È tornato il campionato di Serie A e non si potrà dire bentornato considerato quello che è successo tra polemiche e tribunali in Serie B, con una FIGC padrona delle sole poltrone con un Presidente che non decide nulla al di fuori dei destini azzurri.

Non sarà una Serie A luccicante, avrà perso altro charme nei confronti delle altre nazioni europee, non solo dell’Inghilterra, della Germania, della Spagna, ma anche della Francia, il tutto dopo aver conquistato tre finali nelle competizioni europee la scorsa stagione.

Sono scappati in Arabia e in Inghilterra tanti geni del pallone. Nessuno si è preoccupato dei passi da gambero del calcio italiano, nessuno cerca strade nuove tra FIGC e Lega Serie A per migliorare e per avanzare.

Gestire il calciomercato che dura almeno da tre mesi è impossibile per qualsiasi allenatore, la prova è che sono scese in campo alla prima giornata di campionato l’85%, se non di più,  delle squadre che avevano finito la stagione lo scorso maggio. Si contano sulle 10 dita delle mani i debutti di calciatori stranieri, eccetto il Milan, quasi zero ad inizio partite, qualcosa in più nei secondi tempi.

La sorpresa più bella è che su 26 reti realizzate quattordici sono state infilate da calciatori italiani, la speranza che tutto ciò non voglia dire che il livellamento del campionato si è abbassato. Pimpanti a suon  di gol nella prima giornata di campionato il Napoli di Garcia, l’Inter di Inzaghi, la Fiorentina di Italiano, il Milan di Pioli e soprattutto la nuova Juventus di Allegri.

La conferma dell’Atalanta che vince in casa del Sassuolo, la vera Dea orobica è Gasperini che rivitalizza tutti i centravanti avuti a disposizione. Le sorprese sono la vittoria del Lecce contro la Lazio, la vittoria del Verona a Empoli, il pareggio della Salernitana contro Mourinho. Sfortunate all’esordio in Serie A dopo la cavalcata in B sia Frosinone che Genoa. R.I.P. in pace Sor Carletto Mazzone.

Empoli-Verona 0 a 1. Il primo derby salvezza della stagione a favore dei veronesi che approfittano di una papera del portiere Caprile e realizzano una rete con Bonazzoli appena subentrato.

Frosinone-Napoli 1 a 3. Si spaventa il Ciuccio con lo scudetto sul petto nel primo tempo ma dopo ci pensano Osimhen con la doppietta  e Politano. Il Frosinone ha cercato di reggere il confronto per un’ora, ma dopo i cambi hanno fatto la differenza. A Napoli vedono già fantasmi dopo il primo rigore del campionato subíto: “È la penale di Spalletti”. Per tutti dai quotidiani, alle trasmissioni TV anche  nazionali e i social, è da pagare.

Roma-Salernitana 2 a 2. Stecca la Roma solo nel risultato contro la doppietta da Champions di Candreva. Doppietta di Belotti per la Lupa dopo che il Gallo era stato nel pollaio lo scorso anno con zero reti realizzate. Tornato Bruno Conti in panchina, con Mourinho in Tribuna squalificato.

Sassuolo-Atalanta 0 a 2. Parte bene l’Atalanta. Gasperini in Tribuna squalificato lancia nel secondo tempo De Ketelaere e Scamacca. Il belga non più triste della vita milanese prende una traversa prima del gol. Gasperini si conferma l’uomo in più da 8 anni della Dea cercando giovani in crisi di identità in altre squadre, in particolare attaccanti, per riportarli alle cronache della Serie A. Sassuolo in crisi con l’ombra di Berardi assente al Mapei.

Udinese-Juventus 0 a 3. La Signora sbanca Udine in 45’ di gioco con tre gol. Allegri ha presentato una nuova Signora, un lifting che spaventa i candidati allo scudetto: pressing, attacco e gol. L’Udinese ci ha provato nel secondo tempo ma il muro bianconero torinese ha retto l’urto.

Lecce-Lazio 2 a 1. Prova rovinosa della Band Sarri nel secondo tempo, ribaltata dal Lecce pur avendo schierato la squadra dello scorso anno con l’unica novità Kamada, ma il giapponese non è Milinkovic Savic. In gol Immobile come sempre alla prima di campionato. Coraggioso il forcing finale dei salentini che nei 10’ finali di gioco hanno fatto rivedere i fantasmi pugliesi a Sarri essendo tre anni che perde sempre con le stesse modalità allo Stadio “Via del Mare” di Lecce.

Inter-Monza 2 a 0. Nerazzurri nel segno di Lautaro, due reti una per tempo. Una vittoria convincente di Inzaghi e dell’utilizzo di soli due degli ultimi arrivati: il portiere Sommer spettatore non pagante e il figlio di Thuram davanti che si è preso i primi applausi da San Siro per la grinta e la corsa. Nel secondo tempo vista la poca consistenza della squadra di Palladino nell’andare al tiro e soffrire dietro  altri esordi di Arnautovic, Carlo Augusto e Cuadrado che ad ogni pallone toccato veniva fischiato.

Bologna-Milan 0 a 2.  È bastato un tempo al Milan per sbarazzarsi del Bologna. Il Diavolo rossonero è un americano Pulisic. Insomma, hanno reso i calciatori arrivati dal Chelsea che Pioli ha schierato subito, solo un italiano in campo ed era Calabria. Il Bologna di Thiago Motta svegliatosi nel secondo tempo ha dovuto fare anche  i conti con il portiere Maignan.

Torino-Cagliari 0 a 0. È unico pareggio della prima giornata senza reti. L’avvio prometteva di essere promettente poi i 33 gradi hanno fatto tirare il fiato e il pareggio è giusto. Entrambe le squadre hanno tirato una sola volta in porta.

Genoa-Fiorentina 1 a 4. Guardando highlights e altre gare della prima giornata di campionato il Genoa ha incontrato la squadra più in forma pronta a giocarsi dopodomani l’accesso alla Conference League, beatificata da Arthur, il metronomo che ha fatto cambiare passo a mister Italiano rispetto allo scorso anno. Il risultato è stato pesante per Gilardino e la squadra.

Meglio subito alla prima giornata perché nutrirsi di sogni è importante, ma ancor più porsi degli obiettivi e non solo da parte di chi allena e gioca. Tocca alla società in questi giorni al gran completo compresa la proprietà al Pio Signorini dare una svolta attraverso il calciomercato. Fra l’altro i 777 sono consapevoli che sono i nuovi innesti a fare le differenze nelle squadre di calcio, quelli che servono, come è successo al Vasco de Gama in Brasile che dal fondo della classifica nelle ultime due gare con quattro nuovi calciatori ha vinto due gare e ne ha pareggiata una.

La sconfitta del Genoa come sempre scatena il “mugugno” alimentando anche notizie da sgobb. In molti fanno la nuova strategia tattica a Gilardino, il modulo con cui giocare, non tenendo conto che con un calciomercato già fatto e ancora in onda sarebbe triste, non per il tecnico, che in una società di calcio non sapessero con quale modulo giocare dopo aver investito euro.

Perciò chi vuole bene al Genoa dovrà essere sicuro che a Pegli stanno lavorando per il bene del Genoa avendo ben chiaro che occorrono le solite 3/4 pedine da tempo per far cambiare strategie a Gilardino, che con la tanta qualità davanti non potrà giocare con la coperta corta in difesa, a centrocampo e almeno su una corsia laterale.


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