 2003 o 2004. E la sensazione che il ct Carmine Nunziata sta trasferendo da Oltreoceano è che tutti siano fondamentali e indispensabili nel gruppo azzurro che ha raggiunto la finalissima.
Matturro, dal canto suo, è titolare inamovibile dalla prima gara del Mondiale e in un ruolo per lui inedito, quello di terzino sinistro. Col suo fisico, in molti storcevano il naso. Partita dopo partita, la sua crescita è stata evidente. Ieri sera ha colpito anche un palo dalla distanza, rivelatosi poi decisivo perché il pallone sarebbe tornato in area piccola e Duarte lo avrebbe spinto in porta per la vittoria contro Israele.
Sulla crescita, esuberanza e predominanza di Matturro in campo (che ieri, involontariamente, ha “steso” in scivolata un fotografo nell’atto di esultare per il raggiungimento della finale) ha voluto porre l’accento anche la Federcalcio uruguaiana attraverso i propri canali social. In una foto che lo vede immortalato con l’amico e connazionale Valverde, centrocampista del Real Madrid, si legge in didascalia : “Un genio, un capo, un crack, un maestro, una macchina, una tigre, bestia, uno tsunami, un guerriero…e Federico Valverde, un grande ragazzo“.
Da cogliere in questo post social l’ironia nel paragonare uno dei giocatori più forti della nazionale maggiore dell’Uruguay, per l’appunto Valverde, e il difensore rossoblu Matturro, che del calcio uruguaiano è considerato uno dei maggiori prospetti futuri.
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