Iniziata la stagione 2023/2024 anche per gli arbitri. Ieri a Roma primo incontro per formalizzare gli Organi tecnici Nazionali per Serie A, B, C e D e gli arbitri che sono stati dismessi per motivi tecnici e quelli promossi dalla Lega Pro alla Can A e B.
Nell’Organo tecnico nazionale che assegnerà le gare in Serie A e B confermato Rocchi di Firenze, con tre new-entry: Damato di Barletta, Tommasi di Bassano del Grappa, Tonolini di Milano. Confermati Di Liberatore di Teramo e Gervasoni di Mantova.
Arbitri dismessi per motivate valutazioni tecniche: Gariglio di Pinerolo, Meraviglia di Pistoia, Miele di Nola, Paterna di Teramo e Serra di Torino. Quest’ultimo al centro di errori tecnici clamorosi e di un dibattito di fuoco con Mourinho/ probabilmente sarà traslocato al VMO.
Dimissioni dall’organo tecnico CAN: Irrati di Pistoia, Valeri di Roma e Maggioni di Lecco.
Per l’uscita volontaria dei primi due Irrati e Valeri nessuna precisazione. Irrati fino allo scorso maggio era dato come responsabile del VMO di Lissone dopo essere stato il numero uno del VAR non solo in Italia ma anche ai campionati Mondiali e Europei.
Valeri probabilmente non avrà accettato di non aver avuto la prorog come altri colleghi che avevano raggiunto l’età di 45 anni. Al VAR non ci sarà più Banti di Livorno passato nella Commissione tecnica della serie C (Lega Pro).
Il Var della CAN sarà composto da :
- Abbattista Eugenio (Molfetta)
- Di Martino Antonio (Teramo)
- Di Paolo Aleandro (Avezzano)
- Longo Salvatore (Paola)
- Marini Valerio (Roma 1)
- Mazzoleni Paolo (Bergamo)
- Muto Oreste (Torre Annunziata)
- Nasca Luigi (Bari)
- Paganessi Giacomo (Bergamo)
Ai margini della riunione arbitrale con la presenza del Presidente Federale della FIGC Gravina le solite tante parole di inizio campionato: “Tolleranza zero nei confronti della maleducazione in campo e sulle panchine”. Le regole sono regole – ha detto il designatore Rocchi – e devono essere rispettate da tutti. Basta attacchi e lamentele al quarto uomo.
Ha ragione Rocchi: le Regole sono regole e i tifosi si aspettano che anche il Regolamento del gioco calcio venga applicato in modo uniforme su tutti i campi. La novità è stata annunciata dal Presidente Gravina con la parola d’ordine “trasparenza”. Dalla prossima stagione, in un giorno ancora da stabilire ma sempre dopo la fine della giornata spezzatino e quindi non a caldo, gli audio tra arbitro e VAR degli episodi più controversi (chi deciderà quali saranno) si potranno ascoltare per cercare il sapere della decisione presa. I dettagli sono ancora da stabilire e ad usufruirne per il prossimo campionato di A e B dovrebbe essere DAZN.
Gravina ha aggiunto: “Non abbiamo nulla da temere, l’importante averlo detto e indietro non si torna”. Si aspetta reazione da parte dell’Associazione Nazionale arbitri, apparsa poco informata sul cambiamento Federale.
Contenti i tifosi, gli uomini da gossip, meno gli allenatori per la novità visto considerato che l’audio a freddo non cambierà il risultato a posteriori.
La richiesta degli allenatori di potere richiedere la visione di episodi che potrebbero influire sul risultato finale, uno per tempo, neanche valutata.
Intanto è andato in scena un altro lunedì di fuoco in Lega calcio. Nulla di fatto sui diritti TV per la stagione 2024/2025. Fumata nera in Via Rosellini, l’assemblea delle società non ha accettato le nuove offerte di Dazn, Sky e Mediaset (quest’ultima interessata solo per la gara in chiaro del sabato sera). Nuove offerte da parte dei broadcaster che la Lega di serie A valuterà il 14 luglio in attesa della Legge anti pirateria per investire di più. La Rai punta ad avere in esclusiva la Coppa Italia e Supercoppa italiana.
Entro il 2 agosto la Lega Serie A dovrà decidere se assegnare i diritti televisivi o aprire le manifestazioni di interesse di fondi e banche per realizzare il canale TV in proprio.
Dalla Spagna arriva una notizia d’accordo con la UEFA e si potrebbe allargare alle altre federazioni: la polizia potrà interrompere le partite di calcio per fermare e dire Stop al razzismo.