Non si è capita la pazzia di un turno infrasettimanale dopo 26 giorni dalla fine del calciomercato, quando tutte le squadre non sono pronte anche dal punto di vista fisico, in particolare per tutti quelli che sono gli ingaggi dell’ultimo momento in ritardo. Non si è capito il perché si sia giocato ora essendo l’unico turno infrasettimanale programmato in tutta la stagione.
La prima gara già al martedì con Juventus-Lecce, le altre sei al mercoledì, le ultime tre al giovedì a fine giornata e sera. Tutti subito in campo dopo 60 ore per giocare la settima di campionato. Ottusa la Lega Serie A nei confronti del Genoa, l’ultimo ad aver giocato contro la Roma. Tutte le squadre non impegnate in Europa in campo al lunedì, il Vecchio Balordo alla domenica neanche di sera, ma alle 15.
Il Mercoledì da Leoni è del Sassuolo che espugna il Meazza e interrompe il cammino dell’Inter. Gli altri risultati non sono da leoni ma hanno risollevato la Lazio contro il Torino e il Napoli contro l’Udinese. Si conferma la Dea diventa cinica anche a Verona. Facile per il Diavolo a Cagliari che aggancia i cugini in testa alla classifica.
Giovedì da Leoni per il Genoa. La fame del Grifone con il corpo da Leone e la testa di Aquila, non in versione Cappuccetto rossoblù, ha tramortito Mou e la Lupa romana.
Fuori campo: l’Italia di Spalletti è retrocessa al nono posto nel Ranking mondiale superata dal Portogallo. Il Presidente dell’Ucraina Zelensky ha scelto Andriy Shevchenko come consigliere freelance al servizio del suo paese. Un testimonial per rilanciare nel mondo l’immagine della causa ucraina. Non su un campo come aveva fatto sotto la Lanterna.
Juventus-Lecce 1 a 0. Dopo le quattro pappine rimediate in casa del Sassuolo la Signora ha fatto rivedere il “muso corto, anzi cortissimo”, salvata da Milik al debutto in campionato con un gol contro il Lecce, la squadra più in forma del campionato che come la gara precedente non ha mai fatto un tiro in porta. Salentini arrabbiati con l’arbitro Guia, autore per loro di una partita a favore dei bianconeri.
Inter-Sassuolo 1 a 2. Ribaltato il Biscione da due “sassolate”. Prima sconfitta stagionale dei nerazzurri. Vince il Sassuolo non solo con i gol, ma con un gioco ordinato concedendo nulla nonostante l’iniziale svantaggio. Il portiere interista Sommer fa il primo errore, Berardi l’ennesima perla dopo quella che ha messo KO la Juventus.
Cagliari-Milan 1 a 3. Mentre l’Inter perdeva, il Milan dimenticava la cinquina del derby e li agganciava in classifica. Senza problemi il Diavolo. Tanti per Ranieri, ultimo in classifica. Milan che vince senza Leao e Giroud, ma trova l’attaccante Okafor subito in gol.
Empoli-Salernitana 1 a 0. Andreazzoli subito in vetrina e l’Empoli vince la prima di campionato. La cura Andreazzoli, fatta di tranquillità e nuova tattica, lascia al palo la Salernitana di Sousa troppo incespicante e senza idee. Sousa panchina a rischio.
Verona-Atalanta 0 a 1. Sempre Gasperini, sempre in zona Champions. Terza vittoria nelle ultime quattro giornate senza incassare gol. Fa subito gol e dopo amministra giocando compatto e non concedendo nulla al Verona e allo spettacolo. A Bergamo aspettano la Juventus domenica sera. Il Verona tira undici volte verso la porta di Carnesecchi, ma i risultati latitano: un solo punto nelle ultime quattro giornate dopo la partenza sprint.
Lazio-Torino 2 a 0. Segni di risveglio dell’Aquila: con il Torino arriva la seconda vittoria di Sarri, ma non con i gol di Immobile. Il turnover Sarri lo farà contro il Milan sabato, ma un solo cambio, Rovella, ha rivitalizzato il centrocampo laziale facendolo giocare più velocemente nel secondo tempo. Il Torino si è illuso del primo tempo orribile della Lazio. Convinto che la Lazio avrebbe come sempre incassato gol, come accaduto, nelle precedenti cinque gare schiera per la prima volta Zapata e Sanabria rinunciando ad un centrocampista. Mossa che potrebbe aver indebolito i granata nel cuore del gioco.
Napoli-Udinese 4 a 1. La rabbia del Napoli ha fatto Tik-Tok. Osimhen infuriato per il video che lo prendeva in giro dopo il rigore sbagliato a Bologna si prende la rivincita sul campo lanciando messaggi con dichiarazioni in Nigeria a De Laurentiis: vuole andarsene e anche in fretta. Meno male che non ha perso il vizio del gol e dell’assist schiantando l’Udinese e facendo respirare il “nemico” Garcia. Non solo 4 gol, anche due pali napoletani contro i friulani che si sono difesi bene all’inizio, ma sono crollati dopo il gol su rigore di Zielinski.
Frosinone-Fiorentina 1 a 1. La Viola pecca nel fare gol con Nzola protagonista, Italiano pregustava il terzo posto in classifica. Viola sprint nel primo tempo, nel secondo in versione adagio e il Frosinone è stato in grado di riprendersi e pareggiare.
Monza-Bologna 0 a 0. Un pari prudente per muovere la classifica. Il Monza di Palladino non punge, davanti in arrivo il Papu. A Thiago Motta manca il suo sosia a centrocampo. Protagonista l’arbitro Pezzuto, infuriato il tecnico del Bologna per un gol annullato.
Genoa-Roma 4 a 1. “Belin che Genoa” avrà detto Mourinho a fine gara. Avvicinato a fine gara lo Special One si è ricordato di una partita tra l’Inter e Gasperini quando aveva detto: “i calciatori genoani seguono l’allenatore, i miei no”. È quanto successo ieri sera al Ferraris e bisogna fare i complimenti a Gilardino, in particolare quando ha perso il centrocampo dell’esperienza e del carisma e ha ridisegnato un altro cuore nel gioco, integrando la classe davanti con il lavoro operaio degli altri. La Roma è in crisi, gli assi sono stanchi e la prossima settimana c’è la Champions da giocare. Deluso dall’arbitro del numero uno Orsato non tanto per i falli fischiati e no, ma perché ha arbitrato più con i discorsi che con il fischietto facendo il protagonista in vetrina. Non ha espulso Mancini estraendo il secondo giallo al termine del primo tempo, ma ha chiesto a Mourinho di farlo lui facendolo rimanere negli spogliatoi nell’intervallo.